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Appio Claudio Cieco

Appio Claudio Cieco (vissuto tra il IV e il III secolo AC)

Di nobilissima famiglia, fu console nel 307 AC e nel 296 AC, censore nel 312 AC, dittatore. Gli antichi accostavano il suo nome, ad importanti imprese di guerra ed ad opere di pace, combatté contro Etruschi, Sabini e Sanniti, permise l'ingresso dei plebei in senato e, come censore, ordinò la costruzione dell’acqua Claudia o Appia che fu il primo acquedotto romano e della via Appia (Roma, Capua, Brindisi), che fu la prima delle grandi strade costruite dai Romani. Appio Claudio è ricordato per la sua abilità oratoria: con un famoso discorso si oppose alle proposte di pace di Pirro (279 AC), e Cicerone vi si riferisce come al primo discorso ufficiale pubblicato a Roma. Inoltre Appio Claudio fu esperto di diritto e si occupò anche di questioni linguistiche ed erudite. A suo nome circolava una raccolta di massime (Sententiae) a carattere moraleggiante e filosofeggiante, anche in questo, Appio sembra annunciare la personalità di Catone. Anche se non è possibile appurare influenze ellenistiche, certe sue massime morali possano far sospettare fonti greco-pitagoriche.


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