Pagina iniziale | Navigazione |
Google

Prussia

Questo articolo č uno stub, il che vuol dire che necessita di essere ampliato e corretto, secondo i canoni di Wikipedia. Se puoi, rendi anche questo articolo serio e dettagliato come dev'essere un articolo di enciclopedia, grazie.

Formazione dello stato prussiano

Nella seconda metà del XVII secolo la politica egemonica di Luigi XIV favorì la ripresa del mondo germanico dalle distruzioni della Guerra dei Trent'Anni. Di fronte alla minaccia francese, infatti, i principi tedeschi seppero costituire un fronte unico della nazione germanica. Da questo emersero l'Austria e la Prussia. Dopo la Pace di Westfalia (1648) l'Austria, soprattutto grazie all'opera dell'imperatore Leopoldo I (1658-1705), persegui una politica di parsimonia e, nei limiti del possibile, di pace.

L'inizio della fortuna dello stato prussiano fu merito di Federico Guglielmo (1640-1688), detto il Grande Elettore. Il Casato degli Hohenzollern cui egli apparteneva, dopo aver ottenuta la Marca di Brandeburgo all'inizio del XV secolo, si era successivamente insediato nel Ducato di Kleve (sul Reno) e nel Ducato di Prussia. Per l'estinzione dei rami cadetti di Kleve e di Prussia, all'inizio del '600 i tre possessi erano passati tutti nelle mani dei principi del ramo primogenito del casato, che mirarono a renderne omogenee le strutture economico-politiche, con la speranza di poterli unire in un unico blocco territoriale, ma gli Hohenzollern non esercitavano una completa sovranitĂ , infatti detenevano la Prussia come dipendenza del Regno di Polonia, e gli altri due distretti come dipendenze del Sacro Romano Impero.

Ciò nonostante, Federico Guglielmo riuscì a far assumere ai suoi domini una certa importanza europea: provvide a bonificarli, contendendoli ai boschi e alle paludi; attirò sul sua territorio gli ugonotti francesi (costretti ad emigrare dalla politica persecutoria di Luigi XIV), garantendo loro la piů ampia libertĂ  religiosa pur di potersi avvantaggiare delle loro preziose capacitĂ  di lavoro; sopperì alla discontinuitĂ  territoriale uniformando il piů possibile le strutture politiche e amministrative di Kleve, del Brandeburgo e della Prussia. Nella politica estera, egli riuscì a sganciare il Ducato di Prussia dalla Polonia, e nella Guerra d'Olanda (1672-1678) aumentò il proprio prestigio sconfiggendo gli Svedesi, alleati di Luigi XIV e ritenuti imbattibili. Gli Hohenzollern ottennero in seguito il titolo di Re di Prussia e diventarono uno dei principali punti di riferimento del mondo germanico.

Dispotismo illuminato in Prussia

Federico II (1740-1786), per quanto amico di filosofi e filosofo a sua volta, subordinò ogni convinzione personale alla ragion di stato. Entro questi limiti l'opera di Federico II fu comunque assai rilevante. Federico II riaprì l'Accademia delle scienze di Berlino, che suo padre aveva fatto chiudere, non tenne conto della nazionalitĂ  dei suoi collaboratori, bensì della loro capacitĂ  nelle tecniche, nelle scienze, nell'economia ed in tutte le attivitĂ  necessarie ad uno Stato. Furono colonizzate nuove terre e furono introdotte coltivazioni piů produttive, ma i grandi proprietari terrieri, i cosiddetti Junker, conservarono intatto il loro potere sui contadini, infatti, essi fornivano i quadri dell'esercito prussiano, pertanto l'istituto medievale della servitů della gleba non fu toccato, per non danneggiarli.

La preoccupazione di non rovesciare l'ordinamento della società prussiana si fece sentire anche nelle riforme legislative di Federico il Grande, che col Codice fredericiano attuò non tanto una riforma quanto una razionalizzazione del regime feudale.


GNU Fdl - it.Wikipedia.org




Google | 

Enciclopedia |  La Divina Commedia di Dante |  Mappa | : A |  B |  C |  D |  E |  F |  G |  H |  I |  J |  K |  L |  M |  N |  O |  P |  Q |  R |  S |  T |  U |  V |  W |  X |  Y |  Z |