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Casuarius

Casuario
Regno: Animali
Tipo:Cordati
Classe: Uccelli
Ordine: Struzioniformi
Sottordine: Casuari
Famiglia: Casuaridi
Genere: Casuarius

Descrizione: Brisson, 1760.

Casuarius č il genere a cui appartengono i casuari, consiste di 3 specie con 3 sottospecie.

Nessuna specie o sottospecie estinta in tempi recenti.

Table of contents
1 Sistematica
2 Aspetti morfologici
3 Habitat
4 Abitudini Generali
5 Voce
6 Cibo ed Alimentazione
7 Riproduzione
8 Spostamenti
9 Relazioni con l’uomo
10 Status e conservazione
11 Bibliografia
12 Link

Sistematica

I casuari sono strettamente legati agli emů, grandi uccelli non volatori dell’Australasia. I casuari evolvono in Australia, la maggior parte dei fossili piů antichi ritrovati corrispondono al Pleistocene superiore (Australia), ovvero a circa 5.000-10.000 anni or sono, benchĂ© ve ne sia uno che dati circa 4 milioni di anni fa (Pliocene).

Dei molti fossili ritrovati, uno solo, dai depositi del Pleistocene del Nuovo Galles del Sud, č certamente appartenente al genere Casuarius, ed č probabilmente un residuo del Casuario di Bennett (Casuarius bennetti), che oggi č ristretto alla Nuova Guinea e alle isole vicine. Questo indica che la specie, e probabilmente la famiglia intera, era molto piů ampiamente distribuita e che il clima era piů umido con una foresta pluviale piů estesa.

Il Casuarius consiste di tre specie chiaramente distinte, il Casuario australiano (Casuarius casuarius), il Casuario di Bennett (Casuarius bennetti) e il Causario uniappendicolato (Casuarius unappendiculatus). L’isolamento geografico ha creato un gran numero di varianti locali, con minime differenze nella grandezza, nella forma della testa e nella colorazione del collo, si hanno così ben 42 sottospecie descritte, basate su queste distinzioni. Solo poco piů di venti, sono però tradizionalmente accettate. Molto poco si conosce circa la natura e le differenze fisiche di sesso ed etĂ , oltre a quelle individuali; Ernst Mayr consiglia di considerare tutte e tre le specie come monospecifiche, in attesa di evidenze piů solide per discernere eventuali sottospecificitĂ  piuttosto che da diversitĂ  puramente razziali.

Specie fossili

Aspetti morfologici

I casuari sono fra i piů grandi uccelli del mondo. Il piů grande č il Casuario australiano, che misura 170 cm e pesa piů di 58 kg; solo gli struzzi sono piů pesanti. Il Casuario uniappendicolato, č lievemente piů piccolo, mentre il Casuario di Bennett raggiunge solo 100-110 cm di altezza.

Una delle caratteristiche piů importanti di questo genere č, senza dubbio, la protuberanza al di sopra della testa, conosciuta come “casco” o “elmetto”. Fu usuale pensare che fosse formato da una estensione ossea del cranio, coperta da uno strato calloso. Recenti ricerche sul Casuario australiano hanno mostrato la non veridicitĂ  di questa tesi e che il centro del casco č composto da una sostanza simile alla gomma, elastica e resistente. La funzione del casco č stata dibattuta per molto tempo, ma rimane ancora molto poco conosciuta. La versione standard č che usi il casco come protezione quando cammina nella foresta fitta, aprendosi la strada con la testa. Comunque, questa funzionalitĂ  non appare sufficiente per giustificare lo sviluppo di una struttura così curiosa, il casco cresce costantemente (anche se lentamente) durante tutta la vita dell’animale e può fornire protezione efficiente solo nell’adulto.
Osservazioni fatte su uccelli in cattività, hanno mostrato un secondo possibile utilizzo, ovvero per “spalare” il terreno della foresta alla ricerca di cibo. Inoltre, il casco, potrebbe rappresentare un simbolo di dominanza e di anzianità tra individui della stessa specie, giocando un importante ruolo sociale.

I bargigli sono un’altra importante caratteristica dei casuari, ma sono presenti solo in due specie nel Causario uniappendicolato e nel Casuario australiano. I bargigli sono pieghe della pelle del collo, sono in posizione frontale e partono da sotto la testa, scendendo fino a parte del collo, sono parti nude (senza penne) e con colori brillanti (rosso, blu, porpora, giallo e bianco in funzione della specie e , se accettato, della sottospecie). Si pensa che questa colorazione vistosa sia un segnale sociale nell’oscurità delle foreste in cui vivono. I colori delle parti nude, possono cambiare in funzione dell’umore dell’animale.

