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Giochi Olimpici

"Come l'acqua è il più prezioso di tutti gli elementi, come l'oro ha più valore di ogni altro bene, come il sole splende più brillante di ogni altra stella, così splende Olimpia, mettendo in ombra tutti gli altri giochi" - (Pindaro - 521-441 AC)

I Giochi Olimpici, chiamati anche Olimpiadi, sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti della terra in numerose discipline sportive.

Il nome Giochi Olimpici è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti della Grecia.

Il barone Pierre De Coubertin alla fine XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia. La prima Olimpiade dell'era moderna si svolse ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello steso anno dell'edizione estiva.

La bandiera olimpica raffigura 5 anelli intrecciati in campo bianco, simboleggianti i 5 continenti:
blu Europa
giallo Asia
nero Africa
verde Oceania
rosso America
Il motto dei giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte"

Table of contents
1 Olimpiadi antiche
2 Rinascita dei Giochi Olimpici
3 Olimpiadi moderne
4 Movimento Olimpico
5 Simboli Olimpici
6 Sport olimpici
7 Campioni olimpici e medagliati
8 Link esterni
9 Edizioni e sedi dei Giochi Olimpici dell'era moderna:

Olimpiadi antiche

Articolo principale: antichi giochi olimpici

L'origine degli antichi giochi olimpici si è persa, anche se esistono molte leggende circa le loro origini. La prima registrazione scritta della celebrazione dei giochi ad Olimpia è del 776 AC, anche se certamente questa non fu la prima occasione in cui si tennero. I Giochi erano essenzialmente una manifestazione locale, e solo una gara veniva disputata, lo stadion.

Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI e nel V secolo AC. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, del quale una enorme statua si trovava ad Olimpia. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estendevano su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati in poemi e statue. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. I greci usavano le Olimpiadi come uno dei loro metodi per contare gli anni.

I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere Romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Giochi Olimpici vennero visti come una festa "pagana", e nel 393, l'imperatore Teodosio li vietò, ponendo fine a una storia durata 1000 anni.

Rinascita dei Giochi Olimpici

Articolo principale: Rinascita dei Giochi Olimpici

Ad ogni modo, i Giochi Olimpici non morirono. Già nel XVII secolo un festival sportivo che prendeva il nome dalle Olimpiadi si teneva in Inghilterra. Nei secoli seguenti eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali. L'interesse nella rinascita dei Giochi Olimpici crebbe quando le rovine dell'antica Olimpia vennero scoperte da degli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo.

Contemporaneamente un barone francese, Pierre de Coubertin, cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un'educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.

De Coubertin presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894 durante un congresso presso l'università della Sorbona a Parigi. Il 23 giugno, ultimo giorno del congresso, venne deciso che i primi Giochi Olimpici dell'era moderna si sarebbero svolti nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati in antichità. Fu fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per organizzare l'evento, sotto la presidenza del greco Demetrius Vikelas.

La prima Olimpiade dell'era moderna fu un successo. Con quasi 250 partecipanti, fu per l'epoca il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato. La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa. La seconda Olimpiade fu assegnata a Parigi, Francia.

Olimpiadi moderne

Articoli principali: Olimpiadi estive, Olimpiadi invernali

Dopo il successo dell'edizione iniziale, le Olimpiadi attraversarono un periodo di crisi. Le due edizioni del 1900 a Parigi e del 1904 a Saint Louis furono organizzate come semplice compendio alle Esposizioni Universali che si tennero in quegli anni nelle due città. La concomitanza con una manifestazione così importante limitò notevolmente la risonanza dell'evento olimpico. Soprattutto nell'edizione del 1904, la partecipazione internazionale fu molto ridotta, al punto che circa l'80% degli atleti era americano.

Nel 1906, per celebrare il 10° anniversario della prima Olimpiade moderna, il CIO organizzò le Olimpiadi estive ad Atene. Ci fu ampia partecipazione internazionale, e grande interesse di pubblico. Anche se non vengono tuttora riconosciuti nella cronologia ufficiale delle Olimpiadi, i Giochi del 1906 contribuirono ad accrescere la popolarità delle Olimpiadi.

Olimpiadi invernali

Quando venne fondato il CIO, anche il pattinaggio su ghiaccio venne proposto come sport olimpico. Le prime gare di pattinaggio di figura si svolsero nelle Olimpiadi del 1908 a Londra. La proposta di un'Olimpiade invernale separata fu bocciata dai paesi scandinavi, che davano la preferenza ai loro Giochi Nordici. Gli sport invernali continuarono quindi ad essere inseriti nel programma delle Olimpiadi estive del 1916 (cancellate a causa della Prima guerra mondiale) e del 1920.

