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Dalla Cina con furore

Attenzione, questo articolo contiene una trama
Dalla Cina con furore
Titolo originale: Jing wu men / Fist of Fury
Paese: Hong Kong
Anno: 1972
Durata: 110 ca
Genere: Arti marziali
Regia: Lo Wei
Soggetto: Lo Wei
Sceneggiatura: Lo Wei
Attori: Bruce Lee: Chen Zhen
Nora Miao: Yuan Le-erh
James Tien: Chang Chun-hsia
Riki Hashimoto: Hiroshi Suzuki
Robert Baker: Petrov
Fotografia: Chu Chen Ching
Montaggio:  
Musica: Joseph Koo
Scenografia:  
Premi:  
"In Cina ce ne sono migliaia come me: lasciate in pace la nostra scuola" - (Chen)

Table of contents
1 La trama
2 La denuncia sociale
3 La marzialità
4 La distribuzione
5 Sequel & Remake
6 Una curiosità
7 Bibliografia
8 Link esterni

La trama

Nella Shanghai del 1908 muore misteriosamente il famoso maestro Ho Yun Chia, fondatore della scuola Jing Wu di kung fu. Il suo allievo migliore, Chen Zhen, è sconvolto dall'avvenimento e sospetta che la morte del maestro sia stata opera degli invasori giapponesi. I suoi sospetti aumentano quando i rappresentanti di una scuola giapponese di karate si presentano al funerale di He Yunjia, portando con sé un cartello infamante dedicato alla scuola Jing Wu: "Marionette dell'Asia". Il fatto increscioso scatenerà la rabbia di Chen, che farà di tutto per vendicare la morte del proprio maestro.

La denuncia sociale

Dalla Cina con furore, il cui titolo originale significa "l'onore di Jing Wu", risquote un enorme successo sin dalla sua uscita ad Hong Kong. La figura di Chen Zhen che, moderno eroe cavalleresco, combatte stoicamente contro l'invasore straniero (sia giapponese che occidentale) trova l'approvazione del pubblico cinese, che nel personaggio ritrova l'orgoglio nazionale e vede finalmente riconosciute le pene subìte per mano straniera.

Il riferimento ad un fatto reale come la morte misteriosa del famoso maestro Fok Yun Gap non ha la forza dell'altro fatto reale: il cartello discriminante che vieta l'accesso "ai cani ed ai cinesi". Questi sono i soprusi che i cinesi hanno subìto nel corso del tempo, e finalmente vengono denunciati a tutto il mondo.

Seguendo l'onda del successo altri film vollero seguirne le orme, come Bruce Lee: l'ira del drago colpisce anche l'Occidente (Bruce Le's Greatest Revenge, 1978) che denunciava ancora le violenze dell'oppressione giapponese.

La marzialità

Dalla Cina con furore getta le basi strutturali per i successivi film di arti marziali. In esso si ritrova il combattimento a mani nude, praticamente assente nei film precedenti (l'unico precedente illustre è Cinque dita di violenza), così come si trova una invadente fisicità corporale del protagonista, una presenza scenica che distoglie l'attenzione dalle pecche tecniche ed artistiche di un film che, comunque, è sempre di serie B.

L'innovazione di Bruce Lee è di dare un forte spessore carismatico ai suoi personaggi. Il suo Chen Zhen non è un semplice protagonista di una storia come tante, ma è l'eroe, il "buono", e tutti devono guardarlo e capire le sue scelte. Questo aprirà la strada ad una nuova generazione di attori carismatici, come Fu Sheng od i più famosi Jackie Chan, Donnie Yen e Jet Li.

Da notare poi il fatto che nel film viene mostrato per la prima volta l'uso di un nunchaku, arma molto antica formata da due bastoni corti uniti da una catena.

La coreografia dei combattimenti è affidata, oltre che a Bruce Lee stesso, anche ad Han Yin-Chieh, che l'aveva già curata in Il furore della Cina colpisce ancora, e che si ritaglia anche un piccolo ruolo come assistente del cuoco della scuola.

La distribuzione

Il film, iniziato il 17 ottobre 1971, esce il 22 marzo 1972 ad Hong Kong, ed arriva il 1 marzo 1973 a Roma, in Italia.

Ristampato più volte in videocassetta per il mercato dell'home video, il film vede la prima apparizione in Italia nel formato DVD nel 2000, anche se si tratta di un prodotto di bassa qualità. Nel 2003, invece, in occasione del ventennario della morte di Bruce Lee, il film è stato rimasterizzato, restaurato e presentato in un'edizione di alta qualità.

Sequel & Remake

Essendo diventato fenomeno di culto, il film vede il nascere di diversi sequel che poco hanno a che vedere con la sua qualità, risolvendosi molte volte in operazioni commerciali limitate nel tempo.

Troviamo così Il ritorno di Palma d'acciaio (Xin ching-wu men/New Fist of Fury, 1976) diretto dallo stesso regista Lo Wei ed interpretato da un allora sconosciuto Jackie Chan. Last Fist of Fury (She nu yu chao, 1978) interpretato da Ho Chung Tao (nome d'arte: Bruce Li), il più credibile dei vari "sosia" di Bruce Lee. Lo stesso Bruce Li interpreta Fist of Fury III (1980).

Fra i sequel è da segnalare Fist of Fury: the Sequel (2001), diretto ed interpretato da un nome di spicco del cinema di arti marziali: Donnie Yen. Lo stesso attore veste i panni di Chen Zhen nel remake Fist of Fury del 1995, diretto da Lung Shiu-Kee per la televisione.

Altro remake degno di nota è Fist of Legend (Jing wu ying xiong, 1994), diretto da Gordon Chan ed interpretato da un altro nome illustre: Jet Li.

Nel 1991 il famoso comico cinese Stephen Chow, membro ufficiale del Bruce Lee Fan Club, interpreta alcune scene dichiaratamente parodiando il Bruce Lee di Dalla Cina con furore nel film Fist of Fury 1991 (新精武門1991 o Xin jing wu men 1991) di Joh Chung-Sing.

Una curiosità

Alla fine di una scena di lotta il personaggio di Suzuki, il maestro cattivo, vola attraverso una finestra, colpito da Chen, e finisce nel giardino sottostante. Per girare la scena il regista Lo Wei prende una delle comparse che ha già utilizzato in un'altra scena del film e gli fa fare la controfigura di Suzuki, rimanendone pienamente soddisfatto. La controfigura si chiama Jackie Chan, attore all'epoca emergente e che in pochi anni diventerà uno dei protagonisti del cinema di Hong Kong.

Bibliografia

Link esterni


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