Il piumaggio dei casuari č estremamente rozzo e duro, un altro adattamento per proteggere gli uccelli da spine, foglie acuminate e dalla densa umiditĂ  della foresta.

Le ali dei casuari sono molto piccole in proporzione al loro corpo, rispetto a tutti gli altri uccelli volatori. Nei casuari le penne remiganti sono ridotte a 5 o 6 e sono curvate, piegandosi al di sotto il corpo dell’uccello, apparentemente per proteggere i fianchi.

I due sessi hanno caratteristiche molto simili e frequentemente indistinguibili, la femmina tende ad essere piů larga e con colori piů brillanti ed il casco piů grande. Gli immaturi differiscono dagli adulti per il loro piumaggio bruno, mancano di colorazione sulla testa e sul collo, hanno casco e bargigli molto ridotti.

Le gambe sono robuste e potenti, permettendo di correre a velocitĂ  superiori ai 50 km/h e di saltare da 1 a 5 m da fermo. I casuari sono anche buoni nuotatori e possono attraversare laghi e fiumi senza difficoltĂ . Come molti altri uccelli terricoli, hanno solo tre dita, dotate ognuna di un robusto artiglio.

Habitat

Lungo la fascia australo-papuana, i casuari si trovano tipicamente nella foresta umida equatoriale. Gli uccelli vivono meglio nella foresta vergine, in quanto meno disturbati dalla presenza umana, ma, purtroppo, questo habitat e in progressiva diminuzione. Le tre specie si trovano tutte nello stesso habitat in Nuova Guinea, ma vivono ad altitudini diverse.
Il Casuario australiano vive ad altitudini medie, preferendo la foresta densa, ma si può trovare anche nelle foreste a galleria o nelle foreste acquitrinose, raramente può essere visto ai margini della foresta o mentre attraversa la savana o lungo le sponde dei fiumi.
Il Casuario uniappendicolato č specie di bassa altitudine, occupando le foreste lungo i fiumi e le foreste acquitrinose della costa.
Il Casuario di Bennett occupa le foreste di alta quota al di sopra dei 3000 m, può comunque essere visto anche a livello del mare, in aree in cui non siano presenti le altre due specie.
Il Casuario australiano č l’unica specie che si trova in Australia ed č quella meglio conosciuta. A volte rimane nelle foreste tagliate, fin tanto che c’č cibo a disposizione, sono stati registrati anche casi rari di presenza in canneti e foreste di Eucalyptus sebbene non distanti dal suo vero habitat, probabilmente in transito, per spostarsi da un’area all’altra in ambienti molto frammentati.

Abitudini Generali

L’osservazione di casuari selvatici č molto difficoltosa, così č molto poco quello che si conosce sul loro comportamento. Ai primi approcci con l’uomo, normalmente l’animale fugge nella vegetazione piů folta, con il risultato che gli unici segni della sua presenza sono le tracce e le feci sul terreno. I casuari sono solitari eccetto che nella stagione riproduttiva, mantenendo il loro territorio per tutto l’anno. Sono molto attivi nel primo mattino e nel tardo pomeriggio, così come nelle notti di luna piena. Durante il giorno usa siti regolari, in cui resta accovacciato, non lontano dai luoghi di ricerca del cibo. Gran parte del suo tempo č spesa alla ricerca di cibo sul terreno della foresta e, apparentemente, usa siti regolari, aprendosi corridoi nella foresta; usano anche attraversare i fiumi sempre nello stesso punto.
I casuari sono uccelli timidi, ma possono diventare aggressivi durante la nidificazione, specialmente quando sono accompagnati dai pulcini e non hanno vie di fuga. L’attacco č preceduto da un display di minaccia che consiste nell’allungarsi, arcuando il proprio corpo verso l’alto, sollevando le ali e sembrando piů grande. Curva il collo verso il basso, con il becco che punta verso il terreno o verso i piedi, come nel caso del
Casuario di Bennett, mentre emette un suono, gonfiando il collo, agitando tutto il corpo.
Un maschio può usare questo display per scacciare un altro maschio dal suo territorio durante la stagione riproduttiva. Durante l’attacco, il casuario solleva il proprio corpo, scalciando il proprio avversario con entrambi i piedi. In questi scontri, il casuario č un formidabile avversario, le sue unghie poste su dita robuste, sono estremamente pericolose, possono provocare ferite mortali per un cane, a volte anche per un uomo. Comunque, le aggressioni non sono molto comuni, quando č allarmato o viene inseguito, la sua prima difesa č la fuga nella vegetazione.

