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Wicca

Questo articolo è uno stub, il che vuol dire che necessita di essere ampliato e corretto, secondo i canoni di Wikipedia. Se puoi, rendi anche questo articolo serio e dettagliato come dev'essere un articolo di enciclopedia, grazie. La Wicca è la più popolare delle religioni neopagane, fondata da Gerald Gardner, presumibilmente negli anni '30, venne rivelata pubblicamente nel 1954 col suo libro Witchcraft today. Da quel momento diverse tradizioni si sono evolute a partire dalla Wicca Gardneriana, ossia la tradizione principale stabilita dallo stesso Gardner.

Definizione

Si crede comunemente che il termine Wicca derivi dalla radice indoeuropea wic o weik ("piegare, dar forma"), ma questa affermazione pare errata in base alle attuali conoscenze linguistiche. Sembra che la parola risalga all'inglese antico, col significato di "necromante" o "stregone". Nonostante alcuni affermino che "Wicca" tragga origine dal termine witan ("consigliere" o "saggio" in inglese antico), gli studiosi rifuitano questa etimologia in modo unanime.

Nell'inglese moderno, wicca e witchraft ("stregoneria") sono usati in modo spesso intercambiabile, così come accade per i termini "wiccan" (colui che pratica la Wicca) e witch ("strega"). Questi termini in realtà indicano cose diverse e spesso i wiccan cercano di evitare questa confusione (che sembra essere stata uno dei principali motivi delle discriminazioni a cui sono andati incontro). Mentre "Wicca" indica la religione descritta in questo articolo, il termine Witchcraft ("stregoneria") o, come è indicato a volte, The Craft ("l'Arte"), si riferisce invece a un insieme di pratiche occulte che coinvolgono la magia e gli incantesimi. Da questo punto di vista, la stregoneria è un insieme di tecniche che non dipendono da un contesto religioso e che possono essere apprese ed utilizzate da persone che aderiscono a fedi diverse. Quindi può accadere che alcuni wiccan, ma non tutti, pratichino la stregoneria e che qualcuno pratichi la stregoneria pur senza essere un wiccan.

Storia della Wicca

La storia della Wicca è un argomento molto dibattuto: Gardner sostenne che la sua religione fosse tutto quello che rimaneva dei culti europei preistorici della Dea Madre e che gli fosse stata insegnata da una donna di nome Dorothy Clutterbuck. Molti credocono che in realtà Gardner abbia inventato la Wicca ispirandosi alla tesi di Margaret Murray, a fonti quali Aradia: Gospel of the Witches ("Aradia, il vangelo delle fate") di Charles G. Leland, la massoneria e la magia cerimoniale; nonostante la Clutterbuck si realmente esistita, lo storico Ronald Hutton ha concluso che è molto improbabile un suo coinvolgimento nelle attività di Gardner.

L'idea di un "Culto della Dea Madre" era molto popolare all'epoca di Gardner, sia fra gli accademici (Erich Neumann e Margaret Murray) che fra gli appassionati come Robert Graves. Alcuni accademici hanno proseguito la ricerca in questo senso (JJ Bachofen, Carl Jung, Joseph Campbell, Ashley Montagu e Marija Gimbutas) in particolare, i lavori della Gimbutas sulle culture matriarcali dell'Europa antica furono molto apprezzati ma, dopo la sua morte, la sua interpretazioen dei dati archeologici venne messa in discussione e la sua teoria di una "Dea Madre" universalmente diffusa non è più considerata valida dalla maggior parte degli esperti. Alcuni studiosi continuano le ricerche in questo senso (e una parte dell'opinione pubblica è rimasta affascinata dall'idea), ma la maggior parte del mondo accademico nutre forti riserve a riguardo.

Sembra chiaro che gli aspetti rituali della Wicca siano stati modellati sulla base dell'occultismo di era vittoriana, mentre gli aspetti spirituali paiono inspirati al paganesimo antico, con influenze buddhiste ed induiste. Forse Gardner aveva accesso al alcuni riti pagani tradizionali, ma la teoria prevalente è che la maggior parte dei riti risultino da un suo adattamento dei lavori di Aleister Crowley. A titolo di esempio basti citare il gardneriano: Finché non fai del male a nessuno, fa ciò che vuoi e il motto di Crowley: Fa' ciò che vuoi sarà tutta la tua legge.

