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Rheidae

   
Reidi
classe: Ucccelli
ordine: Struzioniformi
sottordine: Reidi
Genere, specie e sottospecie

La famiglia dei Reidi (Rheidae) č composta da due generi

a cui appartengono 2 specie e 8 sottospecie.

Table of contents
1 Sistematica.
2 Aspetti morfologici
3 Habitat
4 Abitudini Generali
5 Voce.
6 Cibo ed Alimentazione.
7 Riproduzione.
8 Spostamenti.
9 Relazioni con l’uomo.
10 Status e conservazione.
11 Bibliografia.
12 Link.

Sistematica.

I Reidi (Rheidae) o Nandu sono presenti solo nella regione neotropicale. Apparvero 40 milioni di anni fa e sono strettamente collegati con i Tinamidae anche loro viventi in America meridionale, ma la loro separazione avvenne in tempi molto anteriori rispetto a quelli della creazione degli Struthioniformes

I Rheidae sono sistematicamente molto vicini agli Struthionidae, e si sono evolute entrambe da un unico progenitore che viveva quando il continente americano era ancora unito a quello africano.

Vi sono molte controversie sulla sistemazione dei nandů, infatti una versione tradizionale li vuole separati in un proprio ordine Rheiformes, altri sistematici li considerano una sottofamiglia degli Struthionidae. In tempi recenti si č affermata la teoria della loro inclusione nell’ordine Struthioniformes.

La famiglia oggi conta 2 generi e 2 specie suddivise in 8 sottospecie. In depositi del Pliocene sono stati trovati resti fossili di 4 specie estinte del genere Rhea.

Aspetti morfologici

http://www.wikipedia.org/upload/0/0b/Rheidae_001.jpg

L’aspetto esteriore richiama gli struzzi, ma rispetto a loro sono piů piccoli. Anche i nandů sono buoni corridori, ma non sono cosi specializzati e sono anche buoni nuotatori dovendo frequentemente attraversare dei fiumi nei loro spostamenti, hanno, inoltre, buona vista e buon udito. I maschi sono forniti di pene, frequentemente visibile.

Il loro piumaggio tende al grigio, nel Nandů di Darwin le punte delle penne del dorso sono bianche dando così una colorazione macchiettata.

I sessi sono simili, con maschi leggermente piů grandi e scuri. Durante la stagione riproduttiva i maschi di Nandů hanno un anello nero alla base del collo. Il piumaggio giovanile č simile a quello dell’adulto, ma generalmente piů scuro.

Habitat

I nandů vivono nelle pianure aperte dell’America meridionale.

I Nandů vivono nella steppa e nelle pampas ma possono anche occupare habitat a savana come quelli del Chaco. Tende a rimanere a basse altitudini (la massima altezza registrata sono i 2000 in alcune localitĂ  dell’Argentina.

Il Nandů di Darwin vive in aree di boscaglia aperta, come le puna degli altipiani delle Ande al di sopra dei 3000-3500 metri, oppure nelle steppe sui versanti andini orientali o nelle terre basse di Patagonia.

Entrambe le specie, vivono quindi in aree aride, preferendo restare vicino all’acqua di fiumi, laghi o stagni per nidificare.

Abitudini Generali

I nandů sono gregari e vivono in gruppi misti (femmine, maschi, giovani) che vanno da 5 a 30 individui raggiungendo in casi particolari i 50. Durante la stagione riproduttiva le femmine si separano formando un loro piccolo gruppo, mentre il maschio diviene territoriale. E’ difficile che un maschio, raggiunta l’etĂ  adulta, si allontani dal gruppo per vivere isolato. Quando sono cacciati, oltre che decidere di fuggire basandosi sulla loro abilitĂ  nella corsa, possono decidere di usare una strategia difensiva particolare. Piegano istantaneamente le zampe, si sdraiano a terra in mezzo alla vegetazione e grazie alla loro taglia e al loro piumaggio possono passare del tutto inosservati. Se invece decidono di fuggire, lo fanno zigzagando con improvvise schivate ad angolo retto, alzando un’ala verticalmente. Il Nandů di Darwin č piů veloce ma meno resistente del Nandů.

I nandů sono diurni, ma in casi di giornate molto calde, riposano di giorno e si alimentano di notte. Dormono seduti sui tarsi, con il collo allungato a terra orizzontalmente o ripiegato all’indietro con una curva ad S.

Voce.

Il piů comune suono di un nandů č un profondo e risonante “bu-up” o “nan-du” che č principalmente prodotto dal maschio durante il corteggiamento, ma può essere sentito occasionalmente anche di notte.

Cibo ed Alimentazione.

La dieta del nandů č composta di sostanze vegetali: radici, frutta, semi e foglie. Non esistono piante preferite, qualsiasi tipo di pianta va bene. Mangiano anche insetti e piccoli vertebrati.

Devono poca acqua, in quanto la ricavano dalle piante succulente. Cosi come fanno gli struzzi, inghiottono piccoli sassi e ghiaia, per aiutare la digestione.

Essi tendono a vagare incessantemente mentre mangiano, a volte mischiandosi con mandrie di cervi della pampas (Dorcelaphus bezoarcticus), guanachi (Lama guanicoe), vigogne, alpaca, e quando non sono perseguitati dall’uomo, con mucche e pecore.

La condivisione degli spazi con altri animali erbivori č utile per tenere sotto controllo eventuali attacchi di predatori, incrementando l’efficienza visiva.

Nelle zone di pascolo, accusano la competizione con le mucche, e sono costretti a nutrirsi delle piante che i bovini scartano.

Riproduzione.