Nel 1924 alle Olimpiadi estive di Parigi fu abbinata una Settimana degli sport invernali a Chamonix, Francia. Visto il grande successo della manifestazione, l'anno dopo il CIO istituì le Olimpiadi invernali separate dalle Olimpiadi estive. Secondo il regolamento del CIO, tutti gli sport inseriti nel programma olimpico invernale devono svolgersi sul ghiaccio o sulla neve.

Nel 1926, con effetto retroattivo, la Settimana di Chamonix fu riconosciuta come Prima Olimpiade invernale.

Fino al 1992, i Giochi Olimpici invernali ed estivi si svolgevano nello stesso anno. Per ottenere una maggiore esposizione dell'evento olimpico, e per consentire ai comitati olimpici dei vari paesi di ripartire meglio le spese, nel 1986 fu deciso di separare i due eventi, e di "sfasare" le Olimpiadi invernali di due anni rispetto a quelle estive. Nel 1994, a soli due anni dall'edizione precedente, le Olimpiadi invernali si tennero per la prima volta in un anno diverso da quelle estive.

Crescita

Dai 245 partecipanti provenienti da 15 nazionali della prima edizione nel 1896, i Giochi sono cresciuti fino a superare i 10.500 atleti giunti da 200 paesi diversi alle Olimpiadi del 2000 a Sydney. I Giochi invernali hanno dimensioni più ridotte: 2400 furono gli atleti impegnati nelle 78 gare delle Olimpiadi invernali del 2002 a Salt Lake City.

Assieme ai Mondiali di calcio, le Olimpiadi sono l'evento mediatico più grande del mondo. A Sydney erano presenti oltre 16.000 addetti della stampa e della televisione, e si stima che 3,8 miliardi di persone abbiano guardato le Olimpiadi in televisione.

La crescita delle Olimpiadi è attualmente il problema più grande che il movimento olimpico si trova ad affrontare. Sebbene le difficoltà finanziarie degli anni Ottanta siano state risolte ammettendo gli atleti professionisti alle competizioni olimpiche e attirando le sponsorizzazioni delle multinazionali, l'enorme numero di atleti, addetti dei mezzi di comunicazione e spettatori rende difficile ed onerosa l'organizzazione di un'Olimpiade da parte della città ospitante.

Interferenze politiche

Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre, anzi, i Giochi furono interrotti a causa dello scoppio della Prima e della Seconda guerra mondiale.

La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. Le Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda dal Partito nazista tedesco. Negli anni Settanta e Ottanta furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare le Olimpiadi del 1976 per protestare contro la tournée in Sudafrica, in pieno regime di apartheid, della nazionale neozelandese di rugby. Ai Giochi di Mosca nel 1980 furono gli USA, assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutare di partecipare a causa dell'invasione sovietica dell'Afghanistan. Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di Los Angeles nel 1984.

Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione dei Giochi olimpici di Monaco, in quello che passerà alla storia come il massacro di Monaco. Un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi ed un poliziotto.

Le prossime Olimpiadi

Le prossime Olimpiadi si svolgeranno nell'agosto 2004 ad Atene, in Grecia. I Giochi del 2008 verranno ospitati a Pechino, in Cina. L'assegnazione delle Olimpiadi del 2012 non è ancora avvenuta, e la campagna per le candidature è in corso di svolgimento.

Le prossime Olimpiadi invernali si terranno nel 2006 e saranno ospitate dalla città di Torino, in Italia. Vancouver, in Canada, organizzerà l'edizione del 2010.

Movimento Olimpico

Articolo principale: Movimento Olimpico

Diverse organizzazioni sono coinvolte nell'organizzazione dei Giochi Olimpici. Il loro insieme forma il Movimento Olimpico. Le regole e le linee guida in base alle quali queste organizzazioni operano sono delineate nello Statuto Olimpico.

Al centro del Movimento Olimpico si trova il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), attualmente guidato da Jacques Rogge. Lo si può vedere come il governo delle Olimpiadi, in quanto si prende cura dei problemi quotidiani e prende tutte le decisioni importanti, come la città ospite dei Giochi e il programma delle Olimpiadi.

Tre gruppi di organizzazioni operano ad un livello più specialistico:

  • Le Federazioni Internazionali, i corpi di governo di uno sport (ad esempio la FIFA, e la Federazione Internazionale del calcio)
  • I Comitati Olimpici Nazionali, che regolano il Movimento Olimpico all'interno di una nazione (ad esempio il CONI è il Comitato Olimpico dell'Italia)
  • I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici, che si occupano dell'organizzazione di una specifica edizione delle Olimpiadi.

