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Paragone Terenzio-Plauto

Terenzio, ellenizzante, è la voce della borghesia Plauto rappresenta il mos maiorum e difende i valori della tradizione romana.

Buona adesione al modello greco (predilezione per Menandro) Plauto, pur ambientando le sue commedie in Grecia, tratta di tipi romani Terenzio approfondisce il tipo psicologico del personaggi in Plauto nessun pprofondimento psicologico.

Terenzio riduce i tipi di metro, gli aspetti farseschi e sboccati e i cantica, rifiuta il metateatro, minore vis comica. In Plauto si hanno polimetria, aspetti farseschi, numerosi cantica, metateatro, notevole vis comica.

Terenzio cerca la verosimiglianza Plauto non si preoccupa della verosimiglianza.

In Terenzio il linguaggio è più simile al parlato (lingua colta) in Plauto si hanno giochi ritmico-verbali, parodie letterarie, doppi sensi, metafore, allusioni.

In Terenzio i Prologhi spiegano i rapporti coi modelli, le questioni di poetica. In Plauto hanno funzione informativa.

Terenzio presuppone un pubblico colto in grado di cogliere i riferimenti ai modelli e le questioni di poetica. Plauto si rivolge ad un pubblico composito generalmente di scarsa cultura, non in grado di cogliere i riferimenti colti e che assiste alle commedie per puro svago.

In Terenzio i personaggi sono dinamici. In Plauto sono tipi fissi che non evolvono psicologicamente.

Terenzio si concentra sull'umanità dei personaggi. Esalta la socialità. Plauto utilizza personaggi stereotipi facilmente riconoscibili.

In Terenzio si ha una trama tradizionale e una fedeltà ai modelli. In Plauto minore fedeltà agli originali contaminatio tra modelli ed autori diversi.


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