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Naviglio di Brescia

Table of contents
1 Introduzione
2 Struttura dei canali
3 Storia
4 Riferimenti

Introduzione

Il Naviglio di Brescia è una via d'acqua, frutto di una derivazione delle acque del fiume Chiese, che scorre prevalentemente nella Provincia di Brescia. Nasce a Gavardo, attraversa la bassa Valle Sabbia, bagna Brescia e taglia traversalmente la pianura Padana orientale per immettersi nel fiume Oglio nei pressi di Canneto sull'Oglio.

È stato essenzialmente costruito per vari scopi: irrigui, di navigazione, di trasporto merci ed energetici. Attualmente la sua unica funzione è quella di consentire l'irrigazione dei territori che attraversa. La gestione dell'acque è affidata al Consorzio tra il Mella e il Chiese, mentre la manutenzione del canale è affidata ai comuni.

Struttura dei canali

La struttura del Naviglio nella realtà è molto più complessa di quanto sembri. Nonostante non vi siano soluzioni di continuità lungo tutto il suo percorso, il canale del Naviglio cambia notevolmente la sua morfologia per la presenza di derivazioni secondarie che riducono, o aumentano, la portata. Le diverse denominazioni che il canale possiede lungo il suo cammino segnalano questi cambiamenti morfologici.

  • Naviglio Grande Bresciano: è la denominazione del tratto Gavardo - Brescia. Trae circa la metà della portata del fiume Chiese all'altezza di Gavardo; ha ampiezza media tra i 10 e 15 metri e ha una profondità superiore ai 50 cm. Da esso nascono diverse rogge che irrigano la bassa Valle Sabbia e le campagne di Castenedolo e Bedizzole. A Sant'Eufemia (Frazione di Brescia) diventa a pelo d'acqua. Fino al secolo XVIII l'ultimo tratto non era coperto e giungeva fino alla zona di Canton Mombello (presso le mura venete), dove si trovava un porto e il canale emissario che a quel tempo era il Vaso Naviglio, ora non più esistente. Attualmente, infatti, quello che resta del Naviglio Grande s'immette direttamente nel Garza.

  • Naviglio Cerca: all'altezza di Sant'Eufemia si diparte questa diramazione del Naviglio che ne eredita la maggior parte della portata (poco più della metà). Ha ampiezza di poco superiore ai 5 metri e una profondità inferiore al mezzo metro. Attraversa le località Sampolino e San Polo Vecchio; nei pressi di quest'ultima località scavalca il Garza con una semplice soluzione idraulica e giunge nei pressi di Borgosatollo.

  • Naviglio di San Zeno: nella campagna attorno a Borgosatollo si trovano una serie di derivazioni del canale al termine delle quali si ottiene il cosidetto Naviglio di San Zeno. Ha una ampiezza media intorno ai 4 - 5 metri e una profondità di 30 cm. Attraversa il comune di San Zeno Naviglio e affianca per 3 Km la strada provinciale Brescia - Cremona. All'altezza del bivio per Montirone, in località Chiaviche (Poncarale) si trova un sistema di chiuse che regola l'irrigazione della campagna del comune di Poncarale.

  • Naviglio Inferiore: in località Chiaviche di Poncarale il Naviglio assume questa denominazione. Lungo il percorso, che affianca la strada provinciale Brescia - Parma, il canale riceve le acque dalle rogge alimentate dalle risorgive della alta Pianura Padana e nello stesso tempo alimenta numerosi vasi che irrigano le campagne di Montirone, Bagnolo Mella, Leno e Ghedi. Ha ampiezza media di poco superiore ai 5 metri, la profondità è attorno ai 30 cm.

  • Naviglio Isorella: all'altezza di Ghedi, il Naviglio riceve le acque anche dalle rogge che aveva originato come Naviglio Grande. Dopo Ghedi riassume le proporzioni del primo tratto: ampiezza superiore ai 10 metri e profondità di 50 cm. Il canale affianca la Brescia - Parma e attraversa il comune di Isorella (da cui il nome).

Il Naviglio Grande e il Naviglio Isorella mantengono costante la portata dell'acqua lungo tutto l'anno e sono utilizzati per le gare di pesca sportiva. Gli altri tre canali durante le stagioni estive vanno regolarmente in secca.

Storia

La tradizione sostiene che l'intero percorso del Naviglio sia un capolavoro dell'ingegneria idraulica della Repubblica comunale di Brescia. La sua costruzione avvenne durante la reggenza del Vescovo Berardo Maggi e la tradizione vuole che sia durata un solo anno. Alcuni studiosi ottocenteschi, però, ipotizzavano che il canale fosse stato costruito ai tempi dei romani e che durante il medioevo sia stato semplicemente ripulito e allargato nel tratto del Naviglio Grande, al fine di favorirne la navigazione.

Nel corso del dominio veneto si fecero numerosi progetti attorno ad un allargamento del Naviglio nel tratto successivo al porto di Brescia e ad una sua immissione nel Mella all'altezza di Manerbio, in maniera da incentivare i trasporti con la bassa pianura.

Lo spostamento del corso del Garza, avvenuto negli anni '90 del XVIII secolo, ebbe degli effetti anche sul corso del Naviglio. Le acque del porto di Canton Mombello vennero deviate nel nuovo corso del torrente; di conseguenza il tratto denominato Vaso Naviglio non venne più utilizzato. Allo stesso modo si evitè di caricare eccessivamente la portata del canale sul nuovo torrente, decidendo che il Naviglio Cerca, il quale incrocia il Garza più a sud, avrebbe alimentato il torrente per straripamento.

Durante gli anni '60 del XX secolo si progettò la costruzione di un canale navigabile che collegasse Brescia con Mantova, sfruttando anche gli esistenti canali Naviglio di San Zeno e Naviglio Inferiore.

Riferimenti

Franco Robecchi, Aqua Brixiana, 1987

Carlo Cocchetti, Brescia e Sua Provincia, 1856


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