Voce

I casuari producono una varietĂ  di suoni differenti, in funzione del loro umore o dell’attivitĂ  che stanno svolgendo. Ad oggi, poco č conosciuto sul loro significato, ma durante la nidificazione i casuari restano normalmente silenziosi.
Un brontolio č un tipico segnale di minaccia, che segnala ad altri uccelli che si stanno avvicinando al territorio di un altro. Altre vocalizzazioni includono sibili, fischi, brontolii bassi (quasi un ringhio), battiti del becco come minaccia, e forti ruggiti durante i combattimenti. Durante il periodo riproduttivi i maschi emettono un basso “boo-boo-boo”, che č prodotto molto di frequente all’inizio della stagione, specialmente nei momenti immediatamente precedenti alla copula. Durante i nove mesi in cui il maschio si occupa dei pulcini, emette un segnale di contatto simile a colpi di tosse.

Cibo ed Alimentazione

Tutte e tre le specie di casuari sono essenzialmente frugivore, e il loro cibo principale sono i frutti degli alberi e delle viti selvatiche della foresta, specialmente di Myrtaceae e Lauraceae. A volte mangiano anche funghi e piccoli vertebrati (serpenti), alcuni insetti e altri invertebrati.
Generalmente si nutrono solo di frutti caduti a terra, dalle parti medie e alte della volta forestale, ma possono anche staccarli d rami bassi o arbusti, quando sono raggiungibili.
La dipendenza sui frutti č elevata, i casuari necessitano di una foresta con un’ampia gamma di alberi che diano frutti per tutto il periodo dell’anno. Uno studio effettuato nel Queensland settentrionale ha evidenziato che il Casuario australiano consuma i frutti di ben 75 specie diverse di alberi. Ma non basta la diversificazione, occorre anche la quantitĂ , per mantenere la loro massa corporea. I casuari devono acqua, sia da seduti che restando in piedi.

Riproduzione

Le poche notizie disponibile, ci dicono che la stagione riproduttiva dei casuari č nella stagione secca, tra luglio e ottobre, quando i frutti della foresta sono piů abbondanti. Vi sono prove di nidificazione del Casuario di Bennett durante tutto l’anno.
Quando la stagione riproduttiva arriva, il maschio definisce il proprio territorio (1-5 km²). Quando una femmina entra nel suo territorio, il maschio tenta ripetutamente un approccio con essa, sollevando il piumaggio della schiena, finche non viene gradualmente accettato, permettendogli di restare vicino. Piů tardi il maschio comincerĂ  la parata nuziale, camminandole intorno con il collo gonfio e facendo un verso che suona come “boo-boo-boo”. A volte č la femmina che cammina in tondo, sollevando le penne della schiena, con il maschio che la segue. Quando la femmina č pronta per la copula, si sdraia a terra, il maschio le becca le penne della schiena, le “pulisce” la testa oppure le accarezza il corpo con un piede. Finalmente il maschio, sale sulla femmina e da inizio alla copula; cosi come in altri ratiti, il maschio č fornito di pene.
La coppia rimane insieme per poche settimane, durante le quali, la femmina depone tre o cinque uova nel nido che il maschio le ha preparato. Il nido č una depressione poco profonda del terreno coperta con foglie ed erbe. Il nido č sempre ben nascosto, mimetizzato nella vegetazione, molto difficile da trovare. Quando la deposizione č finita la femmina lascia il maschio, di solito andando a cercarne un altro, arrivando a gestire due o tre deposizioni con maschi diversi. Al maschio rimane il compito di covare le uova e di crescere i pulcini.
Le uova dei casuari sono verde pallido o verde scuro, ellittiche, con una dimensione di 135 x 90 mm ed un peso attorno ai 650 g. Dopo 49-56 giorni di incubazione, le uova si schiudono asincronamente.
I pulcini sono di colore marrone con strisce orizzontali piů chiare. Sono precoci e nidifughi, sono in grado di camminare e nutrirsi dopo poche ore dalla schiusa. Dopo poco tempo (forse due giorni), il maschio lascia il nido insieme ai pulcini e li accompagnerĂ  per nove mesi, aiutandoli ad alimentari e proteggendoli dai predatori (mammiferi, uccelli rapaci, grossi rettili).
In Australia, le uova del Casuario australiano sono predate da maiali selvatici, causando gravi danni sulla popolazione. Dopo aver lasciato il loro padre, i giovani rimangono insieme per qualche tempo. Raggiunti i 3-6 mesi di etĂ  i giovani cambiano il loro piumaggio, ma solo verso uno o due anni cominciano ad avere un piumaggio scuro, che diventerĂ  nero solo a tre. Il casco comincerĂ  a crescere verso i 6 mesi. I giovani raggiungeranno la grandezza degli adulti dopo uno o due anni, e la maturitĂ  sessuale dopo tre anni e mezzo, anche se i maschi possano riprodursi, probabilmente, anche a due anni e mezzo.
Non si hanno dati certi sulla longevitĂ  dei casuari, una stima attendibile parla di 12-19 anni, in cattivitĂ  č di 18-40 anni.

