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Livio Andronico

Livio Andronico ( attivo a Roma dal 240 AC al 207 AC).

Le date di nascita e di morte di Livio Andronico sono ignote, lo scrittore giunse giovanissimo a Roma, da Taranto, alla conclusione della guerra fra Roma e Taranto (272 AC), ciò spiegherebbe il prenome romano Livio: Andronico era greco per nascita, lingua, educazione ed assunse il prenome di Livio Salinatore, di cui era liberto. Fu attivo a Roma come grammaticus, cioč professore di greco e di latino, come autore di testi scenici e come attore nella messa in scena di qualche suo lavoro. Nel 240 AC, una sua opera fu il primo testo drammatico rappresentato a Roma, nel 207 AC compose un partenio (canto di fanciulle) in onore di Giunone, destinato all'esecuzione in pubblico in occasione di cerimonie religiose.

Livio ebbe pubblici onori e la sua "associazione professionale", il collegium scribarum histrionumque, fu insediata in un edificio pubblico. Questo riconoscimento č anche l'ultima notizia pervenuta sulla vita di Livio Andronico. Della sua produzione restano una sessantina di frammenti ed i titoli di otto tragedie: Achilles, Aegisthus, Aiax mastigòphorus (Aiace con la frusta), Equos Troianus (Il cavallo di Troia), Hermiona, tutte legate al ciclo della guerra di Troia, inoltre Andròmeda, DĂ nae e Tčreus. Compose anche palliate (commedie di ambiente greco), che però ebbero meno successo delle tragedie: ne rimangono sei frammenti di un solo verso, e gli stessi titoli sono incerti. Uno solo č certo: Gladiolus (Sciaboletta). Nulla resta del partenio per Giunone.

L'opera piů importante di Andronico č la versione in saturni dell'Odissea di Omero, il cui titolo era Odusìa; dell’opera restano trentasei frammenti (tra i quali i 25 relativi all’episodio di Circe). L'iniziativa di Livio ebbe insieme finalitĂ  letterarie e piů genericamente culturali, infatti Livio rese disponibile ai Romani un testo fondamentale della cultura greca, anche se i Romani piů colti giĂ  leggevano Omero nell'originale. L’Odusia ebbe fortuna come testo scolastico. Andronico stesso era maestro di scuola e con il suo lavoro riuscì insieme a divulgare cultura greca a Roma e a far progredire la cultura letteraria in lingua latina, infatti l'Odusia non era solo un testo per le scuole. L'importanza di Livio nella storia letteraria č di aver concepito la traduzione come operazione artistica: costruzione di un testo che stia accanto all'originale e sia fruibile come opera autonoma, pur sforzandosi di conservare, attraverso un nuovo mezzo espressivo, non solo i contenuti, ma anche la qualitĂ  artistica del modello (operazione simile a quella del Monti per la traduzione dell'Iliade). I problemi che Livio Andronico affrontò furono enormi. Non avendo una tradizione epica alle spalle, Livio cercò per altre vie di dare solennitĂ  e intensitĂ  al suo linguaggio letterario.


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