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L'Elisir d'Amore

L'elisir d'amore è un famoso melodramma in due atti musicato da Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Si tratta certamente di uno dei più apprezzati ed amati dai melomani. Fa parte ormai del cosiddetto repertorio.

L'opera, ricca di belle arie e brani concertati, è ambientata in un villaggio nei Paesi Baschi alla fine del XVIII secolo.

Table of contents
1 Sinopsi

Sinopsi

PRIMO ATTO

Mentre i mietitori stanno riposando all'ombra, la loro fittavola Adina legge in disparte un libro che narra la storia di Tristano e Isotta. Intanto il contadino povero Nemorino la osserva e esprime per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di conquistarla. I contadini chiedono ad Adina di leggere ad alta voce e lei riferisce la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà. Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore con lo scopo di arruolare nuove leve. Egli corteggia Adina e le propone di sposarlo. Segue un duetto tra Adina e Nemorino in cui la donna espone la sua teoria sull'amore: l'amore fedele e costante non fa per lei.

Arriva poi il dottor Dulcamara che sfoggia alla gente i propri poteri Nemorino gli chiede se per caso abbia l'elisir che fa innamorare e il ciarlatano gli offre per uno zecchino una bottiglia di vino Bordeaux, spiegando che l'effetto si farà sentire dopo un giorno (quando egli sarà già lontano da quel villaggio. Nemorino beve l'elisir e si ubriaca: ciò lo fa diventare disinvolto quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di Adina che subito prova un certo fastidio, abituata com'è a sentirsi desiderata. Adina per vendicarsi dell'indifferenza di Nemorino accetta di dposare il sergente che dovrà partire il giorno dopo, dunque le nozze saranno celebrate il giorno stesso. Nemorino cerca di convincere Adina ad attendere fino al giorno successivo (lui sa che solo il giorno dopo avrà effetto l'elisir) ma Adina se ne va da Belcore.

SECONDO ATTO

Fervono i preparativi per le nozze. Dulcamara e Adina improvvisano la barcarola a due voci. Quando giunge il notaio Adina dice di voler aspettare la sera, perchè vuole sposarsi in presenza di Nemorino per punirlo. Nemorino vuole comperare un'altra bottiglia di elisir ma non avendo più denaro si arruola tra i soldati di Belcore per avere la paga. Belcore così ottiene di allontanare il suo rivale. Giannetta sparge la notizia che Nemorino ha ottenuto una grande eredità da uno zio. Questo non lo sanno nè l'interessato, nè Adina, nè Dulcamara: la novità fa sì che le ragazze del paese corteggino Nemorino e questi pensa che sia l'effetto dell'elisir. Dulcamara resta perplesso, Adina si ingelosisce.

Dulcamara le racconta di aver venduto a Nemorino l'elisir e lei capisce di essere da lui amata. Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi di Adina. Adina riacquista il contratto di arruolamento di Nemorino e glie lo consegna, invitandolo a restare nel paese. Nemorino è deluso, vorrebbe un adichiarazione d'amore che non arriva e allora dichiara di volersene andare: solo allora Adina cede e dichiara di amarlo. Belcore conclude che in un altro paese troverà qualche altra da corteggiare, Dulcamara se ne va trionfante per il successo del suo elisir.


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