Attualmente, 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali sono parte del Movimento Olimpico. I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici vengono disciolti dopo le celebrazioni dei Giochi, quando tutto il lavoro burocratico è stato svolto.

Più in generale, il termine Movimento Olimpico viene talvolta usato per comprendere chiunque e qualsiasi cosa sia coinvolta nelle Olimpiadi, come i corpi di governo sportivo nazionali, gli atleti, i media e gli sponsor dei Giochi Olimpici.

Simboli Olimpici

Articolo principale: Simboli olimpici

Il movimento olimpico utilizza diversi simboli, principalmente ispirati alle idee e agli ideali espressi da De Coubertin.

Probabilmente il simbolo più noto sono i cinque cerchi. Questi anelli intrecciati rappresentano l'unità dei cinque continenti, mentre i cinque colori ad essi associati (blu, giallo, nero, verde, rosso) sono stati scelti perché utilizzati in pratica in tutte le bandiere del mondo. I cinque cerchi compaiono anche sulla bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei Giochi.

Il motto olimpico ufficiale è "Citius, Altius, Fortius", un'espressione latina che significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu usata per la prima volta in occasione delle Olimpiadi del 1924 a Parigi.

La fiamma olimpica viene accesa ad Olimpia e portata da una staffetta di tedofori fino alla città che ospita i Giochi, dove viene impiegata per accendere il braciere olimpico durante la cerimonia di apertura. La fiamma olimpica arde nel braciere per tutta la durata dell'Olimpiade, e viene spenta nel corso della cerimonia di chiusura.

Cerimonia di apertura

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La cerimonia di apertura di un'Olimpiade comprende diversi elementi tradizionali.

Si comincia dalla sfilata dei paesi partecipanti, con gli atleti che marciano nello stadio divisi per nazione. I paesi sfilano secondo l'ordine alfabetico, ad eccezione del paese ospitante, che entra per ultimo nello stadio. Ogni delegazione nazionale è preceduta da un alfiere con la bandiera del paese. Fare il portabandiera della propria nazione alle Olimpiadi è considerato un grande onore, e spesso questo ruolo viene assegnato ad uno degli atleti più rappresentativi. Al termine della sfilata, il capo di stato del paese organizzatore apre formalmente l'Olimpiade.

Successivamente, viene suonato l'inno olimpico e viene issata la bandiera olimpica. Arriva poi il momento in cui la torcia con la fiamma olimpica entra nello stadio, dopo la lunga staffetta che nei mesi precedenti l'ha portata da Olimpia alla sede dei Giochi. All'ultimo tedoforo (spesso un atleta famoso o una personalità del paese ospitante) spetta il compito di accendere il braciere, in cui il fuoco olimpico arderà per tutta la durata dei giochi. Contemporaneamente vengono liberate delle colombe, simbolo di pace.

Infine, tutti i portabandiera si riuniscono attorno ad un podio, dove un rappresentante degli atleti e uno dei giudici di gara pronunciano il giuramento olimpico, impegnandosi a nome di tutti a gareggiare e a giudicare secondo le regole.

Oltre agli elementi tradizionali, il programma della cerimonia di apertura di solito prevede anche una parte artistica con danze, canti e coreografie ispirate al folklore e alla storia del paese ospitante.

Cerimonia di chiusura

La cerimonia di chiusura è più semplice e meno formale di quella di apertura.

Gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro, senza distinzione per nazione. Viene spento il fuoco olimpico, e la bandiera olimpica viene calata e consegnata al sindaco della città che ospiterà la successiva edizione delle Olimpiadi. Il presidente del CIO dichiara ufficialmente chiusi i Giochi Olimpici.

Anche nella cerimonia di chiusura c'è spazio per la parte artistica, con richiami sia al paese che ha appena ospitato i Giochi, sia alla nazione che li ospiterà tra quattro anni.

Sport olimpici

Articolo principale: Sport olimpici

Alle Olimpiadi del 2000 erano presenti 28 discipline sportive, secondo la classificazione adottata dal CIO. Bisogna comunque tenere presente che a volte più sport vengono raggruppati sotto lo stesso nome (per esempio, nel nuoto sono compresi anche i tuffi). Soltanto 5 sport sono sempre stati presenti alle Olimpiadi sin dal 1896: atletica leggera, ciclismo, scherma, ginnastica e nuoto. All'elenco andrebbe aggiunto anche il canottaggio, che era in programma nel 1896, ma le gare furono annullate a causa del maltempo.

