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Ponte aereo per Berlino

 

Il ponte aereo per Berlino (1948-1949) fu un'azione intrapresa durante la Guerra Fredda dagli Stati Uniti e dai loro alleati dell'Europa occidentale per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai comunisti.

Vennero utilizzati centinaia di aeroplani da trasporto, per portare nella città svariate merci, compreso più di un milione e mezzo di tonnellate di carbone per il riscaldamento. All'apice dell'operazione, il 16 aprile 1949, un aereo alleato atterrava a Berlino ogni minuto. Gli aerei erano forniti da Stati Uniti, Regno Unito e Francia, ma gli equipaggi che li pilotavano arrivavano anche da Australia, Canada, Sud Africa e Nuova Zelanda.

Il ponte aereo venne lanciato il 26 giugno 1948 dopo che l'Unione Sovietica iniziò il blocco terrestre di Berlino Ovest, il 1 aprile 1948. L'URSS tolse il blocco alla mezzanotte dell'11 maggio 1949. Comunque, il ponte aereo andò avanti fino al 30 settembre e le nazioni occidentali vollero accumulare un quantitativo sufficiente di scorte per Berlino Ovest, nel caso in cui i sovietici ripristinassero il blocco.

L'azione americana portava il nome in codice di Operation Vittles mentre quella britannica venne chiamata Plain Fare.

Il controllo operativo dei tre corridoi aerei alleati venne affidato al controllo del traffico aereo del BARTCC, situato nel settore americano, all'aeroporto di Tempelhof a Berlino. L'autorità di approvazione diplomatica venne garantita da una organizzazione segreta delle Quattro Potenze, anch'essa situata nel settore americano, che venne chiamata Berlin Air Safety Center (BASC).

Vedi anche: Storia della Germania dal 1945.


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