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Cassandra

Cassandra è una figura della mitologia greca, figlia di Priamo re di Troia.

È citata da Omero per la prima volta nell'Iliade (libro XIII) come la più bella delle figlie del re.
Nell'ultimo canto (XXIV), è la prima a scorgere il cadavere di Ettore trascinato nella città.

Al momento della presa di Troia, Aiace inseguì Cassandra fin dentro il tempio di Atena, suscitando l'ira degli dei e perfino dei compagni d'arme.
Cassandra diviene schiava di Agamennone, ispirandogli un amore sincero, che fu fatale ad entrambi.

La principessa, appare spesso nella mitologia greca, in quanto dotata da Apollo di facoltà profetiche.
Nell'Orestea si racconta di come Apollo, innamorata di lei, le avesse dato questo dono insieme a quello di leggere il futuro. La fanciulla non mantenne pero la promessa di sposarlo, quindi il dio le lascio solo il dono della profezia, ma facendo in modo che nessuna la credesse.
Un altro mito indica come lei e il fratello Eleno, da bambini, si fossero addormentati nel tempio di Apollo. I serpenti consacrati li scoprirono e cominciarono a leccare loro le orecchie. In quel momento arrivò la loro madre, Ecuba, che, nel vedere i serpenti, lanciò un grido di terrore e i serpenti si allontanarono subito. I due bambini, ebbero così le orecchie "purificate", ricevendo il dono della profezia.


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