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Unione Sovietica

Союз Советских Социалистических Республик
Soýuz Sov́etskikh Sotsialist́icheskikh Resṕublik
(In Dettaglio) (un dettaglio)
motto: Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!
Lingua ufficialelingua russa
Capitale Mosca
Area
 - Totale
 - % acqua
1a prima del collasso
22.402.200 km²
xx%
Popolazione
 - Totale
 - Densità
3a prima del collasso
293.047.571 (luglio 1991)
13,08/km2 (luglio 1991)
Fondazione
 - Dichiarata
 - Riconosciuta
Rivoluzione Russa
1917
1922
Dissoluzione1991
Valuta Rublo
Fuso Orario UTC da +3 a +11
Inno nazionale L'Internazionale
(1917-1944)
Inno dell'Unione Sovietica
(1944-1991)
TLD Internet .SU (ancora in uso)

L' Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), detta anche Unione Sovietica (Сов́етский Со́юз, Sovetsky Soyuz), fu uno stato dell'Eurasia settentrionale che esistette dal 1922 al 1991. La lista delle repubbliche costituenti l'Unione Sovietica variò nel corso del tempo. Negli anni prima dello scioglimento ne facevano parte 15 Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS). La Russia era di gran lunga la più grande di queste, dominando l'Unione in praticamente tutti gli aspetti: superfice del territorio, economia, popolazione, influenza politica. Anche il territorio dell'Unione Sovietica variò nel tempo, nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo Impero Russo, con la notevole eccezione di Polonia e Finlandia. L'organizzazione politica del paese era definita dall'unico partito politico ufficialmente riconosciuto, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica.

Table of contents
1 Storia
2 Politica
3 Repubbliche
4 Geografia
5 Economia
6 Demografia
7 Cultura
8 Articoli correlati

Storia

Articolo principale: Storia dell'Unione Sovietica

Gravi problemi sociali, diffusero il malcontento nei confronti della monarchia autocratica, e la tremenda crisi sofferta dalla Russia durante la prima guerra mondiale portò alla Rivoluzione Russa e a spodestare la monarchia nel 1917. Un governo provvisorio multipartitico venne istituito, ma collassò in meno di un anno. Il partito bolscevico prese il potere nell'ottobre del 1917. Durante la risultante guerra civile, le forze comuniste, note come i Rossi, combatterono contro i Bianchi, le forze pro-monarchiche, e contro i loro alleati americani ed europei. La guerra finì con la vittoria dell'Armata Rossa e la fondazione dell'Unione Sovietica, il primo stato comunista del mondo, il 30 dicembre 1922, guidata dal leader bolscevico Vladimir Lenin.

L'Unione Sovietica fu il successore dell'Impero Russo ma era più piccolo a causa dell'indipendenza di Polonia, Finlandia e Stati Baltici. Lenin istituì una politica per la quale a queste conquiste dell'Impero Russo venne garantita l'indipendenza, e a molte altre venne concessa un'ampia autonomia.

Dopo la morte di Lenin, nel 1924, ci fu una lotta per il potere all'interno della leadership del partito. Il segretario del Partito Josif Stalin emerse come nuovo capo. Stalin avviò un programma di rapida industrializzazione e di riforma agricola forzata. Inoltre ampliò drasticamente la portata della polizia segreta di stato (prima NKVD, poi GPU, e infine KGB), e fece si che durante il suo governo, decine di milioni di persone venissero uccise o mandate nei Gulag. Particolarmente famoso è il periodo 1936-1939, conosciuto come periodo delle Grandi purghe.

Tra il 1938 e il 1940 l'Unione Sovietica occupò Estonia, Lettonia, Lituania, e alcuni territori di Finlandia, Polonia, Romania, Mongolia, e Ungheria. Sotto Stalin, L'Unione Sovietica emerse dalla seconda guerra mondiale (conosciuta in Unione Sovietica come la grande guerra patriotica), come una delle principali potenze mondiali, con un territorio che comprendeva gli Stati Baltici e una porzione significativa della Polonia di prima della guerra, unitamente a una sostanziale sfera d'influenza nell'Europa orientale (vedi Impero Sovietico). Il confronto politico tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti persistette per molti anni e viene denominato con il termine Guerra Fredda.

Dopo la morte di Stalin, occorse un'altra lotta per il potere, con Nikita Khrushchev che ne risultò il vincitore. Uno dei punti più bassi nelle relazioni USA-URSS fu la Crisi dei missili di Cuba, quando Khrushchev iniziò a installare missili nucleari a medio raggio sull'isola di Cuba, in cui era da poco stato instaurato un regime comunista.

Khrushchev, che per tutto il suo periodo al potere, oscillò tra i poli opposti di una radicale destalinizzazione (conosciuta come "distensione") e di una difesa del vecchio ordine (come nel caso dell'invasione dell'Ungheria nel 1956) fu rimosso, nel 1964, da un colpo interno al partito, guidato da Leonid Brezhnev, che governo fino alla sua morte nel 1982. Questo evento inaugurò quella che sarebbe stata conosciuta negli anni seguenti come "epoca della stagnazione".

Il Presidente Mikhail Gorbachev, negli anni '80, riformò drammaticamente la natura oppressiva del governo sovietico con il suo programma di aperture detto glasnost, sotto il quale la popolazione non veniva più gettata in prigione per aver criticato il governo. Le sue riforme economiche, perestroika (ristrutturazione), significarono la fine dell'imperialismo sovietico; l'esercito sovietico si ritirò dall'Afghanistan, negoziò con gli Stati Uniti una riduzione degli armamenti, e il governo sovietico cessò di interferire negli affari degli altri governi comunisti, particolarmente in quelli est-europei.

