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Antica Britannia

Questo è un articolo della
serie Storia dell'Inghilterra
Antica Britannia
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Con Antica Britannia si indica un periodo della storia della Gran Bretagna che viene generalmente considerato estendersi dalla preistoria e fino all'invasione romana della Britannia nel 43 DC.

Introduzione

La Britannia è stata abitata dagli esseri umani per decine di migliaia di anni. Nessuno degli abitanti della Britannia pre-Romana aveva un linguaggio scritto, così, quello che si conosce della loro cultura e del loro stile di vita, deriva dai ritrovamenti archeologici.

Situata ai confini dell'Europa, la Britannia rimase in coda al progresso tecnologico e culturale, attraverso tutto il periodo dell'antichità e non giocò un ruolo significativo nella storia dell'Europa.

La storia dell'antica Britannia è fatta da ondate successive di colonizzatori provenienti dal continente, che portavano con loro nuove culture e tecnologie.

La prima registrazione scritta della Britannia e dei suoi abitanti, si deve al navigatore greco Pitea, che esplorò la regione costiera della Britannia attorno al 325 AC.

Gli antichi britanni furono comunque coinvolti in commerci intensi con il resto d'Europa a partire dall'Età del bronzo, trattando soprattutto stagno e altri metalli di cui c'era abbondante disponibilità.

Primi insediamenti umani

Esistono alcune prove che la vita umana esisteva in Britannia già 400.000 anni fa. A quell'epoca, la Britannia era collegata all'Europa continentale da un ponte di terra che permetteva il passaggio dal continente. Asce di pietra ritrovate nel Somerset negli anni '70, suggeriscono insediamenti paleolitici dell'Homo erectus un progenitore dell'uomo moderno.

A partire dal 230.000 AC l'Uomo di Neanderthal abitò quella che oggi è la Britannia e spodestò l'Homo Erectus. Prove della produzione di attrezzi in selce da parte dei neanderthaliani sono state ritrovate nell'area del Kent, nell'Inghilterra meridionale.

L'uomo moderno (Homo Sapiens) apparì per la prima volta in Britannia attorno al 30.000 AC. I primi abitanti umani della Britannia erano costituiti in tribù di cacciatori-raccoglitori.

Durante gran parte di questo periodo la maggior parte della Britannia restò disabitata a causa della glaciazione.

La Britannia diventa un'isola

Attorno al 6.500 AC, la fine dell'Era glaciale produsse un innalzamento del livello marino, che tagliò la Britannia dal resto dell'Europa continentale e la rese un'isola.

Primi insediamenti

Attorno al 4.500 AC cominciarono ad emergere i primi insediamenti agricoli, quando degli immigranti dall'Europa arrivarono portandosi con se la conoscenza dell'agricoltura. Nel 3.500 AC gli insediamenti agricoli esistevano in gran parte della Britannia. Sono stati trovati vasi d'argilla che risalgono al 4.100 AC.

L'età del bronzo e le genti di Beaker

Attorno al 2.500 AC una nuova cultura arrivò in Britannia, portata da un gruppo conosciuto come genti di Beaker. Ritenute originarie della penisola iberica (l'attuale Spagna e Portogallo), queste genti portarono in Britannia l'abilità di fabbricare armi e attrezzi di metallo. Inizialmente utilizzando il rame, ma a partire dal 2.150 AC, i fabbri scoprirono come produrre il bronzo (che è molto più duro del rame), mescolando rame e stagno. Grazie a loro l'età del Bronzo arrivò in Britannia. Nel corso dei mille anni successivi, il bronzo rimpiazzò gradualmente la pietra, come materiale principale per la fabbricazione di attrezzi e armi.

La Britannia aveva grandi riserve di stagno nelle aree della Cornovaglia e del Devon, nell'attuale Inghilterra meridionale, e quindi iniziò l'estrazione dello stagno. Attorno al 1.600 AC, il sud-ovest della Britannia sperimentò un boom commerciale, e lo stagno britannico veniva esportato in tutta Europa.

La popolazione Beaker era anche abile nella produzione di ornamenti in oro, e molti esempi di questa produzione sono stati rinvenuti nelle tombe dei benestanti.

Le genti di Beaker seppellivano i propri morti in tumuli di pietra, spesso con una coppa a fianco del corpo (Beaker in inglese significa "coppa"). Essi furono anche in gran parte responsabili della costruzione di molti famosi siti preistorici, come Stonehenge (anche se un precedente circolo di legno esisteva in quel luogo) e diversi altri circoli di pietra.

