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Admeto

Admeto č una figura della mitologia greca.

Era il re di Fere, in Tessaglia.

Presso di lui, Apollo fu costretto a vivere per un anno in qualitĂ  di pastore, come punizione per aver ucciso i ciclopi.
Admeto si dimostrò un buon padrone, tanto che Apollo volle aiutarlo, quando venne a sapere che era destinato a morire giovane.
Ubriacò le dee del destino, facendo di tutto per convincerle a cambiare la sua sorte. Queste gli concessero soltanto la sostituzione della sua morte con quella di qualcun'altro.
Giunto il momento della sua morte, Admeto andò dai suoi genitori, ma questi si rifiutarono di morire per lui, dicendo che trovavano ancora piacere nella vita e che ognuno doveva subire il proprio destino.
Solo sua moglie, Alcesti, si offrì di morire per lui.

Una versione del racconto da parte di Euripide, riferisce che, quando Alcesti raggiunse il mondo sotterraneo, Persefone gli rifiutò l'accesso, rimandandola al suo sposo.
Da questo tema Gluck ha tratto un'opera lirica.

In una seconda versione, fu Eracle a battersi con Tanato, il messaggero dell'Ade, e a ricondurre Alcesti al suo sposo.


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