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Zea mays

Pianta di mais con fiori

Il mais (Zea mays) č una pianta erbacea annua della famiglia delle Graminacee (tribů delle Maydeae).

È di originario dell'America centro-meridionale ed il suo nome č di origine arauca (maiz).

Viene chiamato anche: granturco o granoturco, granone, formentone, formentazzo, frumentone, grano siciliano, melica o melega, melgone, melgotto, ecc.

Table of contents
1 Descrizione
2 Importanza economica
3 Alimentazione
4 Storia
5 Linguaggio dei fiori

Descrizione

Pannocchie di mais

Ha radici fascicolate, fusto robusto e diritto con nodi evidenti; le foglie ampie sono guainanti, lanceolato-lineari; i fiori sono declini.

I fiori maschili sono raccolti in una pannocchia portata all'apice del culmo, mentre i fiori femminili formano una infiorescenza a spiga, all'ascella delle foglie a metĂ  circa del fusto; la fecondazione č incrociata.

Le cariossidi, riunite a maturitĂ  nel tutolo legnoso (la ben nota pannocchia), assumono una colorazione variabile dal bianco al giallo, all'arancione acceso, al violaceo. Le cariossidi sono disposte in file di numero pari da 8 a 24, ma se ne possono trovare anche di 4 o 48. Ciascun nodo porta una sola pannocchia, piů raramente due o tre. Il numero di pannocchie per pianta varia molto con le varietĂ , fino ad un massimo di 23 nella varietĂ  “duro”.

Importanza economica

Il mais č tra i cereali piů diffusi al mondo, come frumento e riso.
I semi delle diverse varietĂ  sono usate per farine, crusche, mangimi, per la fabbricazione di birra, per ricavarne olio, amido, ecc.
Il mais č usato anche nella fabbricazione di liquori.

Il mais viene classificato in base alla lunghezza del ciclo vegetativo:

  • maggenghi - ciclo di 170-180 giorni
  • agostani - ciclo di 140-150 giorni
  • agostanelli - ciclo di 110-140 giorni
  • cinquantini e quarantini - ciclo di 110-120 giorni.
La taglia della pianta diminuisce col diminuire del ciclo vegetativo.

Il mais richiede un notevole "rimescolamento" cromosomico; esigenza nota ai maiscoltori della Carnia che seminano un chicco di mais giallo ogni 20-25 chicchi di mais bianco; allo stesso modo fanno gli indigeni dell’America centrale che ai margini o addirittura all’interno dei campi, seminano o tollerano la presenza del teosinte (Euclaena mexicana), ritenuta da alcuni botanici la forma spontanea del granoturco attualmente coltivato.

Produttori

I massimi produttori di mais sono USA, Cina, Brasile, Messico, Argentina. In Europa č coltivato solo nelle regioni a estate calda e umida nei paesi balcanici e in Italia.

In Italia si trovano quasi esclusivamente mais di tipo indurata (a granello in parte corneo e in parte farinoso). Nelle regioni fresche, prevale la coltivazione di mais piů tardivi e di grande taglia, mentre nelle zone secche di quelli piů precoci e bassi.
Le regioni in cui č maggiormente coltivato sono: Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia (da sole producono i 2/3 del mais italiano); la produzione nazionale copre l’85% del fabbisogno nazionale, il restante viene importato soprattutto da USA e America meridionale.

Alimentazione

Il mais č una componente importante dell'alimentazione umana, e anche di quella di animali d'allevamento: la sua composizione chimica non č completa come quella del frumento.

Alimentazione umana

Il mais fresco può essere cucinato ancora sulla pannocchia lessato o alla griglia. I chicchi lessati possono essere serviti come insalata o contorno.
La farina di mais č utilizzata nella preparazione della polenta.
Può essere consumato anche in fiocchi croccanti o essere utilizzato anche per fare il pane, mescolandolo a farina di frumento in proporzione di 1 a 3. L'uso del mais ha il potere di rallentare il funzionamento della tiroide, agisce come moderatore del metabolismo.