Ai fini della comprensione della Wicca, è importante capire che, nonostante la pratica della magia, l'adorazione della Dea Madre e del Dio siano antichi, la Wicca è sostanzialmente una religione moderna. Sembra corretto sostenere che Gardner abbia preso queste idee e le abbia sviluppate a modo suo; l'affermazione che la Wicca e' una religione antica non è corretta e ha probabilmente più rallentato che accellerato la sua accettazione. D'altro canto, il documento del "Concilio delle streghe americane" (1974) dichiara: non ci sentiamo chiamate in causa dai dibattiti sulla storia della Magia o sulle origini e caratteristiche delle diverse tradizioni, ma semplicemente ci importa quale sia il nostro presente e il nostro futuro.

Credenze e pratiche

La Wicca non è una "religione del libro": una religione rivelata quali lo sono il cristianesimo o l'ebraismo, quindi non possiede un'ortodossia, inoltre, non esistono cerimonie iniziatiche o chiese ufficiali che raccolgano i wiccan. Risulta quindi piuttosto difficile definire cosa sia la Wicca. Di seguito si cercherà di descrivere le credenze e le pratiche più diffuse fra i seguaci della Wicca, bisogna però ricordare che vi possono essere forti diversità fra i diversi wiccan.

I wiccan adorano due divinità: la Dea (Madre) ed il Dio (di solito rappresentato con aspetto cornuto), anche se in alcune tradizioni, come la Wicca Dianica, il Dio riveste comunque un ruolo minore, od è addirittura assente. Il Dio e la Dea sono entità imminenti ad ogni manifestazione della Natura, manifestazioni dell'Uno, inconoscibile e trascendente, secondo le due polarità (maschile e femminile) che si ritrovano in tutto l'universo. Il Dio e la Dea sono adorate sotto uno qualunque dei loro aspetti, considerati come diverse manifestazioni (così, ad esempio, la Dea può essere Iside, Diana, Aradia, etc.).

Centrale nella Wicca è dunque la sacralità della Natura (anche se la Natura in sé non viene adorata) e la Wicca può essere definita come un percorso di crescita e sviluppo che consiste nella riscoperta della divinità in noi e nella ricerca di un'armonia con tutti gli altri esseri viventi. Il concetto di "armonia" si trova spesso nelle prescrizioni rituali: ogni cerimonia va eseguita al giusto tempo, seguendo il corso delle stagioni e della luna.

I wiccan celebrano diverse ricorrenze, perlopiù rifacendosi a festività antiche celebrate nei rispettivi paesi, la maggior parte di loro riconosce comunque otto festività principali (sabbat). Quattro delle festività principali coincidono con solsitizi ed equinozi, le altre quattro feste corrispondono a date intermedie:

  • Samhain (31 ottobre): Segna l'inizio dell'inverno, la Natura si prepara al riposo in attesa della primavera, tempo adatto all'introspezione ed al ricordo delle persone care.
  • Yule (solstizio d'inverno, 21 dicembre): L'inverno culmina (notte più lunga dell'anno), ma contemporaneamente inizia a cedere il posto alla primavera. Si onorano gli alberi (con decorazioni) e si fanno rituali per ridare forza al Sole.
  • Imbolc (2 febbraio e vigilia): Prime anticipazioni della primavera, tempo adatto alle iniziazioni.
  • Ostara (equinozio di primavera, 21 marzo): Festa della fertilità. Tempo adatto alla crescita ed alla ricerca di equilibrio interiore.
  • Beltane (1 maggio): Inizio dell'estate celtica. Tradizionalmente si accendono dei falò che vengono fatti attraversare alle persone in cerca di moglie o marito, a coppie che vogliono rinsaldare la loro unione o alle mucche, per assicurare una buona produzione di latte. Tempo di fertilità adatto ai matrimoni.
  • Litha (solsizio d'estate, 21 gugno): Trionfo del sole (giorno più lungo dell'anno). Associato a prove di forza (combattimenti rituali, lotta, etc.).
  • Lughnasadh o Lammas (1 agosto): Festa del raccolto (il grano raccolto diventa pane). Si ringraziona gli dei per i loro doni.
  • Mabon (equinozio d'autunno, 21 settembre): Festa del raccolto (frutti).

Le feste possono essere celebrate in vario modo, inoltre, alcuni wiccan possono intraprendere rituali particolari nelle notti di luna nuova o luna piena.


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