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Ammasso aperto

Un ammasso aperto è un gruppo di stelle nate insieme da una nube molecolare gigante, e ancora unite dalla reciproca attrazione gravitazionale. Sono anche chiamati amassi galattici, poiché si trovano solo all'interno del disco galattico.

Gli ammassi aperti sono oggetti giovani (astronomicamente parlando), e contengono quindi molte stelle calde e luminose. Questo rende gli ammassi aperti visibili da grandi distanze, e uno degli oggetti preferiti dagli astrofili. La nube molecolare "genitore" è a volte ancora associata con l'ammasso, che ne illumina alcune parti che diventano visibili come una o più nebulose.

Tutte le stelle di un ammasso aperto hanno all'incirca la stessa età e la stessa composizione chimica, perciò ogni eventuale differenza tra di loro è dovuta unicamente alla loro massa (vedi l'articolo su evoluzione stellare per maggiori dettagli). La maggior parte degli ammassi aperti sono dominati dalle loro stelle giganti di tipo O e B, che sono molto luminose ma di vita breve. Analizzando la luce proveniente da un ammasso aperto, è possibile stimare la sua età, misurando il rapporto tra le abbondanze di stelle blu, gialle e rosse. Una grande abbondanza di stelle blu indica che l'ammasso aperto è molto giovane. L'uniformità delle stelle di un ammasso lo rende un buon banco di prova per i modelli di evoluzione stellare, perché nel fare confronti tra due stelle, la maggior parte dei parametri variabili è adesso fissa. Il modello è adesso più semplice.

L'ammasso aperto più vicino si trova nell'Orsa Maggiore. A dire il vero, quasi ogni stella dell'Orsa Maggiore fa parte di un ammasso aperto ormai vecchio e quasi disperso. Sirio è un ex-membro di questo ammasso e il nostro Sole si trova sul bordo esterno di quella che è chiamata la Corrente dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle tutte ex-membri dell'ammasso dell'Orsa Maggiore, che occupa più di mille anni luce di spazio. Il nostro Sole non è un membro di questa corrente, ci sta solo passando in mezzo.

Le stelle che compongono un ammasso aperto sono inizialmente molto vicine, e si muovono con la stella velocità attorno al centro della Galassia. Dopo un tempo dell'ordine del mezzo miliardo di anni, un normale ammasso aperto (come le Pleiadi o le Iadi, entrambe nella costellazione del Toro) tende ad essere disturbato da fattori esterni (in genere, nubi molecolari che gli passano vicino); le sue stelle iniziano a muoversi con velocità leggermente differenti e l'ammasso inizia a sfaldarsi, esattamente come ha fatto quello dell'Orsa Maggiore. L'ammasso diventa quindi più simile ad una corrente di stelle, non abbastanza vicine per essere considerate un ammasso ma tutte legate tra di loro e con lo stesso moto generale.

Dopo un miliardo di anni, l'ammasso è ormai totalmente scomparso. Alcune stelle si troveranno dalla parte opposta della Galassia rispetto alle altre. L'ammasso da cui ebbe origine il Sole, formatosi cinque miliardi di anni fa, è ormai scomparso, e le sue stelle sono disperse nel disco della galassia, senza possibilità di poterle distinguere dalla popolazione galattica generale.

La velocità esatta dell'evoluzione di un ammasso può variare a seconda della sua densità stellare: ammassi più densi sopravviveranno per un tempo più lungo, ma nessun ammasso conosciuto ha un'età maggiore di alcuni miliardi di anni.

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