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Internazionale Football Club

F.C. Internazionale - È una delle due squadre di calcio di Milano. Venne fondata nel 1908, da una scissione con il Milan, che allora si rifiutava di far giocare calciatori stranieri. I suoi colori sociali sono il nero-azzurro. Attualmente milita nel campionato italiano di Serie A.

Storia

Gli inizi

La nascita di questa società calcistica ha delle somiglianze con la nascita biblica della donna, come Eva nacque da una costola di Adamo così il "Football Club Internazionale di Milano" nacque da una costola del preesistente "Milan Cricket and Football Club", era il 9 Marzo 1908. Il nome voleva simboleggiare la volontà della società di dare la possibilità a giocatori non indigeni di vestire questa maglia. Bastano due stagioni ai neroazzuri (denominazione dovuta a due dei tre colori sociali insieme al color oro) per aggiudicarsi il primo titolo nazionale. La prima guerra mondiale ed i conseguenti arruolamenti con relative perdite rendono difficile il periodo alla società, che però si rifà subito dopo vincendo il primo campionato del dopoguerra, è il 1920.

Tra le due guerre

L'arrivo del periodo fascita e la natura internazionale della squadra sono in netto contrasto, ciò costringe l'Inter a fondersi con l'unione Sportiva Milanese ed a cambiare nome e maglia divenendo l'Ambrosiana con tenuta bianca rossocrociata, è sotto questa denominazione che giunge il terzo titolo nel 1930. Due anni dopo viene chiesto ed ottenuto di poter utilizzare il nome societario Ambrosiana-Inter. In questi anni milita nella squadra milanese quello che risulterà essere il più grande giocatore italiano di tutti i tempi con 248 reti nella massima serie di cui 224 nell'Inter, Giuseppe Meazza, a cui a distanza di circa 50 anni verrà dedicato l'impianto sportivo cittadino. Con Meazza in squadra arriva il quarto scudetto (1938) e la prima coppa Italia (1939) mentre nel 1940, con lo stesso Meazza fuori per infortunio tutta la stagione, arriva anche il quinto titolo. Nel frattempo il grande Peppino è protagonista nelle due vittorie dell'Italia al Mondiale, nel 1934 in Italia e nel 1938 in Francia. Passano tredici lunghi anni di astinenza durante i quali, nel 1942, la squadra riottiene la sua denominazione originale, e nel 1953 arriva il sesto sigillo, è l'epoca di "Veleno" Lorenzi, "Nacka" Skoglund e Nyers, il lungo digiuno aumento la fame di vittorie della squadra che l'anno dopo si ripete, e sono sette.

L'epoca Moratti

Il 1955 pur non essendo un anno vincente è determinante per la storia di questi colori, diviene infatti presidente Angelo Moratti. I primi anni della sua gestione non sono invidiabili in quanto a risultati, però vengono gettate quelle che saranno le basi del futuro, entrano a far parte del settore giovanile i vari Corso e Mazzola. Il 1960 è un'altra data importante si aggiungono due tasselli fondamentali per quella che sarà l'Inter Mondiale di metà anni sessanta, entra a far parte della società Italo Allodi che se ne occuperà fino ai primi anni '80 e diviene allenatore Helenio Herrera.

Nel 1961 viene sfiorata la vittoria, lo scudetto va alla Juventus ma un episodio increscioso ne macchia il successo. Durante Juve-Inter un'invasione di campo determina la fine anzitempo della partita che viene successivamente data vinta 0-2 a tavolino all'Inter, ma la federazione ci ripensa e fa ripetere la partita (nel mentre il presidente della FIGC è il Dott. Umberto Agnelli). L'Inter in risposta manda allo sbaraglio a Torino la formazione primavera che perde per 9-1 con sei reti di Sivori, particolare segnalare che la rete nerazzura è siglata su rigore da Sandro Mazzola.

Due anni dopo alcuni dei componenti di quella formazione primavera contribuiscono in modo determinante al raggiungimento dell'ottavo scudetto. Nel 1964 l'Inter lotta su due fronti, in campionato è un testa a testa con il Bologna e in Coppa dei Campioni arriva in finale con il Real Madrid. L'epilogo del campionato è ancora una volta strano, il Bologna viene accusato di doping e penalizzato ma successivamente la squalifica viene tolta determinando un parimerito tra le due squadre. Prima del necessario spareggio l'Inter vince per 3-1 la finale di Coppa dei Campioni al Prater di Vienna con doppietta di Mazzola e un gol di Milani, ma non riesce a bissare il successo dell'anno prima in campionato perdendo lo scontro diretto con il Bologna. A distanza di pochi mesi l'Inter si laurea Campione del Mondo di Club vincendo la "bella" contro l'Independiente per 1-0 sul campo neutro di Madrid dopo la sconfitta subita a Buenos Aires per 1-0 e la successiva vittoria a San Siro per 2-0, è Corso il giocatore decisivo!

Nel 1965 è doppietta, nono titolo di Campione d'Italia e ancora trionfo in Coppa dei Campioni, stavolta contro il Benfica di Eusebio con un gol del brasiliano Jair nella finalissima disputata in casa davanti ai propri tifosi. Ancora pochi mesi, ancora l'Independiente e come l'anno prima l'Inter è ancora campione del mondo. Il 1966 porta la stella del decimo scudetto sulle maglie dei nerazzurri, è l'epilogo di un ciclo che in quattro stagioni ha portato a 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

Il dopo Moratti

Nel 1968 il "Presidentissimo" passa la mano e diventa presidente Ivanoe Fraizzoli e sotto la sua gestione arriva l'undicesimo scudetto nel 1971 la seconda Coppa Italia nel 1979 ed il dodicesimo scudetto nel 1980 con allenatore Eurgenio Bersellini.

Poco dopo tocca al nuovo presidente Ernesto Pellegrini riorganizzare la squadra per centrare nuovi successi e nella stagione 1988/1989 riesce ad allestire una squadra da record, è l'anno dei tedeschi Lothar Matthaeus e Andreas Brehme e del record di punti, 58 (sarebbero 84 contando i tre punti per vittoria, punteggio mai totalizzato da nessun altra squadra in campionati a girone unico da 18 squadre) con 26 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. La stagione successiva l'Inter si aggiudica la Supercoppa Italiana e nel 1991 a distanza di 26 anni dall'ultimo successo europeo arriva la Coppa Uefa battendo in finale un'altra squadra italiana, la Roma. Nel 1994 è ancora Coppa Uefa battendo il Casino Salisburgo nella doppia sfida. Nel febbraio del 1995 la squadra torna nelle mani della famiglia Moratti, è infatti Massimo Moratti figlio del "Presidentissimo" a prenderne le redini, ma i risultati faticano ad arrivare, c'è la terza Coppa Uefa nel 1998 ed in campo c'è Ronaldo che però non è sufficiente per vincere nello stesso anno il campionato, un finale molto discusso porta al titolo la Juventus.

Ad oggi, giugno 2004, l'Inter sta vivendo il più lungo digiuno di scudetti della sua storia, sono 15 anni che l'agognato trofeo si fa attendere ed è bizzarro notare come il fautore di questo record alla rovescia sia proprio il figlio del più grande presidente della storia nerazzurra.

Collegamenti esterni

vedi anche:


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