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Windows API

Per Windows API si intende l’insieme delle interfacce di programmazione (in inglese Application Programming Interface) disponibili nei sistemi operativi Windows di Microsoft. È disponibile il Windows SDK, che fornisce agli sviluppatori strumenti e documentazione per creare software che utilizzino le Windows API e le relative tecnologie disponibili in Windows.

Le Windows API si possono dividere nei seguenti gruppi:

  • Win16, versione iniziale a 16 bit delle API, le cui specifiche sono disponibili anche come Standard ECMA con codice ECMA-234

  • Win32, evoluzione a 32 bit delle API per le versioni moderne di Windows

  • Win32s, sottoinsieme delle API Win32 da installare sulle versioni di Windows a 16 bit per eseguire applicazioni compilate a 32 bit

  • Win64, evoluzione a 64 bit per le versioni di Windows destinate ai nuovi processori a 64 bit di Intel e AMD.

Le API consistono in un insieme di funzioni in linguaggio C implementate in librerie a collegamento dinamico (in inglese Dynamically Linked Libraries o DLL).

Sebbene l’implementazione delle API di Windows sia soggetta a copyright, vi sono delle implementazioni proprietarie di altri produttori e anche diversi progetti open source fra i quali citiamo WINE per emulare le API in Linux e ReactOS che mira a clonare l’intero sistema operativo.

Le Windows API, nonostante fossero state scritte in un mix di linguaggio C e assembler per ragioni di prestazioni, presentano un complesso modello orientato agli oggetti e presentavano una sostanziale uniformità e uno stile che è stato di ispirazione per molti altri progetti. Tuttavia la stratificazione nel tempo di nuove funzionalità, la necessità di avere una completa retrocompatibilità e l’enorme mole complessiva di funzioni disponibili (ad oggi diverse migliaia) ha reso la programmazione di Windows con le API ostica e inadatta agli standard oggi accettati. Per questo sono nate nel tempo molte librerie (in linguaggi come C++ e altri) che propongono un modello ad oggetti più astratto ed semplice da usare, trasformando di fatto le Windows API in un’interfaccia di basso livello.

Esempi di librerie che incapsulano le Windows API sono:

  • MFC, acronimo di Microsoft Foundation Classes, libreria in C++ molto utilizzata che però ha un livello di astrazione ridotto
  • OWL, acronimo di Object Windows Library, libreria in C++ di Borland con un maggiore livello di astrazione
  • ATL, acronimo di Advanced Template Library, libreria in C++ basata su template di Microsoft
  • WFC, acronimo di Windows Foundation Classes, libreria per Java non più utilizzata in seguito alla causa giudiziaria intentata da Sun a Microsoft.
  • .NET framework, libreria di Microsoft indipendente dal linguaggio perché destinata ai compilatori CLR

La storia delle Windows API, tuttavia, è a un bivio: nelle intenzioni di Microsoft dovrebbe lasciare il posto alla libreria .NET e anche dalle future librerie WinFX e Avalon che saranno presentate nella prossima versione di Windows (ora conosciuta col nome in codice Longhorn).

Vedere anche:

  • DirectX
  • Component Object Model (COM)


GNU Fdl - it.Wikipedia.org




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