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WilliamsF1

Frank Williams, il fondatore della WilliamsF1, o Williams Grand Prix Engineering, squadra di Formula 1 che ha dominato la scena durante gli anni Ottanta e Novanta, ha iniziato la sua carriera come pilota nel 1969. Accortosi di non avere il necessario talento, nel 1977 fonda la squadra che oggi porta il suo nome e che ha in lui una guida forte e carismatica. Con lui, alla guida del team, troviamo Patrick Head, talentuoso progettista e padre delle auto che ad ogni stagione cercano di conquistare i due campionati del mondo piloti e costruttori.

Per avere la prima vittoria bisogna attendere il 1979 e il Gran Premio di Gran Bretagna, vinto dalla seconda guida Clay Regazzoni. Nel corso della stagione Alan Jones, prima guida, vinse poi quattro delle sei gare rimanenti, portanto a casa un secondo posto nella classifica costruttori.

L'anno successivo Jones riesce a conquistare il titolo piloti, bissato poi nel 1982 da Keke Rosberg.

Fino ad ora Frank aveva corso con i motori Ford, con i quali, oltre ai due titoli piloti, aveva conquistato anche due titoli costruttori nel 1980 e 1981, ma nel 1983 scelse di utilizzare i propulsori Honda. La scelta si rivelò felice e portò la scuderia a trionfare nella classifica costruttori nel 1986 e nel 1987, anno in cui vinse anche il titolo piloti con Nelson Piquet: questa fu anche l'ultima stagione con i propulsori Honda. L'anno successivo fu molto difficile: mentre la coppia di piloti, Nigel Mansell e Riccardo Patrese, era una garanzia di esperienza, affidabilità e grinta, i motori Judd scelti per spingere l'auto si rivelarono insufficienti, procurando alla squadra molti problemi meccanici. Nel frattempo la Renault decise di rientrare nel circus e lo fece proprio con la Williams.

Inizia quindi il vero dominio Williams, che, con l'ausilio del V10 francese, portò alla scuderia una messe di successi per tutti gli anni Novanta: campionato costruttori nel 1992, 1993, 1994, 1996 e 1997, accompagnati dai titoli piloti conquistati da Nigel Mansell (1992), Alain Prost (1993), Damon Hill (1996) e Jacques Villeneuve (1997). Nel mezzo il lutto per la morte di Ayrton Senna nel Gran Premio di San Marino del 1994 mentre era alla guida della Williams n.2. L'asso brasiliano venne sostituito da David Coulthard, e successivamente dal rientrante Nigel Mansell, che affiancò il capitano zero (era infatti laseconda stagione consecutiva che Frank Williams perdeva il campione del mondo: prima Mansell andò a correre nel campionato Indy, quindi Prost si ritirò subito dopo la conquista del suo ultimo titolo) Damon Hill, che, nella sfida con Michael Schumacher, al suo primo alloro iridato, perse il titolo piloti per un solo punto: la scuderia, comunque, vinse quello costruttori.

Le stagioni 1998 e 1999 furono molto difficili, in quanto la Renault si stava via via disimpegnando dalla Formula 1 e quindi decise di spingere le auto di Frank Williams con propulsori forniti da sottomarchi: questi motori non riuscirono a garantire la necessaria affidabilità e perfomanza alle vetture, che naufragarono tra le secche della medio-bassa classifica, proprio mentre le McLaren e le Ferrari stavano uscendo da un lungo, soprattutto per le rosse, periodo di crisi.

Dal 2000 le Williams sono spinte dai motori BMW, con i quali la squadra è stata in grado di uscire fuori dalla crisi di risultati, ottenendo, fino ad ora, 9 vittorie, l'ultima delle quali conquistata da Juan Pablo Montoya sulla pista di Hockenheim in occasione del Gran Premio di Germania, stagione 2003, conclusasi con il secondo posto alle spalle della Ferrari.


Piloti stagione 2004:


I titoli piloti

 

   

Stagione
Campione
Punti
Vittorie
Pole position
Giri più veloci
Alan Jones
67
5
4
5
Keke Rosberg
44
1
1
0


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