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Civiltà precolombiane

Con il termine civiltà precolombiane, si indicano collettivamente tutte le civiltà indigene che popolavano l'America centro-meridionale, e che vennero scoperte dagli europei a seguito della scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo, da cui il nome.

Gli Europei chiamarono genericamente Indios gli indigeni del nuovo continente. Gran parte delle popolazioni locali erano ancora ad un livello tribale, vivevano di caccia, pesca e dei prodotti di una agricoltura primitiva, non conoscevano la ruota né gli animali da lavoro. Si erano sviluppate però anche alcune civiltà abbastanza progredite, con un livello di organizzazione statale, militare e burocratica paragonabile a quello raggiunto dall'antico Egitto.

Tra le principali civiltà precolombiane si ricordano:

  • I Maya - La civiltà più evoluta era stata, fino al 1300, quella dei Maya, sviluppatasi nella penisola dello Yucatàn (America centrale). Tale popolo praticava una agricoltura piuttosto sviluppata, costruiva imponenti edifici di pietra ed aveva sviluppato le conoscenze astronomiche collegate alla sua religione.
  • Gli Atzechi - Verso la fine del 1300, un popolo del Nord, gli Atzechi, sconfisse i Maya ed estese il proprio predominio su tutta l'America Centrale, fino all'istmo di Panama. Pur praticando una agricoltura più arretrata di quella Maya, gli Atzechi conoscevano le tecniche dell'irrigazione e del maggese (riposo periodico dei campi).I prodotti dei terreni erano distribuiti tra i gruppi familiari che lo avevano coltivato, i prodotti erano conservati in magazzini pubblici, gli schiavi svolgevano i lavori più pesanti. Costruivano palazzi e templi di pietra. L'artigianato, la metallurgia (armi), l'oreficeria ed il commercio erano ben sviluppati. Mercanti–soldati commerciavano i prodotti a notevoli distanze. Capitale dello Stato era Mexico. Veneravano gli astri, il sole, gli antenati. Nonostante la complessa organizzazione politica e religiosa la società atzeca era formata da tribù e clan governati da una ricca oligarchia con a capo due magistrati, uno civile ed uno militare.
  • I Chibcha - La civiltà Chibcha si era sviluppata sull'altopiano andino di Bogotà ma, al momento dell'invasione spagnola era già in declino.
  • Gli Incas - Potente clan del popolo Quechua, gli Incas erano forse il popolo più progredito dell'America precolombiana. Due terzi delle terre coltivabili e tutti gli altri beni (greggi di lama, prodotti della caccia e della pesca) appartenevano al sovrano, ritenuto l'incarnazione del sole. Le terre del sovrano erano coltivate a corvées (giornate lavorative gratuite) ed i prodotti servivano a mantenere i sacerdoti, i funzionari, l'esercito. Il resto della terra era diviso in lotti inalienabili, coltivati dalle singole famiglie. Gli incas avevano un esercito permanente, per sostenere la propria politica espansionistica. L'agricoltura era ben sviluppata, si usavano validi sistemi di irrigazione e di concimazione. I popoli vinti erano spostati sulle terre ancora incolte. La rete stradale era assai sviluppata, inoltre gli Incas sapevano realizzare accurate carte topografiche, la metallurgia e l'artigianato erano sviluppatissimi. La capitale, Cuzco, era monumentale.

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