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Atlantide

Con il nome di Atlantide si indica comunemente una leggendaria isola (o continente) che sarebbe esistita, secondo la maggior parte delle teorie al riguardo, nell'Oceano che oggi č chiamato Atlantico e sarebbe stata distrutta da un terremoto o maremoto circa diecimila anni fa. Il nome deriva da Atlante, il mitico gigante che reggeva sulle sue spalle il mondo intero e che governava l'Oceano. Ne riferisce Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia.

Table of contents
1 I Dialoghi di Platone
2 Dimensioni
3 Collocazione
4 Bibliografia
5 Risorse esterne
6 Voci correlate

I Dialoghi di Platone

Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 AC ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia:

"Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un isola. E quest'isola era piů grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve".

Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sarcerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi. Secondo i sacerdoti, Atlantide era una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche. Per quanto situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all'Italia. Proprio nel periodo della guerra con gli ateniesi, un immenso cataclisma fece sprofondare l'isola sotto l'Oceano, distruggendo per sempre la civiltĂ  di Atlantide.

Nel dialogo successivo, Crizia, Platone descrive piů nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima. Atlantide era una monarchia ricca e potente, dalle origini divine, e l'isola era divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio di Poseidone e dai relativi discendenti. Inizialmente il loro era stato un governo saggio e giusto, ma la convivenza con i mortali li corruppe, a tal punto che Poseidone fu costretto ad intervenire, inabissando l'isola. Per quanto molti nell'antichitĂ  avessero ritenuto un fatto storico il racconto riportato da Platone, il suo allievo Aristotele preferì smentire ogni cosa.

Dimensioni

Platone riferisce che l'isola aveva le seguenti dimensioni: 2000 stadi (350 Km.) di larghezza e 3000 stadi (540 Km.) di lunghezza. La pianura tutta intorno era di 1200 Km.

Collocazione

Le ipotesi sull'effettiva collocazione di Atlantide sono svariate. Se č vero che Platone nei suoi due dialoghi parla esplicitamente di "un'isola piů grande della Libia e dell'Asia messe insieme" oltre le colonne d'Ercole (ovvero lo Stretto di Gibilterra)", alcuni studiosi, vista l'effettiva difficoltĂ  nell'immaginarsi un'isola-continente nell'Oceano Atlantico scomparsa in breve tempo senza lasciare pressochĂ© nessuna traccia, hanno scelto collocazioni alternative. Dapprima si č pensato all'America, che in effetti č un continente in mezzo all'Oceano (Atlantico) che però ai tempi di Platone non era per nulla conosciuto e che, per quanto se ne sappia, non ha conosciuto cataclismi recenti. Altri hanno pensato al deserto del Sahara, che in un periodo passato potrebbe essere stato fertile e ospitare molte persone, ma la descrizione di Platone non trova molte corrispondenze.

Altri collocano la mitica isola non nell'Oceano ma piů vicino, nel Mediterraneo.
Una tra le teorie piů singolari, studiata e approfondita nella prima metĂ  del XX secolo, sostiene che il mito di Atlantide non sarebbe altro che la memoria, deformata e ingigantita, della civiltĂ  cretese (o della civiltĂ  minoica), che scomparve misteriosamente nel 1450 AC circa, in circostanze non ancora ben chiarite (la causa potrebbe essere l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, attualmente Santorini, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti).

Di particolare suggestione una teoria analoga, avanzata recentemente dal giornalista italiano Sergio Frau nel suo libro Le colonne d'Ercole (2002). Le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà identificate con lo stretto di Sicilia, dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà identificabile con la Sardegna. L'esplosione dell'isola di Thera potrebbe aver provocato un'onda anomala in grado di sommergere buona parte delle coste della Sardegna (tra il 1178 AC e il 1175 AC), il che spiegherebbe l'enigmatica fine della civiltà nuragica. Il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Sardenas (che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto). I supersiti dall'immane cataclisma sarebbero quindi emigrati nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca, guardandosi bene dall'edificare lungo le coste.

Bibliografia

Il numero di testi su Atlantide č pressochĂ© incalcolabile: sono probabilmente migliaia. È infatti uno degli argomenti su cui probabilmente sono stati scritti piů libri, dopo quelli religiosi.

Risorse esterne

Voci correlate


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