A partire dal 1.500 AC circa, il potere delle genti di Beaker iniziò a declinare.

Esiste del dibattito tra gli archeologi circa il fatto se le genti di Beaker furono una razza che migrò in massa in Britannia dal continente. O se la cultura Beaker, che era comune in tutta Europa, venne diffusa in Britannia attraverso i commerci e i collegamenti culturali. Il pensiero moderno propende per la seconda ipotesi.

L'età del ferro e i Celti

Attorno al 750 AC le tecniche di lavorazione del ferro raggiunsero la Britannia dall'Europa meridionale portandovi l'età del Ferro. Il ferro era più forte e più abbondante del bronzo, e rivoluzionò molti aspetti della vita. Il più importante fu l'agricoltura. L'aratro con la punta in ferro poteva lavorare la terra più velocemente dei precedenti in legno o in bronzo, e l'ascia di ferro poteva ripulire le foreste più efficientemente.

I Celti

Attorno al 900 AC una nuova ondata di colonizzatori arrivò in Britannia. Questi sono conosciuti come Celti, e per il 500 AC avevano colonizzato la maggior parte della Britannia. I Celti erano artigiani estremamente abili e produssero gioielli dai motivi intricati e armi in bronzo e ferro.

I Celti vivevano in gruppi tribali altamente organizzati, tipicamente governati da un capo tribù. I loro gruppi erano organizzati in una "classe alta" di guerrieri (che tipicamente si faceva crescere dei lunghi baffi) e una "classe bassa" di schiavi e lavoratori. Di norma i Celti vivevano in semplici capanne.

I guerrieri Celti erano famosi per essere feroci e impavidi, donne guerriere e condottiere non erano sconosciute. La più famosa tra queste fu Budicca.

I Celti praticavano il paganesimo, sotto la guida dei druidi (sacerdoti). La classe dei druidi era potente quasi quanto quella dei guerrieri nelle tribù celtiche. La cultura celtica non aveva lingua scritta, quindi leggi e rituali venivano tramandati oralmente.

Quando i Celti aumentarono di numero scoppiarono lotte tra tribù rivali. Questo portò alla costruzione di fortificazioni. Anche se le prime erano state costruite già nel 1.500 AC, le fortificazioni raggiunsero il loro culmine in periodo celtico.

Queste fortificazioni consistevano di un'area di terreno elevato, circondata da una profonda trincea, con la terra ammassata in banchi. L'area era circondata anche da una palizzata. Questa configurazione veniva difesa facilmente dagli assalti, queste fortificazioni vennero inizialmente pensate come luoghi di rifugio temporaneo. Comunque, con il passare del tempo le fortificazioni divennero sempre più ampie e ospitarono insediamenti permanenti e centri di commercio.

Molte di queste fortificazioni vennero costruite nell'Inghilterra occidentale e sud-occidentale, anche se se ne sono trovati esempi fin nella Scozia settentrionale.

200 AC - 43 DC

Gli ultimi secoli prima dell'invasione Romana videro l'influsso di rifugiati dalla Gallia (l'attuale Francia e Belgio), conosciuti come Belgi, che vennero soppiantati con l'espandersi dell'Impero Romano.

A partire dal 175 AC circa, si insediarono nelle aree di Kent, Hertfordshire ed Essex, e portarono con loro un'abilità nella produzione di vasellame, molto più avanzata di quella impiegata in precedenza. I Belgi erano stati parzialmente romanizzati e furono responsabili della creazione dei primi insediamenti sufficientemente grandi da poter essere chiamati città.

Anche se non c'era niente che potesse somigliare all'unità politica tra le diverse tribù che abitavano la Britannia, le prove suggeriscono che la vita divenne più stabile e meno guerresca.

Gli ultimi secoli prima dell'invasione romana, videro una crescente sofisticazione della vita britannica. Barrette di ferro iniziarono ad essere utilizzate come moneta a partire dal 100 AC, il commercio interno e con l'Europa continentale fiorì, soprattutto grazie alle vaste riserve minerarie della Britannia.

Con l'espansione verso nord dell'Impero Romano, fu probabilmente a causa del fatto che molti rifugiati dalle zone occupate da Roma vi si trasferirono , o a causa delle sue riserve minerarie, che Roma iniziò a interessarsi alla Britannia.

Vedi anche


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