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Kung-fu

Table of contents
1 Kung-Fu o Wu-Shu?
2 Breve storia del Kung-Fu/Wu-Shu
3 Stili di Kung-Fu/Wu-Shu
4 Le armi del Kung-Fu/Wu-Shu
5 Collegamenti esterni

Kung-Fu o Wu-Shu?

Quando, negli anni '30, le arti marziali orientali (principalmente quelle cinesi e giapponesi) iniziarono ad essere conosciute in occidente la conoscenza delle lingue e delle culture dell'est asiatico erano molto limitate. Questo ha portato spesso alla creazione di leggende e di falsi miti (molti dei quali sopravvivono ancora oggi) e, in particolare per il Kung-Fu, ad un uso improprio di molti termini cinesi.

Significato del termine

In cinese "kung-fu" vuol dire "duro lavoro" e rappresenta il percorso necessario al vero apprendimento di una disciplina (non necessariamente marziale). Per estension questo termine indica anche il raggiungimento di un ottimo livello; "possedere il kung-fu" rappresenta il raggiungimento dell'assoluta padronanza della tecnica.
Il termine "wu-shu" può essere tradotto letteralmente con "arte marziale" ed è un nome collettivo che racchiude al suo interno tutta una miriade di tecniche e stili di combattimento diffusi sul territorio cinese.
Storicamente in occidente questi due termini sono stati confusi ed oggi è molto diffuso riferirsi alle arti marziali cinesi col termine kung-fu invece che col più appropriato wu-shu.

Breve storia del Kung-Fu/Wu-Shu

Esiste un gran numero di leggende sull'origine delle arti marziali cinesi. Quello che si sa di sicuro è che le prime rappresentazioni artistiche di uomini (probabilmente soldati) in posa marziale risalgono al periodo preistorico (oltre 4000 anni fa). Il wu-shu rimase essenzialmente composto da una serie di danze di guerra e da esercizi fisici di preparazione militare fino al periodo denominato "primavere ed autunni" (770 - 476 a.c) dove naquero e si svilupparono le grandi correnti filosofiche cinesi come il Taoismo ed il Confucianesimo. In questo periodo le tecniche marziali iniziarono a fondersi con la filosofia e la religione fino a diventare un argomento di studio persino nei monasteri.

Le varie persecuzioni religiose che avvennero sotto le dinastie imperiali segnarono il declino di molti templi (fra cui il famoso tempio di Shaolin) e la nascita di "scuole" di arti marziali molto simili a sette segrete ed esoteriche. Questo portò ad un frammentarsi delle tecniche e delle conoscenze dando vita a migliaia di stili molto differenti fra loro, senza contare gli innumerevoli stili detti "del contadino" praticati dagli abitanti delle campagne e che si tramandavano di generazione in generazione.

Durante la rivoluzione Maoista le arti marziali tradizionali, specialmente quelle più "esoteriche", rischiarono di essere cancellate in quanto viste come un retaggio dell'epoca imperiale sopravvivendo solo come attività sportiva controllata e coordinata da un organismo centrale. Tuttavia oggi stiamo assistendo ad una graduale riscoperta delle tecniche e degli stili più tradizionali.

Il Wu-Shu è stato sport dimostrativo alle olimpiadi del 2000 e dovrebbe diventare ufficialmente sport olimpico alle olimpiadi di Pechino nel 2008.

Stili di Kung-Fu/Wu-Shu

La federazione cinese di Wu-Shu riconosce ufficialmente qualcosa come 40000 diversi stili, gran parte dei quali praticati solo in piccolissime aree ed assolutamente sconosciuti in occidente.
Di seguito riportiamo una lista (per definizione incompleta) degli stili più conosciuti e diffusi.