Nel 1991, l'Unione Sovietica si dissolse, dopo un fallito colpo di stato, tentato dai vertici militari, che erano arrabbiati per la direzione in cui Gorbachev stava guidando la nazione.

Forze politiche liberali e democratiche, guidate da Boris Yeltsin, usarono il colpo per mettere in un angolo Gorbachev (che era formalmente impegnato agli ideali del Leninismo), bandendo il Partito Comunista e spezzando l'Unione. L'Unione Sovietica venne sciolta formalmente dal Soviet Supremo il 26 dicembre 1991. Il giorno prima Gorbachev aveva rassegnato le proprie dimissioni da presidente dell'URSS.

Già in precedenza, nel corso del 1991, singole repubbliche avevano dichiarato la propria indipendenza:

Il 1 luglio venne sciolto ufficialmente il Patto di Varsavia.

In ordine cronologico, i capi dell'Unione Sovietica furono:

  1. Vladimir Lenin (1917-1924)
  2. Josif Stalin (1924-1953)
  3. Georgy Malenkov (marzo - settembre, 1953)
  4. Nikita Khrushchev (1953-1964)
  5. Leonid Brezhnev (1964-1982)
  6. Yuri Andropov (1982-1984)
  7. Konstantin Chernenko (1984-1985)
  8. Mikhail Gorbachev (1985-1991)

Politica

Articolo principale: Politica dell'Unione Sovietica

Dopo la rivoluzione, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) mise fuori legge tutti gli altri partiti politici. Il governo della nazione doveva, in teoria, essere portato avanti da soviet locali e regionali eletti democraticamente. In pratica, comunque, ogni livello di governo era controllato da un corrispondente gruppo del Partito (vedi centralismo democratico). Il più alto organo legislativo era il Soviet supremo. Il più alto organo esecutivo era il Politburo. (Ulteriori informazioni sulle organizzazioni politiche dell'URSS si possono trovare nell'articolo: Organizzazione del Partito Comunista dell'USSR).

Il capo del Partito Comunista era il segretario generale, che era anche il capo di stato e il capo del governo dell'Unione Sovietica. Egli ricopriva talvolta anche altri incarichi, come quello di presidente, anche se non era sempre il caso.

vedi anche:

  • Lista di leader dell'Unione Sovietica
  • Costituzione dell'Unione Sovietica

Repubbliche

Articolo principale: Repubbliche dell'Unione Sovietica

Nei decenni finali della sua esistenza, l'Unione Sovietica era costituita da 15 Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS). Tre di queste in particolare, condivisero una parte di storia comune e venivano indicate come Repubbliche Baltiche. Tutte queste Repubbliche sono ora stati indipendenti, organizzate in maniera molto blanda sotto la Comunità degli Stati Indipendenti.

Repubbliche SovieticheStati indipendenti
  • RSS Armena
  • RSS Azera
  • RSS Bielorussa
  • RSS Estone
  • RSS Georgiana
  • RSS Kazaka
  • RSS Kirghiza
  • RSS Lettone
  • RSS Lituana
  • RSS Moldava
  • RSSF Russa
  • RSS Tagica
  • RSS Turkmena
  • RSS Ucraina
  • RSS Uzbeca

Geografia

Articolo principale: Geografia dell'Unione Sovietica

L'Unione Sovietica copriva l'area delle 15 nazioni menzionate nella sezione precedente, per una superficie totale di 22.402.200 chilometri quadrati.

Economia

Articolo principale: Economia dell'Unione Sovietica

L'Unione Sovietica fu la prima nazione a basare la sua economia sui principi del comunismo, in cui lo stato possedeva tutti i mezzi di produzione e l'agricoltura era collettivizzata.

Demografia

Articolo principale: Demografia dell'Unione Sovietica

L'Unione Sovietica fu una delle nazioni più diversificate del mondo, dal punto di vista etnico, con oltre 100 distinte etnie nazionali che vivevano all'interno dei suoi confini. La popolazione totale venne stimata a 293 milioni nel 1991. L'Unione Sovietica era talmente estesa, che anche dopo che tutte le sue repubbliche hanno ottenuto l'indipendenza, la Russia, rimane la più grande nazione per superficie, ed è ancora abbastanza differenziata dal punto di vista etnico, comprendendo, ad esempio, minoranze di Tatari, Udmurti, e molte altre etnie non russe.

Cultura

Scienza e tecnologia

Nel 1957 l'Unione Sovietica realizzò e mise in orbita il primo satellite artificiale dell'umanità: lo Sputnik.

Festività
DataNome italianoNome localeNote
1 gennaioCapodannoНовый Год 
7 gennaioNatale ortodossoПравославное Рождество 
23 febbraioGiorno dell'esercito sovieticoДень Советской Армии и Военно-Морского ФлотаRivoluzione di febbraio 1917,
costituzione dell'Armata Rossa, 1918
8 marzoFesta della donnaМеждународный Женский День 
1 maggioFesta del lavoroПервое Мая - День Солидарности Трудящихся 
9 maggioGiorno della vittoriaДень ПобедыCapitolazione della Germania Nazista, 1945
7 novembre-8 novembreGrande Rivoluzione Socialista di OttobreСедьмое НоябряLa Rivoluzione d'Ottobre 1917; viene attualmente chiamata День Примирения

Articoli correlati

Comunismo, Socialismo, prima guerra mondiale, Guerra Civile Russa, seconda guerra mondiale, Armata Rossa, Patto di Varsavia, Storia degli ebrei in Russia ed in Unione Sovietica


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