Spostamenti

I casuari sono essenzialmente sedentari, vivendo in un territorio per tutto l’anno. Tuttavia, nella stagione secca, possono avvenire spostamenti verso le residue pozze d’acqua o verso le rive dei fiumi, alla ricerca di acqua da bere. Sono stati segnalati spostamenti di grandi distanze, dovute, però, alla distruzione degli habitat in cui gli animali vivevano.

Relazioni con l’uomo

I casuari hanno una lunga storia associativa con le tribů della Nuova Guinea. Sono stati cacciati per la loro carne, che da alcune tribů č considerata una delicatezza, un uccello fornisce carne per molte bocche affamate. Altre parti del casuario sono però utilizzate, per ornamento o per praticitĂ . Le penne sono un ornamento decorativo dei costumi cerimoniali, gli artigli acuminati del piede sono usati come punte per le frecce, le ossa lunghe della zampa sono utilizzate per pugnali, cucchiai o raschietti. Nella Nuova Guinea, i casuari sono spesso tenuti in cattivitĂ , catturando i pulcini e mantenendoli in vita fino a che giungono a maturitĂ  e quindi uccisi per essere mangiati, oppure per essere venduti a commercianti di animali.
Il commercio degli animali avviene con il sud-est asiatico da circa 500 anni, ed č molto lucroso. Un casuario viene scambiato con 8 maiali o persino per una moglie. I nativi compiono lunghi tragitti per portare i casuari ai commercianti e questo crea molta confusione sulla reale distribuzione degli animali.

Ma i casuari non hanno solo importanza economica per i nativi, ma anche un grande significato rituale e mistico, Appaiono, infatti, in numerose leggende e numerosi racconti. Per la tribů Kalam dell’alta valle Kaironk delle Montagne Schrader, i casuari sono le reincarnazioni dei loro antenati femminili, per questo ne č proibita la caccia, il commercio o la tenuta in cattivitĂ . Gli Ilahita Arapesh, nella regione del fiume Sepik (Nuova Guinea), credono che il casuario sia stato la loro madre primigenia ed appare in molti riti di fertilitĂ .

Contrariamente agli animali dello loro stesso ordine, i casuari sono difficilmente riproducibili in cattivitĂ .

Status e conservazione

La piů forte minaccia alle tre specie č senza dubbio la distruzione del loro habitat naturale. Il loro ristretto ambiente ecologico, implica che siano fortemente vulnerabili per la riduzione e la frammentazione delle foreste pluviali. Necessitano di una continua espansione della foresta, che permetta loro di ritrovare una alta differenziazione di frutti commestibili.
La distruzione di massa delle foreste, la costruzione di nuovi insediamenti abitativi, di strade e nuovi progetti agricoli molto recenti, sono allarmanti. La frammentazione delle foreste in
Australia č cosi evidente, che non č difficile vedere casuari che attraversano la strada per muoversi da una patch forestale ad un’altra. La situazione č particolarmente critica nell’areale meridionale australiano, dove il pascolo per l’allevamento bovino sta sostituendo la foresta. Nell’Irian Jaya (settore occidentale della Nuova Guinea, sotto giurisdizione indonesiana) ci sono numerosi progetti di sfruttamento minerario, che possono essere fonte di inquinamento e di disturbo dell’habitat dei casuari. Oltre a questo, vi sono altre pressioni negative causate dall’uomo, come gli incidenti stradali o gli animali attaccati dai cani, in queste situazioni i pulcini sono estremamente vulnerabili. I suini inselvatichiti sono un grosso problema in Australia, mentre il commercio e la caccia dei casuari si sta intensificando in Nuova Guinea. A cuasa di questi motivi, il tasso di mortalitĂ  in Australia č molto alto, come dimostrato da recenti ricerche..

Bibliografia

Link

  

GNU Fdl - it.Wikipedia.org




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