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Leggi di Keplero

Le tre leggi del movimento dei pianeti sono il principale contributo di Johannes Keplero all'astronomia e all'astrofisica. Keplero le derivò in parte studiando le osservazioni di Brahe. Isaac Newton avrebbe più tardi verificato la validità di queste leggi alla luce della teoria della gravitazione universale.

Va precisato che le leggi di Keplero sono precise nella misura in cui si possono trascurare la massa del pianeta e le interazioni tra diversi pianeti, il nel sistema solare è generalmente vero se non è richiesta un'altissima precisione o un intervallo temporale molto lungo. Nel caso queste caratteristiche siano richieste (per sempio, nel progettare l'orbita di una sonda spaziale), le leggi di Keplero da sole non sono sufficienti.

Le tre leggi del moto dei pianeti

  • Prima legge di Keplero (1608): L'orbita descitta da un pianeta è un'ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.

  • Seconda legge di Keplero (1609): Il raggio vettore che unisce un pianeta al Sole spazza aree uguali in tempi uguali.

  • Terza legge di Keplero (1619): I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono direttamente proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite.

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