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Caterina d'Aragona

Caterina d'Aragona, (in spagnolo Catalina de Aragón), (16 dicembre 1485 - 7 gennaio 1536) fu la prima moglie di Enrico VIII. Nata ad Alcalá de Henares, era la figlia piů giovane di Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia e, in quanto bisnipote di Edoardo III d'Inghilterra, era cugina di quarto grado sia di Enrico VII che di sua moglie Elisabetta di York.

Caterina sposò in prime nozze Arthur Tudor, figlio di Enrico VII d'Inghilterra, nel 1501. In quanto Principe di Galles, Arthur venne inviato al Castello di Ludlow, al confine con il Galles, per presiedere al Consiglio del Galles, e Caterina lo accompagnò. Pochi mesi dopo, entrambi caddero vittime di un infezione che stava affliggendo l'area.

Caterina andò vicina alla morte, ma si riprese e si ritrovò vedova. Caterina testimoniò che, a causa della giovane età della coppia, il matrimonio non era stato consumato; il Papa emise allora una dispensa, in modo che Caterina potesse essere promessa al fratello minore di Arthur, il futuro Enrico VIII. Il matrimonio avvenne solo dopo l'ascesa al trono di Enrico, nel 1509. Sia come Principessa di Galles che come Regina, Caterina fu estremamente popolare tra la gente.

Enrico VIII presumibilmente sposò Caterina d'Aragona come ultima volontà del padre morente, e rimase abbastanza felicemente sposato con lei, anche se non le fu fedele, per 18 anni, finché non iniziò a preoccuparsi abbastanza seriamente dell'avere un erede maschio al trono, mentre Caterina si avvicinava alla menopausa. Il suo primo figlio nacque morto nel 1510.

Il Principe Enrico nacque nel 1511 ma morì 52 giorni dopo. Caterina ebbe quindi un aborto spontaneo, seguito da un altro figlio dalla vita breve. Nel febbraio del 1516 al Palazzo di Placentia, a Greenwich (Londra), diede alla luce una figlia chiamata Maria (in seguito Regina Maria I d'Inghilterra). Ci fu un altro aborto spontaneo nel 1518.

Enrico aveva avuto un susseguirsi di amanti negli ultimi anni del suo matrimonio. A causa della mancanza di eredi, iniziò a credere che il suo matrimonio fosse maledetto e ne cercò conferma in due versi del libro biblico del Levitico, i quali dicevano che, se un uomo sposa la moglie del fratello, la coppia sarà senza figli. Enrico scelse di credere che Caterina avesse mentito quando disse che il matrimonio con Arthur non era stato consumato, rendendo quindi il loro matrimonio sbagliato agli occhi di Dio.

Dopo che Enrico sposò segretamente una ex dama di compagnia di Caterina (e sorella di una delle sue precedenti amanti), Anna Bolena, preparò un atto speciale del parlamento per annullare il suo matrimonio con Caterina il 23 maggio 1533. Ma questo divorzio veniva ancora visto come illegale agli occhi della chiesa e così nel marzo 1534, Enrico chiese che Papa Clemente VII convalidasse il divorzio. Il Papa si rifiutò per diverse ragioni, incluso il fatto che il Sacro Romano Imperatore, che era nipote di Caterina, deteneva il potere sul papato.

Il rifiuto del Papa di annullare il matrimonio contribuì alla riforma della chiesa inglese e alla fondazione della Chiesa Anglicana, uno scisma dalla Chiesa Cattolica Romana. Caterina si rifiutò di riconoscere il divorzio e portò la questione davanti alla legge, ma perse e fu costretta a lasciare la Corte reale. Venne separata dalla figlia (che venne dichiarata illegittima) e venne mandata a vivere in un remoto castello in condizioni umili, nella speranza che si sarebbe arresa all'inevitabile; ma lei non accettò mai il divorzio e firmò le sue ultime lettere come "Caterina la Regina". Per quell'epoca era conscia che il matrimonio di Enrico con Anna si stava deteriorando, ed ella non cessò mai di sperare che Enrico avrebbe potuto un giorno tornare da lei.

Caterina morì di una forma di cancro, al Castello di Kimbolton, nel 1536, e venne seppellita nella Cattedrale di Peterborough con la cerimonia dovuta alla Principessa del Galles, non a una Regina. Enrico non prese parte al funerale, né permise alla Principessa Maria di parteciparvi.

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