Karen Blixen
Karen Blixen – (pseudonimo di Karen Christence Dinesen, nata a Rungsted (Danimarca) il 17 aprile 1885 e morta a Copenhagen il 7 settembre 1962) - č stata una scrittrice e pittrice danese che possedeva l’abilitĂ di descrivere le sue storie con semplice chiarezza e grande talento abbinato ad uno stile del tutto personale.
Durante la sua carriera di scrittrice, la Blixen ha usato diversi pseudonimi come: Isak Dinesen, Tania Blixen, Pierre Andrčzel e ancora Osceola; questo largo uso di pseudonomi risultò talmente incomprensibile nell'ambiente letterario del suo tempo che fu causa di pettegolezzi sulla veridicitĂ dei suoi scritti. Ma č col nome del marito che divenne famosa e conosciuta: baronessa Karen Blixen-Finecke
| Table of contents |
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2 La "sua" Africa 3 Sette storie gotiche 4 Blixen e il cinema 5 CuriositĂ 6 Bibliografia: 7 Link |
Ragazza dal carattere estroverso e romantico, Karen non era bella ma possedeva quello che si chiama carisma, e la dote straordinaria di piacere alla gente. Frequenta dal 1903 al 1906 l’Accademia delle Belli Arti di Copenhagen, di Parigi (1910) e di altre città d’Europa.
Nel 1907 scrive i suoi primi racconti sotto lo pseudonimo di Osceola, con il titolo Gli eremiti e l’aratore, mentre č del 1909 La famiglia dei Cats. Nel 1912 visita anche Roma durante un viaggio col fratello Thomas.
Il matrimonio termina nel 1921 con il divorzio e Karen resta da sola a dirigere la piantagione che ormai č la sua ragione di vita.
Una grande crisi del mercato del caffč la costringere però a chiudere la fattoria nel 1931 e a far ritorno quindi in Danimarca il 31 agosto dello stesso anno. Non tornerĂ mai piů nella sua amata Africa e si dedicherĂ con passione alla scrittura. Le resterĂ sempre però una grande nostalgia per la sua terra africana.
Blixen collaborò col giornale di sinistra Politiken come corrispondente da Berlino durante l’anno 1940 e nel 1941 da Helsinki e scrisse Lettera da un paese di guerra.
Ed č appunto nel romanzo La mia Africa che Karen racconta la storia del suo amore per Dennis Finch Hatton, amore che durerĂ per poco tempo poichĂ© Dennis morirĂ in un incidente aereo il 14 maggio del 1931.
Negli anni che trascorse in Danimarca la sua salute fu molto cagionevole e passò lunghi periodi in ospedale a causa di una grave malattia venerea che aveva contratto dal marito. Negli ultimi anni di vita fu costretta a dettare i suoi romanzi alla sua segretaria a causa della malattia che non le consentiva di stare seduta. La fine arriverà il 7 settembre 1962 all’età di settantasette anni.
I suoi ricordi africani, le fotografie e le lettere del suo amato Dennis, la sua scrivania e molti suoi oggetti personali sono conservati nella sua casa divenuta museo nel 1991 grazie agli introiti del film tratto dal suo romanzo, La mia Africa. Nel museo si possono ammirare anche diversi quadri dipinti dalla stessa Blixen.
Da un racconto della medesima raccolta Capricci del destino, Il pranzo di Babette, nel 1987 č stato realizzato il film danese Il pranzo di Babette, vincitore di numerosi riconoscimenti, fra cui l'Oscar al miglior film straniero nel 1988.
Dalle pagine del racconto La mia Africa č stato invece tratto nel 1985 il celebre film che porta lo stesso titolo, interpretato da Meryl Streep e da Robert Redford, per la regia di Sydney Pollack.
Biografia
Durante i primi anni della sua vita, Karen crebbe negli agi della sua bella residenza di campagna a Rungsted, ad una trentina di chilometri da Copenhagen, con la madre Ingeborg Westenholz, con il padre Wilhelm, a cui era molto affezionata, e col fratello Thomas. Il padre, un proprietario terriero che partecipava alla vita politica del Paese, si suicidò quando lei aveva solo dieci anni. La "sua" Africa
Nel 1913, il 2 dicembre, decide di partire per l’Africa insieme al cugino il barone Bror von Blixen-Finecke col quale nel frattempo si era fidanzata, con lo scopo di acquistare una fattoria, per vivere lontano dalla civiltĂ e provare nuove emozioni. Nel 1914 sposa il cugino Bror a Mombasa ed insieme acquistano una piantagione di caffč ai piedi delle colline di N’Gong, vicino a Nairobi, e vi si trasferiscono iniziando l’avventura da tanto tempo sognata.Sette storie gotiche
Usando lo pseudonimo di Isak Dinesen scriverĂ il romanzo che le porterĂ il successo: Sette storie gotiche, che venne pubblicato sia in America che in Inghilterra nel 1934. Tre anni dopo, nel 1937, scrisse quello che resterĂ il suo capolavoro e col quale resterĂ famosa nel panorama letterario del XX secolo: La mia Africa, una sorta di diario dove racconta i suoi anni passati in Kenia e i suoi rapporti con la natura e con i nativi del posto dei quali ammira il modo di vivere. Blixen e il cinema
Nel 1968 Orson Welles trasse un film dal suo racconto La storia immortale, contenuto nell'ultima raccolta scritta dalla Blixen, Capricci del destino; La storia immortale č stata anche oggetto di rappresentazioni teatrali. CuriositĂ
Quando Hemingway ritirò nel 1954 il Premio Nobel per la letteratura fece notare, molto elegantemente ed anche un po’ dispiaciuto, che tale riconoscimento sarebbe spettato anche alla Blixen.Bibliografia:
(ove disponibile č indicato l'anno di prima pubblicazione)
Link
vedi anche:
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