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ISO 216

L'ISO 216 è lo standard che descrive i formati di carta usati al giorno d'oggi in numerosi paesi (specialmente in Europa, mentre negli Stati Uniti d'America ed in Canada sopravvive un diverso standard che da origine al formato Letter).

Questo standard fu inizialmente adottato dal DIN in Germania nel 1922 (è per questo che è ancora oggi comune l'uso di far precedere ai nomi dei singoli formati la sigla DIN) anche se alcuni dei formati furono già sviluppati durante la Rivoluzione Francese per poi essere dimenticati.

L'ISO 216 definisce tre formati fondamentali denominati A, B e C.

Il formato A è tale che il rapporto tra i lati del foglio sia pari a √2, arrotondato al millimetro. Questo rapporto è tale da restare invariato anche se il foglio viene piegate lungo il suo lato più lungo, ovvero resta valido per un foglio il cui lato lungo è il lato corto di quello originario mentre il lato corto è la metà del lato lungo originario.

Questo lo si vede facilmente se si prende un foglio con lato corto pari a 1 (e consequentemente lato lungo pari a √2). Se se ne fa derivare un foglio che ha lato lungo pari ad 1 e lato corto pari a √2/2 avremo:

1/(√2/2) = 2/√2 = 2(√2/2) = √2

Il formato A0 (pari a 841*1189 millimetri) è definito in maniera tale da avere superficie pari ad 1 metro quadrato (a meno degli arrotondamenti della lunghezza dei lati al millimetro) e gli altri formati della serie A sono ottenuti da questo per dimezzamenti successivi come sopra descritto.

Il formato più diffuso è il formato A4 pari a 210*297 millimetri.

La serie B è definita a partire dalla A come la media geometrica tra il formato col medesimo numero e quello di dimensione maggiore (ad esempio il formato B1 è la media geometrica tra il formato A1 e quello A0) e similmente la serie C è definita a partire dalla B.

I formati definiti nell'ISO 216 trovano le loro radici nella comune tecnica tipografica di stampare più pagine di un libro su di un foglio di grosse dimensioni per poi ripiegarlo in modo da ottenere i fascicoli di cui è composto il libro, divisi in gruppi di 8, 16 o 32 pagine (detti rispettivamente ottavi, sedicesimi e trentaduesimi), a seconda della dimensione del foglio di partenza e della dimensione che deve avere la singola pagina.


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