Batman
"I criminali, per natura, sono una genia codarda e superstiziosa" - (Batman)
Nel suo significato originario l'icona indica una immagine sacra preferibilmente dipinta su legno, spesso utilizzata come simbolo tribale, o come maschera dagli stregoni nei riti comunitari dei primi gruppi umani. Ancor più spesso veniva utilizzata per spaventare i nemici, come ricordano i cartoonist Dennis O'Neil e Edward Hannigan con le chine di John Beatty in Sciamano, la storia di una delle icone, appunto, più importanti del fumetto: Batman.
Infatti i significati di icona poc'anzi proposti si adattano perfettamente al mondo dei supereroi, o comunque di quei personaggi della comics fiction (fumetto) che tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta facevano il loro esordio sul mercato editoriale americano.
E Batman ne è un esponente importante proprio perché, ammantato delle vesti del pipistrello, utilizza questo simbolo per incutere il terrore nei criminali e scacciare così il male dalla sua tribù, la città di Gotham.
Nato nel 1939 dalla fantasia e dall'arte di Bob Kane per l'allora National, oggi DC Comics, è uno dei più famosi personaggi dei fumetti: molto probabilmente alle sue origini ha contribuito anche lo sceneggiatore Bill Finger, non citato come co-creatore nei credits delle storie del personaggio. Quel che è certo è la sua collaborazione a molte delle sue avventure e, soprattutto, l'invenzione di molte delle armi e delle ambientazioni che hanno contribuito a costruire il personaggio, come ad esempio il Bat-arang o la Bat-caverna.
In origine, secondo l'idea di Kane, il personaggio nasceva nel momento stesso in cui un bambino, in una notte terribile e oscura, perdeva entrambi i genitori a causa di un ladro. Quel bambino, Bruce Wayne, faceva quindi un giuramento: vendicare e onorare la morte dei genitori dedicando la sua vita affinché nessun altro bambino della sua età (aveva 8 anni, a quell'epoca) dovesse provare un dolore grande quanto il suo. Innanzitutto il piccolo Bruce decise di utilizzare una parte della sua eredità per restare in custodia del maggiordomo di famiglia, Alfred Penniworth, che, aiutato dalla dottoressa Leslie Thomson, crebbe il piccolo cercando di non fargli mancare i suoi genitori, ma soprattutto cercando, con scarso successo, di non farlo chiudere completamente al mondo.
Bruce, crescendo, intraprese molti degli studi che riteneva più utili per la sua lotta contro il crimine, oltre a curare ed allenare il suo corpo per diventare il più atletico e forte possibile. Quando, infine, si sentì pronto, l'unica cosa che gli mancava era una icona, un simbolo dietro il quale nascondersi, per incutere il timore agli ingiusti e dare sicurezza agli innocenti: una notte, mentre stava meditando in biblioteca, un pipistrello irruppe nella stanza, dando così a Bruce Wayne un simbolo per il suo costume, per la sua leggenda.
Queste origini vennero via via arricchite (l'introduzione di Leslie Thomson, ad esempio, è successiva alle origini pensate da Kane), inserendo sempre più particolari, come i viaggi all'estero, che venivano sempre più ampliati, o l'approfondimento della serata di festa che la famiglia Wayne avrebbe dovuto vivere insieme. Infatti, dramma nel dramma, la famiglia Wayne aveva deciso di passare una serata di libertà , andando al cinema a vedere un film su Zorro, che, come hanno raccontato in molte storie, divenne un modello di giustiziere mascherato per il giovane Bruce.
La storia di Batman, però, è, come per tutti gli eroi DC Comics, da dividere in due sezioni, una Pre-Crisis ed una Post-Crisis, dove con Crisis si intende Crisis on Infinite Earths (Crisi sulle Terre Infinite), il mega-crossover che la casa editrice di New York decise di realizzare, all'inizio degli anni Ottanta per mettere ordine ai molti mondi paralleli che i suoi autori avevano creato in mezzo secolo di vita editoriale. Esistono, quindi, due continuity cui tener conto, con personaggi e storie differenti e, in entrambi i casi, grandi autori che hanno scritto grandi storie. Molti dei personaggi e delle storie Pre-Crisis sono stati successivamente recuperati e costantemente aggiornati nelle origini e nei rapporti con i vari eroi dell'Universo DC.
Sono molti gli autori che si sono cimentati con il personaggio, ognuno scegliendo un approccio diverso e realizzando storie anche diametralmente opposte. Tra gli autori che più sono apprezzati dai fan e dalla critica sono da annoverare gli sceneggiatori Steve Englehart e il grandissimo Dennis O'Neil, per anni considerato il miglior sceneggiatore del Cavaliere Oscuro, tra i disegnatori il grandissimo Neal Adams, uno degli artisti che più hanno influenzato le successive generazioni di disegnatori, e l'altrettanto abile Marshall Rogers, che alla fine degli anni Settanta diede vita ad una graficamente spettacolare versione di Batman. Il suo nome, insieme a quello di Englehart, è legato anche a personaggi nuovi come Silver Saint Cloud, una delle tante fidanzate di Bruce Wayne, la seconda, dopo Talia Al Ghul, a conoscere il segreto del miliardario, o ad altri magistralmente recuperati come il Dr.Strange, ripescato dalle origini del personaggio, o come il Joker, le cui caratteristiche odierne di poco si discostano da quelle che questo dinamico duo descrisse per la nemesi di Batman.
Tra le grandi storie, da ricordare innanzitutto Il ritorno del Cavaliere Oscuro, del geniale Frank Miller, artista completo e di assoluto valore mondiale, in questa occasione coadiuvato da Klaus Janson alle chine e dalla moglie Lynn Varlei ai colori. Sempre con la moglie ai colori, Miller ha realizzato un seguito dell'opera: Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora.
Un altro capolavoro, questa volta un'opera molto più psicologica e claustrofobica, è Arkham Asylum, ambientata nel manicomio criminale di Gotham, e realizzata da Grant Morrison, autore scozzese tra i pochi a saper interpretare il personaggio, e dall'illustratore Dave McKean, in grado di rendere perfettamente la tensione e la follia che la storia di Morrison richiedeva.
Se queste due storie non sono proprio nella continuity ufficiale del personaggio, lo sono al contrario Il cerchio si chiude di Mike W.Barr ai testi, Alan Davis alle matite e Mark Farmer alle chine, un trio assolutamente affiatato che ha contribuito a creare buona parte del moderno mito batmaniano. Altro grande capolavoro è The Killing Joke, sul rapporto tra Batman e il Joker, del genio assoluto Alan Moore, coadiuvato ai disegni da Brian Bolland, oggi apprezzato copertinista di molte delle serie regolari del Cavaliere Oscuro.
Recentemente sono da ricordare due titoli sotto i quali si raccolgono storie tratte dagli albi regolari del Cavaliere Oscuro: Terremoto, con la distruzione di Gotham ad opera di un cataclismatico terremoto, e Terra di Nessuno, un arco narrativo durato un anno sotto il quale gli autori raccontarono la vita nella città dopo che questa, per ordine governativo, venne isolata dal resto del paese.
A questi archi narrativi vanno ad aggiungersi due graphic novel molto interessanti, come Harvest Breed di George Pratt ed Ego di Darwyn Cooke, due storie diverse per stile grafico e per storia narrata, ma molto simili nel trattare il personaggio in modi non convenzionali.
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