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Rodolfo Valentino

 
Rodolfo Valentino (o Rudolph Valentino) (nome d'arte di Rodolfo Alfonso Raffaele Pierre Filibert Guglielmi) - (Castellaneta, Taranto, 6 maggio 1895 - New York, 23 agosto 1926) è stato un attore italiano del cinema muto: nato in Italia emigrò giovanissimo negli Stati Uniti dove visse e dove ebbe una folgorante quanto breve carriera: fu consacrato al successo grazie anche alla sua bellezza e al magnetismo che la sua figura sprigionava; fu forse uno dei primi sex symbol maschili portati alla ribalta dal cinema; divenne in breve - forse anche in conseguenza della sua morte precoce - un'icona destinata ad entrare nella memoria collettiva.

Valentino

Si dice che il suo sguardo magnetico incantasse senza possibilità di scampo il pubblico, specialmente quello femminile, che per Valentino stravedeva; era poco più che un adolescente quando emigrò in America dall'Italia rurale che in quegli anni di inizio Novecento vedeva forti flussi migratori verso l'estero.

Valentino (come lo chiamavano le sue fan in delirio) recitava e dettava la moda (gli abiti alla, i capelli alla, gli stivali alla Valentino, e soprattutto lo sguardo alla Valentino). Fu il primo divo - o meglio, iperdivo maschile del cinema degli albori.

I suoi film più noti sono Sangue e arena, Lo sceicco, I quattro cavalieri dell'Apocalisse, Il giovane Rajah, Il figlio dello sceicco bianco, tutti girati in bianco e nero e senza sonoro negli Anni venti.

Table of contents
1 Biografia
2 Stella cadente
3 Primo "sex-symbol"
4 Due cortei funebri
5 Link
6 Link esterni

Biografia

Era nato, secondo di tre figli in un piccolo centro della Puglia; il padre, Giovanni Guglielmi, era un veterinario ex capitano di cavalleria, la madre Beatrice Bardin era di origine francese.

Stella cadente

Grazie alla settima arte nessun interprete maschile prima di lui era diventato così famoso a livello mondiale. La sua stella era destinata a non durare a lungo: si spense infatti all'età di trentuno anni al Polyclinic Hospital di New York dove era stato ricoverato per un malore dovuto ad un'ulcera gastrica di cui soffriva e ad una infiammazione dell'appendice; era destinato a non percorrere alcun viale del tramonto, morì per un banale attacco di peritonite.

Primo "sex-symbol"

Di una bellezza considerata straordinaria, Rodolfo Valentino era dotato di un fascino magnetico ed ambiguo che ne faceva un latin lover e un tombeur de femme quanto mai moderno e differente dai modelli - un po' stereotipati e per certi versi datati - di un Casanova o di un Don Giovanni; sotto questo aspetto fu anche - complici anche le voci di una sua più o meno latente omosessualità - uno dei primi sex symbol se non addirittura un oggetto del desiderio di massa.

Questo suo fascino - oltre che gli indubbi meriti di attore, in un'epoca in cui il cinema muoveva ancora tutto sommato i primi passi - lo consegnerà alla leggenda.

Due cortei funebri

Scene di isteria e fanatismo, oltre che una trentina di suicidi - non si sa quanto legati alla sua morte - si registrarono nel giorno dei suoi funerali, a New York. Nello stesso giorno furono organizzati due cortei funebri, uno appunto a New York, l'altro a Hollywood; le sue spoglie furono sepolte nella Corte degli Apostoli al Memorial Park Cemetery di Los Angeles.

A Castellaneta, sua città natale in provincia di Taranto, sorge un Museo "Rodolfo Valentino" a lui dedicato.

Link

Link esterni


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