La stagione riproduttiva č abbastanza variabile, nell’areale settentrionale dei nandů ed č compresa tra luglio e gennaio, mentre nelle regioni estreme meridionali non inizia fino a Novembre.

All’inizio il maschio compete per il territorio con brevi combattimenti con intrecciarsi di colli, rincorse in circolo, che finiscono con beccate e calci. Il maschio che vince scaccia il concorrente dal territorio, quindi cerca di attrarre gruppi di femmine nel suo dominio, correndo verso di esse con le ali aperte.

Quando ha raggruppato un gruppo di femmine che ritiene consistente (da 2 a 12), inizia la fase del corteggiamento, zigzagando intorno ad esse ed emettendo suoni caratteristici, con il collo eretto e gonfio, tenendo le ali sollevate. Infine si ferma davanti alla femmina, portando la testa in basso affinché il collo non assuma una forma ad U, quindi agita le sue ali, dopo si sdraia a terra, bloccandosi.

Dopo la copula. Il maschio guida le femmine al nido precedentemente preparato. Il nido č una depressione del terreno di 12 cm circa e con un diametro di un metro, ricoperto di vegetazione secca. Di solito č posizionato all’interno di un’area cespugliata, che il maschio ha provveduto a ripulire per un raggio di 2-3 metri d’intorno, sembra che questo serva a proteggere il nido in caso d’incendio.

Le femmina entrano nel nido a gruppi e una dopo l’altra depositano le loro uova nella depressione, terminata l’operazione, sempre in gruppo lasciano il nido, ripetendo l’operazione nelle settimane successive, ogni due o tre giorni. Quando il nido č pieno, le femmine lasciano il maschio alla ricerca di un altro compagno, nel cui nido depositare le proprie uova. Queste hanno una dimensione di 139 x 92 mm e sono di una colorazione che va dal giallo-verde fino al verde-oliva.

Sarà quindi il maschio a covare le uova. L’incubazione dura 35-40 giorni, durante questo periodo non permetterà a nessuno di avvicinarsi.

Le uova deposte sono in sparse nel nido e toccherĂ  al maschio avvicinarle per prendersene cura nella cova, non tutte le uova potranno essere covate, e rimarranno intorno a lui, ma queste non verranno sprecate, in quando la loro decomposizione attirare numerosi insetti, che faranno da cibo al maschio intento alla cova, permettendogli un pasto a domicilio.

Al termine della deposizione, il nido conterrà un totale di 13 – 30 uova (in casi limite si arriva a 80). La schiusa avviene asincronamente in periodo di 24-28 ore, nascono rivestiti di piumino di colore nero con strisce nere.

Dopo pochi giorni sono in grado di lasciare il nido, rimanendo sempre insieme ed emettendo fischi di contatto. In questo periodo possono facilmente cadere preda sia di mammiferi che uccelli. In ogni situazione di pericolo, i piccoli si accovacciano sotto le ali del padre, ottimo rifugio anche in caso di gran caldo o delle rigide temperature notturne.

Piccoli sperduti, possono essere adottati da altri maschi, anche se differiscono notevolmente in etĂ  con la propria cucciolata.

Il periodo della cura parentale č lungo circa sei mesi, durante il quale i piccoli raggiungono un’altezza pari a metĂ  di quella di un adulto, generalmente rimangono nel gruppo fino alla maturitĂ  sessuale che arriva ad un’etĂ  di 2 – 3 anni.

Spostamenti.

I nandů sono sedentari, non hanno infatti bisogno di grandi spostamenti per trovare cibo ed acqua e nelle aree in cui abitano non ci so stagioni secche e la vegetazione presenta da sostentamento sufficiente per tutto l’anno.

Relazioni con l’uomo.

Gli uomini sfruttano i nandů per la loro carne e le loro uova e questo avviene fin da tempi antichi. Costituivano una parte importante della dieta degli indigeni di Patagonia.

I gauchos catturano i nandů con le bolas, che lanciate si attorcigliano attorno alle gambe degli animali, bloccandoli e facendoli cadere.

I nandů sono entrati far parte della cultura dell’America latina, diventando protagonisti di canzoni oppure con l’utilizzazione delle loro penne in danze tradizionali.

Possono essere tenuti facilmente in cattivitĂ , entrambe le specie si sono riprodotte in giardini zoologici.

Status e conservazione.

In molte delle aree in cui il nandů era abbondante, la sua popolazione č drasticamente calata, a causa della caccia per sfruttamento economico o per divenire alimento, ma anche per puro divertimento. Ma ora, il vero problema conservativo, č la riduzione del loro habitat, convertito nelle pianure in fattorie agricole o a pascolo per animali d’allevamento. Allevatori ed agricoltori si sentono minacciati economicamente dalla presenza di questi animali e questo porta a letali conseguenze. Sono altresì gravemente insidiati dalla suddivisione dei terreni effettuati con filo spinato, che provoca loro gravi ferite.

Nonostante tutto il Nandů di Darwin, come specie, non č minacciato, ma la sottospecie Pterocnemia pennata tarapacensis č in serio pericolo d’estinzione a breve termine, raro in tutto il suo areale, se ne contano alcune centinaia di individui, con gruppi molto separati fra di loro.

Il Nandů, non č a rischio globale, ma la sua popolazione č considerevolmente diminuita in questi ultimi tempi, specialmente in Argentina, dove č specie protetta.

Il commercio di entrambe le specie, cosi come quello di parte ottenute da esse, sono regolate dalla CITES: totalmente proibiti per il Nandů di Darwin, limitati nel volume per il Nandů.

Bibliografia.

Link.


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