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Daniel Defoe

Daniel Defoe (settembre 166026 aprile 1731) scrittore britannico, nacque a Londra.

Figlio di un mercante londinese di candele, di nome James Foe (Daniel modificò il proprio cognome attorno all’anno 1703), venne educato all'Accademia dei dissenzienti di Stoke Newington. Rinunciò a diventare un pastore presbiteriano, dedicandosi agli affari. Il suo successo fu tale, da sposare Mary Tuffley, figlia di un ricco mercante, che gli porto una dote di 3.700 sterline dell'epoca e da cui ebbe sette figli.

Daniel Defoe

Liberale convinto, lottò nel 1685 a fianco del Duca di Monmouth, figlio protestante e illegittimo di Carlo II, contro la salita al trono di Giacomo, fratello di Carlo, apertamente cattolico ed erede legittimo al trono.

Sostenne apertamente Guglielmo d'Orange, quando venne chiamato a rovesciare il suocero Giacomo (1668), che minacciava di introdurre uno stato assoluto, imitando la pulizia religiosa di Luigi XIV in Francia.

Nel 1692 il disastro economico, Defoe andò in prigione per bancarotta. Ma riuscì a risollevarsi, grazia ad una fabbrica di mattoni, ad una consulenza per il governo ed alla sua nuova attività di saggista.

Nei suoi scritti raccomandava la nascita di una banca nazionale (realizzata nel 1694), di compagnie di assicurazioni, casse di risparmio, pensioni e nuove leggi sulla bancarotta.

Con la morte di Guglielmo III (1702), venne arrestato per aver diffamato la Chiesa d'Inghilterra in "La via pi breve per i dissenzienti" (“The shortest way with the dissenters”), il suo libro venne mandato al rogo, Defoe messo alla gogna e quindi rinchiuso nel carcere di Newgate.

Dal carcere diede vita al romanzo "Moll Flanders", essendo in ristrettezze economiche avendo perso la fabbrica di mattoni, diede vita alla rivista The Review, di uscita trisettimanale (durò dieci anni), che divenne pietra miliare del giornalismo. Scriveva da solo tutti i numeri della rivista, su qualsiasi argomento, presentandosi come un commentatore indipendente, mentre in realtà lavorava per Robert Harley, primo ministro, in cambio di un perdono ed il rilascio dal carcere.

Nel 1705- 07 fu in Scozia, apparentemente come giornalista, ma in realtà per convincere il Parlamento scozzese ad accettare l'Atto di Unione del 1707 con il Parlamento inglese.

Nel 1714, all'ascesa al trono di Giorgio I, agli ordini del governo, si infiltrò in un settimanale giacobita, ma nel 1722 fu scoperto e dovette abbandonare il giornalismo. Intanto, nel 1718, diede vita al suo romanzo pi famoso, "Robinson Crusoe", preceduto dal “The family instructor” del 1715.

Successivamente scrisse opere biografiche di famosi criminali e dell'amante pentita "Lady Roxana". Altri romanzi successivi sono “Memorie di un cavaliere”, “Il capitano Singleton”, “La peste di Londra”, “Il colonnello Jack”.

Tutte storie che oggi, il "Sun" di Rupert Murdoch, pubblicherebbe in quanto "di interesse pubblico". Non c'e' argomento sul quale Defoe non abbia scritto rivolgendosi alle nuove classi alfabetizzate. Non c'e' persona al servizio della quale non avrebbe scritto, o spiato, a patto di essere pagato bene. Per questo motivo viene considerato il padre del giornalismo tabloid (popolare).


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