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Gaetano Salvemini

Gaetano Salvemini (Molfetta, 1873 - Sorrento 1957) č stato uno storico ed uomo politico. Laureatosi in lettere a Firenze nel 1896, inizialmente si dedicò alla storia medioevale dimostrandosi uno dei migliori giovani storici. Dopo aver insegnato latino in una scuola media di Palermo, ottenne a soli ventotto anni la cattedra di Storia moderna a Messina. Qui nel 1908 fu sorpreso dal terremoto e perse la moglie, i cinque figli e la sorella, essendo l'unico sopravvissuto di tutta la sua famiglia. Successivamente insegnò all'UniversitĂ  di Pisa e infine a quella di Firenze.

Aderì al Partito socialista e si mostrò tenace sostenitore del suffragio universale e della soluzione della questione del Mezzogiorno, cercando di condurre su posizioni meridionaliste il movimento socialista e insistendo sulla necessità di un collegamento tra operai del nord e contadini del sud, sulla necessità dell'abolizione delle tariffe doganali che proteggevano l'industria e della formazione di una piccola proprietà contadina che liquidasse il latifondo.

Salvemini combatté il malcostume politico e le responsabilità di Giolitti con "Il ministro della malavita" (1910). Nel partito socialista si scontrò sui temi sopra citati con la corrente maggioritaria di Filippo Turati ed uscì dal partito socialista in seguito ad una mancata manifestazione del partito contro lo scoppio della guerra libica (1911).

Dando poi vita al periodico "L’Unità" - che dirige fino al 1920 - persegue il tentativo di fondare un nuovo partito, la Lega democratica, meridionalista, socialista nei fini di giustizia e liberale nel metodo.

Con l'avvento del fascismo si schiera da subito contro Mussolini e contro gli aventiniani, e stringe un profondo sodalizio ideale e politico con i fratelli Carlo Rosselli e Nello Rosselli e con Ernesto Rossi, che vedono in lui il comune maestro.

Nel 1925, Salvemini, i due Rosselli e Nello Traquandi fondano a Firenze il primo giornale antifascista clandestino: "Non mollare".

Arrestato a Roma dalla polizia fascista l'8 giugno del 1925, successivamente processato insieme a Ernesto Rossi, usufruisce di un'amnistia e in agosto si rifugia clandestinamente in Francia.

A Parigi sarĂ  raggiunto poi dai fratelli Rosselli e nel novembre del 1929 č tra i fondatori del movimento Giustizia e LibertĂ  (GL), nato per iniziativa dei fratelli Rosselli e di altri intellettuali democratici tra cui Lussu, Tarchiani e Cianca.

Gruppi di GL si formarono in Italia soprattutto tra studenti universitari, molti dei quali (tra cui Ernesto Rossi, Ferruccio Parri, Leone Ginzburg) furono arrestati e condannati a lunghe pene detentive.

Si trasferisce poi in Inghilterra, dove č protagonista di una dura polemica con George Bernard Shaw, in quanto socialista gradualista e ammiratore di Mussolini.

Nel 1934 si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna storia della civiltĂ  italiana all'UniversitĂ  di Harvard e prenderĂ  anche la cittadinanza americana.

Durante la seconda guerra mondiale Salvemini negli USA, ma anche in Inghilterra e Francia, con conferenze e lezioni universitari si batte per una politica contro fascismo, comunismo e monarchia italiana. Nel 1939 fonda la "Mazzini Society", insieme a un gruppo di aderenti a GL, di repubblicani e di antifascisti democratici, tra cui Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani e Max Ascoli. La loro posizione č contraria alla monarchia e all'accordo stipulato a Tolosa fra comunisti, socialisti e aderenti a GL.

In questo periodo di esilio pubblica vari volumi in lingua inglese, tra i quali "The Fascist Dictatorship in Italy" (1928), "Under the Axe of Fascism" (1936) e "Prelude to world war II"

Tornato in Italia nel 1947 riprende l'insegnamento all'UniversitĂ  di Firenze e continua a vari livelli la sua battaglia politica ispirata ad una visione laica della vita, alla lotta contro i dogmatismi e le fumositĂ  ideologiche, a posizioni di riformismo democratico, in comunitĂ  di intenti con Ernesto Rossi. Si oppone al regime democristiano, sostiene la necessitĂ  di abrogare il Concordato e difende la scuola pubblica contro le riforme reazionarie dei governi.

Nel 1955 ottiene dall’Accademia dei Lincei il premio internazionale Feltrinelli per la storia e la laurea "honoris causa" dall’università di Oxford.


Link esterni

  • [1] biografia di Salvemini

  • [1] Gian Luigi Fallabrino: Salvemini e il primo Manifesto del Liberal socialismo

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