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Gnatostomulidi

Gli Gnatostomulidi (dal greco: gnathos = mascella; stoma = bocca) sono organismi vermiformi di piccole dimensioni (meno di un millimetro) che vivono negli spazi tra le particelle di sabbia e di limo delle spiaggie fangose anaerobiche. Questi organismi si nutrono di funghi e microrganismi che raschiano dai granelli di sabbia tramite mascelle ben sviluppate di cui è dotata la bocca, la quale è posta nella zona anteriore e ventrale

Come i Platelminti, anche gli gnatostomulidi sono acelomati, aprocti e mostrano uno schiacciamento dorso-ventrale. Differiscono dai platelminti, oltre per la bocca munita di mascelle, anche per l'apparato protonefridiale e l'epitelio che recano delle cellule provviste di un unico lungo ciglio, anzichè cellule pluriciliate.

Riproduzione

Gli gnatostomulidi sono ermafroditi insufficienti ed utilizzano una fecondazione incrociata. Ogni individuo possiede un lungo ovario dorsale e due file di testicoli collegati, in alcune specie, ad uno stiletto copulatorio, con il quale gli spermatozoi vengono iniettati nell'ovario del partner. Circa un'ora dopo la fecondazione vengono deposte le uova tramite contrazione energica del corpo. Lo zigote dà origine ad una larva ciliata, priva di organi interni e di cavità intestinale, che, in seguito, metamorfosa in un individuo adulto.

Nel Mediterraneo è molto comune la Gnathostomula mediterranea. Lunga circa 1 mm e priva di stiletto copulatorio nel poro genitale maschile, vive nella sabbia detritica fine.


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