Nelle Olimpiadi invernali sono attualmente 7 le discipline sportive. Sci di fondo, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio, combinata nordica, salto con gli sci e pattinaggio di velocità sono sempre stati presenti nei programmi delle Olimpiadi invernali. Gare di pattinaggio di figura e hockey su ghiaccio erano già presenti nei Giochi estivi, prima dell'introduzione di Giochi invernali separati.

Negli ultimi anni il CIO ha inserito nuovi sport nel programma olimpico, tra cui lo snowboard e il beach volley. Dagli anni Venti in poi, nessuna disciplina è mai stata tolta dal programma olimpico, ma, viste le dimensioni ormai raggiunte dall'evento olimpico, il CIO si è riservato la possibilità di escludere alcuni sport dopo il 2004. Sport con poco seguito di pubblico o molto costosi potrebbero quindi rischiare di sparire dalle Olimpiadi.

Fino al 1992 alle Olimpiadi trovavano posto anche i cosiddetti "sport dimostrativi". Le gare di queste discipline si svolgevano contestualmente agli altri eventi olimpici, ma le medaglie assegnate non facevano parte del medagliere ufficiale. Spesso si trattava di sport molto popolari nel paese ospitante, ma poco noti a livello mondiale (per esempio, la pelota basca alle Olimpiadi di Barcellona). In alcuni casi, come il baseball e il curling, gli sport dimostrativi sono stati successivamente inclusi a pieno titolo nel programma olimpico.

Dilettanti e professionisti

Secondo De Coubertin gli atleti non dovevano gareggiare per denaro, e quindi fu deciso di non ammettere i professionisti ai Giochi Olimpici. Nella storia delle Olimpiadi moderne questa regola ha generato diverse controversie.

Alle Olimpiadi del 1912 Jim Thorpe vinse la medaglia d'oro nel pentathlon e nel decathlon, ma venne poi squalificato perché si scoprì che in precedenza aveva giocato a baseball a livello semi-professionistico. Le medaglie gli furono restituite dal CIO solo nel 1983.

In un'altra occasione, alle Olimpiadi invernali del 1936, gli sciatori svizzeri e austriaci boicottarono i Giochi per protesta contro l'esclusione dei maestri di sci dalle gare, ritenuti professionisti perché guadagnavano denaro dallo sci.

Con il tempo molti si resero conto che la distinzione tra dilettanti e professionisti non aveva più molto senso. Per esempio, molti atleti dei paesi dell'Europa orientale erano ufficialmente dipendenti statali, ma in realtà erano stipendiati per allenarsi quotidianamente, quindi erano dilettanti di nome, ma non di fatto. Ciò nonostante, il CIO continuò ancora per anni a sostenere nominalmente lo sport dilettantistico.

Negli anni Ottanta le regole sul dilettantismo vennero allentate, e praticamente eliminate negli anni Novanta. Questo permise, tra l'altro, agli USA di schierare per la prima volta alle Olimpiadi di Barcellona una squadra di basket costituita dai migliori giocatori del campionato professionistico americano, il cosiddetto "Dream Team" ("la squadra dei sogni").

Attualmente, l'unica disciplina olimpica in cui non sono ammessi professionisti è la boxe. Per quanto riguarda il calcio, altro sport dove il professionismo è molto diffuso, l'unico vincolo riguarda l'età: per ogni squadra sono ammessi al massimo 3 "fuoriquota" che abbiano superato i 23 anni.

Rimangono comunque in vigore norme molto restrittive sulla pubblicità, almeno sui campi di gara, anche se ci sono molti "sponsor ufficiali olimpici". Sulle divise degli atleti può comparire solo il marchio della ditta produttrice, e anche questo deve comunque non superare delle dimensioni stabilite.

Campioni olimpici e medagliati

Articolo principale: Vincitori di medaglie olimpiche

Ai Giochi Olimpici viene stilata una classifica per ogni gara. Gli atleti (o le squadre) che si piazzano ai primi tre posti ricevono le medaglie. Ai vincitori va la medaglia d'oro (in realtà è argento placcato), ai secondi classificati va la medaglia d'argento, ai terzi la medaglia di bronzo. Questa pratica risale al 1908. Nella I Olimpiade le medaglie erano solo per i primi due classificati, mentre nel 1900 e nel 1904 erano state date coppe ed altri premi, anziché medaglie.