Con il mais dolce americano si preparano i pop corn.

Dal germe si ottiene un olio che, come quello del girasole, svolge un'azione ipocolesterolemizzante.

Alimentazione animale

La destinazione zootecnica č quella piů comune e piů estesa, in particolare per: pollame, bovini, vitelli di allevamento, suini, cavalli e ovini.
Particolarmente elevata č la digeribilitĂ  degli estrattivi inazotati, con valori dell'ordine del 90%. Piů modesta, in ogni specie animale, la digeribilitĂ  della proteina.

Bovini

La granella di mais viene somministrata in pannocchia, in grano intero o decorticato, in grano, in grano vaporizzato e schiacciato, in grano macinato. Eccellente mangime per le mucche da latte, purchĂ© sia integrato con altri alimenti in grado di compensarne la deficienza proteica. Il mais č un cibo pesante, molti allevatori preferiscono usarlo come parte di una miscela di concentrato con foraggi piů ricchi di cellulosa, come la crusca o l'orzo macinato.

Suini

Il mais č il cereale di elezione per l'ingrasso del maiale, tanto da venir preso come standard di confronto con altri cereali. Le deficienze proteiche vengono corrette con siero di latte e con l’aggiunta di una giusta percentuale di cruscami e farine proteiche, da ridurre man mano che il suino cresce.

Pollame

Anche nell'alimentazione del pollame č un prezioso ed insostituibile mangime di base. La quantitĂ  da usare dipende dalla scelta di altri mangimi, che siano in grado di dare un buon apporto di amminoacidi essenziali, di calcio e di vitamine.

Cavalli

Insieme all' avena, il mais č il cereale piů somministrato ai cavalli. Gli equini conservano meglio il loro peso se alimentati con fieno e granone, invece che con fieno e avena.

Storia

Resti di mais scoperti in Messico, risalgono al 3000 a.C. In alcuni ritrovamenti archeologici degli anni '60, a CittĂ  del Messico, furono scoperti pollini della specie in terreni che furono datati a circa ottantamila anni prima.
Sicuramente conosciuto da Maya e Aztechi, infatti il dio della pioggia era raffigurato con in mano una pianta di mais. Il mais fu portato in Spagna da Cristoforo Colombo.
In Italia fu conosciuto verso l'inizio del XVI secolo, ma la sua introduzione in Europa fu molto lenta. Veniva chiamato (e lo č tuttora) granturco, per indicarne la provenienza esotica.

Nel XVII secolo la coltivazione del mais si diffuse nella pianura padana; in proposito, Emilio Sereni scrisse "di marcia trionfale del mais" (Storia del Paesaggio Agrario: cap. 55) e aggiunse "nonostante le resistenze ed i contrasti dei lavoratori agricoli, il cui sfruttamento e le cui condizioni alimentari restano fortemente aggravate dalla diffusione del granturco. La coltura ed il consumo del mais subentra sovente non solo a quello dei cereali minori tradizionali ma persino a quello del frumento; e già il Goethe, nel suo viaggio in Italia, poteva rilevare le conseguenze nefaste di un’esclusiva nutrizione a base di mais per le popolazioni rurali".

Nel XVIII secolo il granoturco, nonostante risulti carente di amminoacidi essenziali e depauperante per il terreno, si espande per il profitto che riesce a garantire.

Coltivazione in Italia

Nel triveneto si coltiva il mais giallo (Marano Vicentino) e varietĂ  con il chicco bianco; nelle Langhe si usa ancora oggi la varietĂ  ottofile in quanto la pannocchia č costituita da otto file di semi. Nel Canavese č tuttora reperibile la "melia d’la spina " (o pignoletto o nostrano d’isola), varietĂ  molto pregiata e produttiva con chicchi dotati di punta spinosa.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori e delle piante č considerato simbolo di prosperitĂ .



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