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Torah

Torah è una parola ebraica che significa legge, insegnamento. Con questo termine si indicano i primi 5 libri del Tanakh, conosciuti anche col nome greco di Pentateuco, che significa 5 contenitori, forse in riferimento ai 5 rotoli di pergamena in cui sono scritti.

I libri della Torah sono:Genesi ((Bereishit), Esodo (Shemot), Levitico (Vayikra), Numeri (Bemidbar) e Deuteronomio (Devarim).

Gli Ebrei usano la parola Torah anche in senso più ampio, per riferirsi all’insieme degli insegnamenti religiosi ebraici ricevuti nella storia. In questo senso è possibile includere sia l’intero Tanakh, la Mishnah, il Talmud e il midrash, cioè per gli ebrei la parola Torah si riferisce ad ogni tipo di insegnamento religioso ottenuto tanto la Mishnah (legge orale) che gli ultimi lavori delle Sheheloth utShuvoth (letteratura costruita sulle domande poste e le risposte ricevute in ambito giuridico) o i codici delle halakhah fino agli insegnamenti dei rabbini.

Struttura dei 5 libri

La Torah non è una completa e sistematica legislazione, ma una base filosofica di tipo generale e un gran numero di leggi specifiche. Queste leggi sono spesso la reminiscenza di abitudini esistenti nell’antico oriente, ma hanno delle importanti variazioni concettuali da questi.

La struttura del libro del deuteronomio è differente dai precedenti, così talvolta i primi libri della Bibbia sono conosciuti come Tetrateuco (4 libri). Dal punto di vista storico il sesto libro della bibbia, il libro di Giosuè è la prosecuzione del Deuteronomio, per cui qualche autore parla di Esateuco.

I Samaritani avevano la loro versione della Torah contenente molte varianti, molto più vicine alla versione greca dei Settanta che al testo Masoretico, portando alla conclusione che il testo samaritano si avvicina a versioni che erano comuni in Palestina ma sono state rigettate dai Masoreti.

Il punto di vista ebraico sulla Torah

La Torah è il documento primario dell'ebraismo ed è la sorgente delle 613 mitzvot (613 precetti) e della maggior parte della sua struttura etica. Secondo la tradizione questi libri furono dati a Mosè da Dio sul Monte Sinai, il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo, anche frasi del tipo: Dio parlò a Mose.... I rabbini hanno considerato che non soltanto le parole forniscono un messaggio divino ma sono anche portatrici di un messaggio che si estende oltre loro. Hanno sostenuto che anche il più piccolo segno della lettera ebraica, è stato messo là da Dio come insegnamento. A monito di questo viene posta una yod nella frase: Il sono il Signore tuo Dio ed in quella spesso ripetuta: E Dio disse a Mosè poiche' la yod e' il piu' piccolo segno indipendente dell'alfabeto ebraico.

Nella stessa maniera rabbi Akiva, che morì nell'anno 135 disse che aveva imparato una nuova legge da ogni et della Torah (Talmud, trattato Pesachium 22b); la parola et non ha alcun significato da sola, serve soltanto a segnalare il caso accusativo. Cioè per concludere, secondo la tradizione ebraica ortodossa la frase E Dio disse a Mosè è tanto importante quanto lo è quello che Dio a detto a Mosè.

Una interpretazione della Kabbalah è che la Torah costituisca il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umane di comprenderlo, ma non è l’unico modo in cui può essere spezzato, secondo gli Ebrei Ortodossi le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se spostati.

Il punto di vista dei cristiani

Anche i cristiani credono che la Torah sia parola di Dio, ma la maggior parte non crede che sia stata dettata direttamente da Lui a Mosè in una volta. Comunque la cristianità tradizionale afferma che mentre le citazioni di Dio sono letteralmente citazioni a prese da Lui, il resto del testo non sia una citazione diretta ma parole umane scritte da un profeta sotto l’ispirazione divina. Così l’intera Torah è dovuta ad una santa rivelazione ma non tutta ad una citazione. La credenza cristiana che Gesù è sia completamente umano che completamente divino ha una analogia molto vicina al punto di vista dei cristiani riguardo la scrittura.

L’origine della Torah

Come affermato in precedenza il punto di vista tradizionale è che la Torah è stata dettata direttamente da Dio a Mosè e messa per iscritto prima della morte di Mosè.

Alcuni studi moderni iniziati alla fine del XIX secolo affermano che il testo della Torah sembra essere stato redatto unendo differenti precedenti sorgenti, questa teoria è nota come Ipotesi Documentale, anche chiamata teoria JEDP.

Traduzioni

Traduzioni di questi libri esistono da più di 2000 anni, la più antica e famosa delle quali è quella greca detta dei settanta che secondo la leggenda si dice sia stata voluta da un faraone della dinastia tolemaica.

La più conosciuta traduzione dell’antichità è forse quella del Targum di Onkelos il Proselita, la quale è ancora usata come strumento per gli studi della Torah e citata ampiamente da Rashi in dibattiti di etimologia.

Vedere anche

In rete, per approfondire questi argomenti, vedere su La Torah.


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