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Ontologia fondamentale

Una ontologia fondamentale presume di descrivere "ciò che esiste", ad un livello di precisione sufficiente per stabilire un ragionevole metodo di validazione empirica.

La loro approvazione tende a variare drasticamente da cultura a cultura: la civiltà classica Greca e Romana assumeva ad esempio che "terra, acqua, aria e fuoco" descrivessero a sufficienza gli elementi, mentre gli scienziati del XIX secolo consideravano la tavola periodica una solida ontologia fondamentale che avrebbe descritto tutti gli atomi che potevano esistere. Quando divenne chiaro che la teologia poteva variare drasticamente in tutti gli aspetti eccetto l'ontologia fondamentale, si evolse una filosofia della scienza per spiegare questa stabilità. Con il tempo, la matematica divenne accettata come un punto di vista neutrale.

All'interno della comunità dei fisici, le due ontologie fondamentali più comuni sono la posizione riduzionista, sostenuta per lo più dai fisici delle particelle, e la posizione anti-riduzionista, che tende ad essere sostenuta dai fisici dello stato solido. La posizione riduzionista è che sia possibile comprendere l'universo esaminandone le componenti più fondamentali e come interagiscono - producendo una fondazione e da questa conoscenza derivare (anche se solo in principio) una conoscenza del funzionamento dell'universo. L'ontologia fondamentale della fisica delle particelle è dunque una ontologia di parti e collegamenti.

La posizione anti-riduzionista fra i fisici è che le collezioni di oggetti talvolta subiscono comportamenti che sono indipendenti dagli oggetti stessi. Perciò è scorretto pensare che gli oggetti siano più fondamentali delle collezioni di oggetti. E' importante notare che questo particolare dibattito tra riduzionisti o anti-riduzionisti non coinvolge la natura della verità scientifica, il processo della scienza, il ruolo della matematica nella scienza, o qualsiasi questione che implichi le interpretazioni della meccanica quantistica.

Un altro dibattito all'interno della comunità scientifica è tra gli scienziati che si attengono al principio copernicano e quelli che credono in qualche variazione del principio antropico. Il principio copernicano afferma che non c'è nulla di speciale circa la posizione umana nell'universo. Il principio antropico d'altronde argomenta che l'universo è speciale perché vi sono osservatori umani e dalla loro esistenza si possono dedurre le sue proprietà.

E' anche possibile che gli atti di contare e confidare nei giudizi altrui siano più fondamentali del risultato di qualsiasi apparato sperimentale, o di qualsiasi teoria esprimibile numericamente. Cioè, che l'universo possa in realtà essere costruito da una qualche forma di fiducia, forse fino al livello delle molecole e dei legami di entanglement. Anche se questo punto di vista è associato alla teologia, ha inciso sempre più sull'ecologia, particolarmente attraverso la teoria di Gaia, e più profondamente sulla biologia, attraverso l'opera di Edward O. Wilson, che cerca "una base biologica per la moralità".

Nella fisica, questo punto di vista è associato a Lee Smolin ed alla teoria degli "universi fecondi". In questa ontologia fondamentale, nuovi universi si formano "dall'altro lato" dei buchi neri quando le stelle collassano, e variano nei loro parametri fondamentali, così come i batteri variano leggermente nella composizione genetica ereditata dal genitore. Universi con tali caratteristiche simil-vitali potrebbero non essere contenitori passivi di oggetti, viventi o meno, ma "esibire comportamenti indipendenti dagli oggetti stessi," cioè, essere "vivi".


Nel gergo informatico, una ontologia fondamentale o ontologia superiore è una gerarchia di entità e regole associate (teoremi e regolazioni) che tenta di descrivere quelle entità generali che non appartengono ad uno specifico dominio di un problema. Vedere ontologia (informatica) per una descrizione più dettagliata con esempi.
Nella filosofia della matematica una ontologia fondamentale è una ontologia nel senso filosofico formale che si ritiene abbia un ruolo nei fondamenti della matematica. Particolarmante, il ruolo dell'ontologia platonica in alcune teorie del realismo nella matematica. Hillary Putnam fece questa distinzione nel 1975, argomentando che si può credere in una filosofia realista dei fondamenti della matematica senza accettare anche l'ontologia di Platone o la sua geometria sacra, perciò le definizioni "platonismo" e "realismo" non sono da ritenersi equivalenti.

Per ulteriori informazioni, vedere l'articolo sui fondamenti della matematica.

Il termine 'ontologia standard' non andrebbe mai usato, poiché qualsiasi riferimento ad una ontologia implica la completezza secondo una certa definizione, e l'impossibilità per un sistema basato su uno 'standard' di comunicare con un sistema basato su qualche altro 'standard'. Di conseguenza, andrebbe usato il termine ontologia fondamentale in tutti e tre i significati (filosofico, teologico, informatico) del termine ontologia.


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