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Italo Balbo

-Il Maresciallo dell'aria Italo Balbo-

Italo Balbo (6 Giugno 1896 - 28 giugno 1940) fu un aviatore, capo delle camice nere e possibile successore di Benito Mussolini.

Italo Balo nacque a Quartesana, il 6 giugno 1896. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio negli Alpini dove si guadagnò una medaglia di bronzo e due di argento e raggiunse il grado di capitano. Dopo la guerra studiò a Firenze, dove ottenne la laurea in scienze sociali, e quindi tornò alla sua città natale per lavorare come impiegato di banca.

Decise di aderire al fascismo e ben presto divenne segretario della locale sezione fascista. Iniziò ad organizzare bande si squadristi e formò un suo gruppo soprannominato Celibano, come il suo drink preferito. Il gruppo poneva fine agli scioperi per conto dei proprietari terrieri locali e attaccò i comunisti e i socialisti di Portomaggiore, Ravenna, Modena e Bologna. Il gruppo una volta razziò il Castello Estense di Ferrara.

Nel 1922, all'epoca della Marcia su Roma, era uno dei principali capi fascisti. Nel 1923 venne accusato dell'omicidio del parroco antifascista Don Giuseppe Minzoni, ad Argenta. Balbo scappò a Roma dove nel 1924 divenne Comandante Generale della milizia fascista e sottosegretario all'Economia Nazionale nel 1925.

Il 6 novembre 1926, nonostante il fatto che all'epoca non sapesse nulla di volo, venne nominato segretario di stato all'aviazione. Prese un corso accelerato di volo e si apprestò a formare la Regia Aeronautica. Il 19 agosto 1928 divenne Maresciallo delle Forze Aeree e il 12 settembre 1929 Ministro dell'Aviazione.

Balbo guidò due voli transatlantici. Il primo, nel 1930, con 12 idrovolanti Savoia-Marchetti SM.55X partiti da Orbetello alla volta di Rio de Janeiro, in Brasile, si svolse dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931. Dal 1 luglio al 12 agosto del 1933 invece, guidò la trasvolata di 24 idrovolanti nel volo andata e ritorno da Roma a Chicago; la traversata di andata fini sul Lago Michigan. La città di New York intitolo a Balbo uno dei suoi viali e organizzò una parata in suo onore. Il Presidente Roosevelt lo invitò a pranzo. Di ritorno in Italia, venne promosso Maresciallo dell'Aria. Dopo questo episodio il termine Balbo divenne di uso comune per descrivere una qualsiasi formazione numerosa di aeroplani.

Più tardi nello stesso anno, Balbo venne nominato Governatore Generale della Libia, dove si trasferì nel gennaio 1934. A questo punto Balbo si era apparentemente attirato delle innimicizie all'interno del partito, dovute a gelosia e al suo comportamento individualista. In Libia iniziò progetti di costruzione delle strade, cercò di attirare coloni italiani e di portare i musulmani alla causa fascista.

Dopo l'invasione tedesca della Polonia nel 1939, Balbo andò in visita a Roma per esprimere il suo malcontento circa il fatto che Mussolini appoggiasse Hitler. Suggerì che l'Italia si schierasse con il Regno Unito ma la sua proposta ottenne poco seguito. In Libia continuò a guidare i pattugliamenti aerei sopra il Nord Africa.

Il 28 giugno 1940 rimase ucciso mentre era di ritorno da un volo di ricognizione a Tobruk, quando il suo aereo venne abbattuto da un cannone antiaereo di un incrociatore italiano. Il governo di Roma sostenne che l'incidente fu un caso di fuoco amico, ma la vedova di Balbo, Emanuela Florio, ritenne che si trattò di un assassinio intenzionale ordinato da Mussolini.

Ulteriori letture

  • Claudio G. Segre, Italo Balbo - Una vita fascista, Bologna: Il Mulino, 2000
  • Giordano Bruno Guerri, Italo Balbo, Milano: Mondadori, 1998, ISBN 8804455012

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