Pagina iniziale | Navigazione |
Google

Piano Marshall

 

Conosciuto ufficialmente, a seguito della sua attuazione, come Piano di Ricostruzione Europea (ERP), il Piano Marshall fu uno dei piani statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale (vedi anche Piano Morgenthau). L'iniziativa prende il nome dal Segretario di Stato statunitense, Gen. George Marshall, che in un discorso all'Università di Harvard (5 giugno 1947) delineò la disponibilità del governo degli Stati Uniti a contribuire alla ripresa europea. Il Presidente degli Stati Uniti Harry Truman firmò la legge che istituiva il Piano Marshall il 3 aprile 1948.

Tra il 1948 e il 1951, gli Stati Uniti contribuirono con più di tredici miliardi di dollari (quasi cento miliardi ai valori odierni) di assistenza tecnica ed economica nei confronti di 18 nazioni europee che si erano riunite (16 aprile 1948) nell' Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (OEEC), antesignana dell attuale OECD, in risposta all'appello di Marshall per un piano congiunto.

Il piano venne rifiutato dall'Unione Sovietica e dai suoi paesi satellite dell'Europa orientale, a causa dell'insistenza statunitense sulla liberalizzazione economica e il coordinamento paneuropeo degli sforzi di ricostruzione, ma diede impeto alla formazione ad ovest della NATO e della Comunità Economica Europea.

Il Piano Marshall è stato spesso citato ad esempio di come una massiccia assistenza economica può produrre prosperità. Comunque, alcuni hanno puntualizzato che la ricostruzione dell'Europa nel dopoguerra fu un problema molto più semplice dello sviluppo o della ricostruzione delle aree dell'odierno Terzo Mondo. Nel caso dell'Europa, nonostante fosse stata devastata dalla guerra, esisteva ancora una significativa infrastruttura fisica, accompagnata dalla preparazione tecnica della popolazione. Nel caso del Terzo Mondo, l'infrastruttura e le capacità tecniche non esistono con la medesima estensione.

Le critiche al Piano Marshall divennero prevalenti tra gli storici della scuola revisionista durante gli anni '60 e '70. Questi argomentavano che il piano era imperialismo economico americano, e che era un tentativo di prendere il controllo sull'Europa occidentale, allo stesso modo in cui l'Unione Sovietica controlava l'Europa orientale.

Negli anni '80 il criticismo verso il ruolo decisivo del Piano Marshall nella ricostruzione europea si sviluppò. Queste critiche puntualizzavano che la crescita in molte nazioni europee iniziò prima dell'arrivo su larga scala degli aiuti americani, e fu più rapida tra i paesi che ne beneficiarono di meno. Mentre gli aiuti di Marshall alleviarono le difficoltà immediate e contribuirono alla ricostruzione di alcuni settori chiave, la crescita dal fondo raggiunto alla fine del conflitto, fu in gran parte un processo indipendente. La prima persona a sollevare questo argomento fu lo storico economico Alan S. Milward. I socialisti europei arguirono che una simile quantità di soldi per la ricostruzione si sarebbe potuta ottenere nazionalizzando i beni degli europei benestanti che depositarono i loro soldi nelle banche statunitensi durante la seconda guerra mondiale.

Spese del Piano Marshall

Assistenza economica, dal 3 aprile 1948 al 30 giugno 1952 (in milioni di dollari)

   
NAZIONE' Totale Concessioni Prestiti
Totale per tutte le nazioni $13.325,8 $11.820,7 $1.505,1
Austria 677,8 677,8 --
Belgio e Lussemburgo 559,3 491,3 68,0a
Danimarca 273,0 239,7 33,3
Francia 2.713,6 2.488,0 225,6
Germania Ovest 1.390,6 1.173,7 216,9b
Grecia 706,7 706,7 --
Islanda 29,3 24,0 5,3
Irlanda 147,5 19,3 128,2
Italia (compresa Trieste) 1.508,8 1.413,2 95,6
Paesi Bassi (*Indie Orientali)c 1.083,5 916,8 166,7
Noregia 255,3 216,1 39,2
Portogallo 51,2 15,1 36,1
Svezia 107,3 86,9 20,4
Turchia 225,1 140,1 85,0
Regno Unito 3.189,8 2.805,0 384,8
Regionali 407,0d 407,0d --

Note:

  • a. Il totale dei prestiti comprende 65,0 milioni per il Belgio e 3,0 milioni per il Lussemburgo, i dettagli delle concessioni per le due nazioni non possono essere identificati.
  • b. Include un prestito originale di 16,9 milioni, più 200,0 milioni che rappresentano una parte di concessioni convertite in prestiti in base a un accordo firmato il 27 febbraio 1953.
  • c. Gli aiuti del Piano Marshall alle Indie Orientali Olandesi (l'attuale Indonesia) vennero estesi attraverso i Paesi Bassi prima del trasferimento di sovranità del 30 dicembre 1949. Gli aiuti totali per le Indie Orientali Olandesi sono i seguenti:
    Totale 101,4 milioni, Concessioni 84,2 milioni, Prestiti 17,2 milioni.
  • d. Comprende i contributi statunitensi all'Unione Europea Pagamenti (EPU); fondo capitale, 361,4 milioni; Acconto Trasporti Generali, 33,5 milioni; e Autorizzazioni all'Assistenza tecnica Europea (multi-nazionale o regionale), 12,1 milioni.

'Fonte:'''
Divisione Rapporti statistici
Agenzia per lo Sviluppo Internazionale
17 novembre 1975
http://www.marshallfoundation.org/about_gcm/marshall_plan.htm

GNU Fdl - it.Wikipedia.org




Google | 

Enciclopedia |  La Divina Commedia di Dante |  Mappa | : A |  B |  C |  D |  E |  F |  G |  H |  I |  J |  K |  L |  M |  N |  O |  P |  Q |  R |  S |  T |  U |  V |  W |  X |  Y |  Z |