Stili sportivi

Stili che non fanno ufficialmente parte della "tradizione" delle arti marziali cinesi.
  • Chan-Quan (boxe lunga)
Stile creato durante la grande rivoluzione culturale sulla base di un gran numero di stili non codificati provenienti dal nord della
Cina. Caratterizzato da movimenti ampi ed eseguiti in allungamento e da un gran numero di salti acrobatici. È uno degli stili utilizzato nelle competizioni sportive ufficiali.
  • Nan-Quan (boxe del sud)
Stile creato durante la grande rivoluzione culturale sulla base di un gran numero di stili non codificati provenienti dal sud della Cina. Caratterizzato da tecniche potenti, da una forte predominanza dell'uso delle braccia rispetto all'uso delle gambe e dalla presenza di tecniche di combattimento a terra. È uno degli stili utilizzato nelle competizioni sportive ufficiali.
  • San-Da (o San-Shou)
Più che uno stile vero e proprio è una serie di regole codificate per il combattimento sportivo. Si combatte con molte protezioni sul corpo (guantoni, paradenti, caschetto, corpetto, conchiglia e paratibie) e sono valide una gran quantità di tecniche incluse le proiezioni a terra. Sono vietati i colpi alle articolazioni, gomitate, ginocchiate e le leve articolari.

Stili tradizionali interni

Stili che basano la loro efficacia sullo sviluppo del Chi (energia interna o spirituale) in opposizione con gli stili esterni che hanno come scopo il miglioramento dell'energia fisica.
  • Tai-chi-Quan (letteralmente: "ultimo pugno supremo")
Forma di combattimento basata sul controllo dell'avversario secondo i principi taoisti dell'alternanza fra Yin e Yang, le tecniche di questo stile vengono applicate evitando il contrasto e ricercando la fluidità e le linee di minor sforzo. È divisa principalmente in cinque stili (Chen, Yang, Wu, Wu Yu-Xiang e Sun) di cui il più antico (lo stile Chen) può esser fatto risalire al 1600. Sebbene sia a tutti gli effetti una disciplina marziale e di combattimento in occidente è diventata popolare nella sua forma di ginnastica per la salute (che è quello che viene insegnato nella maggior parte delle scuole).
  • Hsing-Yi-Quan (boxe dei cinque elementi)
Stile basato su tecniche rettilinee esplosive e da un controllo lineare dello spazio; le sue tecniche di base sono catalogate, seguendo la cosmologia taoista, secondo i cicli costruttivi e distruttivi dei cinque elementi (metallo, legno, acqua, fuoco e terra) e dei 12 animali in modo che ad ogni attacco corrisponda, in modo più o meno univoco, una parata ed un contrattacco.
  • Ba-Gua-Zang (palmo degli otto trigrammi)
Sviluppato nel diciannovesimo secolo sulla base degli esercizi taosti della "meditazione camminando in cerchio" è ben presto divenuta uno dei capisaldi delle tecniche di combattimento interne delle arti marziali cinesi. Le tecniche del Ba-Gua sono principalmente circolari e fluide, tanto da essere spesso viste come il naturale contraltare dello Hsing-Yi. Il nome di questo stile deriva dagli otto trigrammi che formano la base del I-Ching (il libro dei mutamenti) e che sono alla base della cosmologia taoista. Insieme eterogeneo di tecniche di ginnastica, respirazione e meditazione volte allo sviluppo delle energie interne (Chi) che, secondo la filosofia cinese, scorrono nel nostro corpo attraverso i canali ed i meridiani.
  • In-chi-Gong (tecniche forti di energia)
Variante del Chi-Gong dove gli esercizi di respirazione e di meditazione sono finalizzati alla fortificazione del corpo ed all'aumento della resistenza agli urti. È comune che i maestri di questa disciplina mostrino la loro bravura facendosi rompere mattoni e/o pietre appoggiate su varie parti del corpo o resistendo a colpi inferti con le armi tradizionali senza riportare danni. Attorno a queste tecniche sono nate molte delle leggende metropolitane e dei luoghi comuni sulle arti marziali.

