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Poliandria

Poliandria indica la tendenza delle femmine di una specie ad accoppiarsi con piů di un maschio nel corso di un’unica stagione riproduttiva.

Etnologia

La poliandria č l’unione coniugale di una donna con piů uomini, legittima presso alcune popolazioni primitive.

La pratica della poliandria č ancora diffusa in alcune regioni asiatiche e africane e se ne possono distinguere diverse tipologie.

Un primo caso č quello di una donna che sposa il figlio maggiore di una famiglia, condividendo sessualmente i fratelli minori del marito; viene considerata una forma di matrimonio con una intera famiglia, invece che con un singolo (come in alcune aree del Tibet, dove i figli chiamano "padre" il marito della madre e "padre giovane" gli altri concubini). A volte, piĂ  che di poliandria, si parla di "prestito" della moglie ai fratelli minori, con rapporti sessuali piů sporadici rispetto a quelli del primo marito. Questa condizione non altera la condizione della donna, ovvero non diventa un matriarcato, ma la donna rimane sempre in condizione meno rilevante rispetto all’uomo. La realtĂ  č che la donna viene "acquisita" dal gruppo (la famiglia del marito) chiedendole di provvedere alla sua continuitĂ . Questo tipo di poliandria č praticato anche in Nigeria, nel Camerun e nel Nepal. A volte gruppi di fratelli sposano gruppi di sorelle (poliginia sororale).

Un secondo caso č quello di una donna che può sposare piů uomini non imparentati fra loro, come sulla costa del Malabar (India), tra le popolazioni Nayar, dove le donne possono unirsi con piů uomini di rango uguale o superiore al proprio. Qui, la casta braminica sottomise gli altri strati della popolazione, privandoli dei possessi primari: terra e donne ("usate" per la prostituzione). Il risultato č stato un numero di donne insufficiente e una quantitĂ  di terra limitata, che porto alla pratica della poliandria. Collaterale a situazioni simili, č il permesso di sposarsi tra cugini, pratica normalmente non accettata, ma che qui diventa necessaria per la sopravvivenza del gruppo. I Nayar hanno una societĂ  matrilineare, quindi ogni problema di paternitĂ  ed ereditĂ  scompare.

Terzo caso č quello del matrimonio secondario (Camerun e Nigeria), nel quale la donna sposa uno o piů mariti secondari, restando legata al marito precedente; la donna vive con un marito per volta, mantenendo il diritto di ritornare da uno dei precedenti e di avere figli legittimi. È una forma di matrimonio utilizzate per rinsaldare i gruppi e fare aumentare le alleanze.

La poliandria č un'organizzazione sociale in grado di regolare la crescita demografica nei casi in cui la terra coltivatile scarseggi, in quanto la fertilitĂ  femminile per singola donna non cambia con il numero di partner, mentre quella maschile sì.
Altra spiegazione socio-antropologica č il numero insufficiente di donne.
La poliandria non č di per sĂ© il costume matrimoniale di una popolazione, ma convive con il matrimonio monogamico, così come la poliginia, costituisce un fenomeno non necessariamente maggioritario in un determinato gruppo sociale.

Mitologia

La poliandria occupa un ruolo importante nella mitologia indiana, specialmente nel poema epico Draupadi la Mahabarat (personaggio femminile che sposa cinque fratelli). La figura femminile non č completamente positiva, ma risulta minacciosa per la sua carica vitale, e il culto della madre ha connotazioni di timore.


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