Dato che le Olimpiadi si tengono solo una volta ogni quattro anni, il pubblico e gli atleti spesso le considerano molto più importanti dei campionati del mondo o di altri eventi internazionali, che si disputano più di frequente. Molti atleti sono diventati eroi nazionali o celebrità internazionali dopo aver vinto le Olimpiadi.

E' molto difficile stabilire chi sia il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, data la diversità degli sport e l'evoluzione delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi. Questa è la classifica degli atleti che hanno vinto più medaglie d'oro:
Atleta (Nazione) Sport Olimpiadi 1° 2° 3° Totale
Ray Ewry (USA) Atletica leggera 1900-1908 10 0 0 10
Larissa Latynina (URSS) Ginnastica 1956-1964 9 5 4 18
Paavo Nurmi (FIN) Atletica leggera 1920-1928 9 3 0 12
Mark Spitz (USA) Nuoto 1968-1972 9 1 1 11
Carl Lewis (USA) Atletica leggera 1984-1996 9 1 0 10
Bjørn Dæhlie; (NOR) Sci di fondo 1992-1998 8 4 0 12
Sawao Kato (JPN) Ginnastica 1968-1976 8 3 1 12
Matt Biondi (USA) Nuoto 1984-1992 8 2 1 11
Jenny Thompson (USA) Nuoto 1992-2000 8 1 1 10
Nikolay Andrianov (URSS) Ginnastica 1972-1980 7 5 3 15

Questa classifica tiene conto dei risultati delle Olimpiadi estive del 1906, dove Ray Ewry vinse due medaglie d'oro. Quei Giochi non vengono però riconosciuti dalla cronologia ufficiale delle Olimpiadi; senza queste medaglie, Ray Ewry si ferma a quota 8.

Come si può vedere, i due atleti più medagliati di tutti i tempi sono Larissa Latynina (18 medaglie) e Nikolay Andrianov (15 medaglie), entrambi ginnasti.

Link esterni

Edizioni e sedi dei Giochi Olimpici dell'era moderna:

Giochi estivi

I Olimpiade - Atene - 1896
  • II Olimpiade - Parigi - 1900
  • III Olimpiade - St. Louis - 1904
  • IV Olimpiade - Londra - 1908
  • V Olimpiade - Stoccolma - 1912
  • VI Olimpiade - (non disputata) - 1916
  • VII Olimpiade - Anversa - 1920
  • VIII Olimpiade - Parigi - 1924
  • IX Olimpiade - Amsterdam - 1928
  • X Olimpiade - Los Angeles - 1932
  • XI Olimpiade - Berlino - 1936
  • XII Olimpiade - (non disputata) - 1940
  • XIII Olimpiade - (non disputata) - 1944
  • XIV Olimpiade - Londra - 1948
  • XV Olimpiade - Helsinki - 1952
  • XVI Olimpiade - Melbourne - 1956
  • XVII Olimpiade - Roma - 1960
  • XVIII Olimpiade - Tokyo - 1964
  • XIX Olimpiade - Città del Messico
  • XX Olimpiade - Monaco - 1972
  • XXI Olimpiade - Montreal - 1976
  • XXII Olimpiade - Mosca - 1980
  • XXIII Olimpiade - Los Angeles - 1984
  • XXIV Olimpiade - Seul - 1988
  • XXV Olimpiade - Barcellona - 1992
  • XXVI Olimpiade - Atlanta - 1996
  • XXVII Olimpiade - Sydney - 2000
  • XXVIII Olimpiade - Atene - 2004
  • XXIX Olimpiade - Pechino - 2008
  • XXX Olimpiade - da stabilire - 2012
  • Sono in lizza: Rio de Janeiro, Mosca, New York, Londra, Parigi, Madrid, L'Avana, Lipsia e Istanbul. Il CIO voterà nel 2005

    Giochi invernali


    Olimpiadi estive
    1896 | 1900 | 1904 | 1906 | 1908 | 1912 | 1916 | 1920 | 1924 | 1928 | 1932 | 1936 | 1940 | 1944 | 1948 | 1952 | 1956 | 1960 | 1964 | 1968 | 1972 | 1976 | 1980 | 1984 | 1988 | 1992 | 1996 | 2000 | 2004 | 2008 | 2012
    Olimpiadi invernali
    1924 | 1928 | 1932 | 1936 | 1948 | 1952 | 1956 | 1960 | 1964 | 1968 | 1972 | 1976 | 1980 | 1984 | 1988 | 1992 | 1994 | 1998 | 2002 | 2006 | 2010

    
    


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