Stili tradizionali esterni

  • Fan-Zi-Quan
  • Bai-Ji-Quan
  • Shao-Lin-Quan
Secondo la tradizione questo stile nacque nel sesto secolo dopo cristo a seguito dell'introduzione della
filosofia e religione buddista in Cina da parte di Ta Mo (meglio noto come Bodhidharma). Da questo momento, e con fortune alterne fino agli inizi del ventesimo secolo, il tempio di Shao-Lin (letteralmente "piccola foresta") divenne un importante centro per lo studio e l'evoluzione delle arti marziali. Dopo la rivolta dei Boxer (1901) il governo centrale della Cina e gran parte delle forze occupanti (principalmente Giappone ed Inghilterra) iniziarono una campagna volta a eliminare le sette segrete e le scuole di arti marziali (fra le quali il tempio di Shao-Lin) in quanto considerate un pericolo.
Durante le due guerre mondiali il tempio di Shao-Lin venne completamente distrutto e raso al suolo dai bombardamenti e venne ricostruito nel 1970 dal governo comunista per adibire l'area a parco naturale.
Benché lo stile di Shao-Lin propriamente detto sia andato perduto agli inizi del ventesimo secolo questo è stato ricostruito sulla base degli stili da esso derivato (principalmente il Wing-Chun) ed è oggi uno stile estrememente diffuso e famoso.
  • Wing-Chun
  • Hung Gar
  • Tao Lung
Stile esterno del nord della Cina di cui si era persa traccia e conoscenza nella terra natia. Il Maestro italiano, Ivano Bonocore ha codificato lo stile e lo ha fatto riconoscere dalla Federazione Cinese (1977)che lo ha nominato Responsabile Europeo per lo stile. I fondamenti tecnici di base dello stile sono: tecniche di piede portate alla parte alta dell'avversario, tecniche di mano portate alla parte bassa dell'avversario e sempre in avvitamento, tecniche di disimpegno accompagnate da evoluzioni. Le tecniche superiori sono legate agli stili imitativi in particolare aquila, gatto, mantide, tigre, serpente e scimmia, che nell'insieme compongono l'animale chimerico definito drago (Lung).

Stili imitativi

Categoria di stili "ispirati" alle movenze di un animale. Alcuni stili, come la boxe dell'ubriaco o la boxe del tappeto, ricadono tradizionalmente in questa categoria.
  • Tan-Lan-Quan (boxe della mantide religiosa)
  • Zui-Jiu-Quan (boxe dell'ubriaco)
Stile molto coreografico dove l'accento è posto sulle tecniche di sbilanciamento e sulle posizioni di non equilibrio o di equilibrio precario (ma controllato). Molto diffuse anche le tecniche con la spada e col bastone.
  • Ying-Zhao-Quan (boxe dell'aquila)
  • Di-Tang-Quan (boxe del tappeto)
Insieme di tecniche di caduta e di combattimento a terra. Nella sua versione moderna è uno degli stili più acrobatici e fisicamente impegnativi del Wu-Shu.
  • Hou-Quan (boxe della scimmia)

Le armi del Kung-Fu/Wu-Shu

Quasi tutti gli stili comprendono, oltre alle tecniche a mani nude, l'uso di una gran varietà di armi diverse
  • Dao (sciabola)
  • Nan-Dao (sciabola del sud)
  • Jian (spada)
  • Gun (bastone)
  • Quiang (lancia)
  • Jiu-Jie-Bian (frusta a nove sezioni)
  • San-Jie-Gun (bastone a tre pezzi)
  • Sheng-Biao (dardo meteora)
  • Shuang-Gou (doppi uncini)
  • Da-Dao (scimitarra)
  • Pu-Dao (alabarda)

Collegamenti esterni

  • FIWUK, Federazione Italiana Wushu Kung Fu
  • Sito ufficiale della federazione internazionale di Kung-Fu/Wu-Shu [1]
  • FIJLKAM (Federazione Italiana Judo, Karate e Arti Marziali)


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