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Folgòre da San Gimignano

(Jacopo) Folgòre da San Gimignano (XIII-XIV secolo)

Il nome di Folgòre (soprannome, significa splendore) compare in un documento senese del 1295 e altre fonti documentarie lo danno morto nel 1332.

Gli vengono attribuiti 32 sonetti, scritti fra il 1308 ed il 1316 circa, tra cui molto note sono le due corone dedicate ai giorni della settimana e ai mesi dell'anno. Le due serie di sonetti appartengono al genere provenzale del “blazer”, ovvero l'elencazione delle cose piacevoli in una prospettiva laica e mondana. Ciascun componimento definisce una situazione di piacere e felicità, spesso conviviale, inquadrata nel calendario dei giorni e dei mesi, e riproduce l'immagine di una gioiosa vita "cortese" all'interno della cornice comunale. Rimangono anche un frammento di un'altra corona dedicata alle virt necessarie a un cavaliere ed alcuni pregevoli sonetti politici d’ispirazione antighibellina. Testimonianza della fortuna di tali componimenti la parodia dei sonetti dei mesi che ne fece il giullare Cenne de la Chitarra secondo lo schema provenzale opposto, “l'enueg”, elenco in versi di fastidi di vario genere. Nei quattordici componimenti della corona “dei mesi”, rivolgendosi ad una brigata nobile e cortese, augura, per ogni mese dell’anno gioie, feste e divertimenti. Negli otto sonetti della corona “della settimana” consiglia cacce, feste, tornei, cortesie galanti.


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