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Telesio Montesello

'Telesio Montesello'\ č nato a Pozzonovo, in provincia di Padova, il 10 ottobre 1902. Si č spento mercoledì 19 maggio 2004, all'etĂ  di 101 anni e 8 mesi, nella sua "casetta rossa" ad Airasca.

Una vita centenaria

Ultimo di quattro fratelli di una modesta famiglia, non conobbe la madre, che morì prima che egli compisse l'anno e venne portato dalla zia a Venezia. A dodici anni, prima che entrasse in seminario per continuare gli studi, lo zio ferroviere fu trasferito a Torino. La sua vita prese radicalmente un'altra direzione, contraria al suo temperamento e alle sue aspirazioni. Torino, una bella città severa, ordinata, fortemente industrializzata, gli aprì facilmente le porte di un istituto professionale.

Cominciata la Prima Guerra Mondiale, a quattordici anni interruppe gli studi per lavorare e portare un modesto guadagno in famiglia. Nel 1922 fu soldato a Trieste. Con il congedo, si trovò un ui nuovo nella difficile situazione della ricerca di un lavoro. Furono anni difficili e tormentati, anni di disoccupazione e umiliazione. Dotato di notevole curiosità e sensibilità artistica che lo portò ad una costante e personale ricerca, assecondava l'ispirazione poetica scrivendo poesie sostenute da una sentita e profonda spiritualità.

A venticinque anni conseguì come privatista, il diploma magistrale e successivamente fu assegnato come maestro alle scuole elementari di Torino. Quel tempo felice fu oscurato da una infermitĂ  della zia che lo aveva allevato e che morì alcuni anni dopo. È in quel periodo che avvenne l'incontro con Lilia, una giovane maestra con la quale nacque "una intenzione lenta e precisa di due anime affini maturata lungamente nel tempo". Questo incontro e la loro unione fu la sorgente di una calma felicitĂ  e feconda collaborazione che divenne sempre piů intima, costante e perfetta: in questo clima nacquero le poesie piů belle.

L'inizio della Seconda Guerra Mondiale prefigurava un avvenire oscuro, pieno di incertezze e di minacce, ma confidando nella provvidenza sposò Lilia. La loro unione non fu rallegrata dalla nascita di figli e riversarono quindi il loro affetto e le loro capacitĂ  educative su generazioni di scolari. Finita la guerra furono riaperte le scuole; in quei primi anni le aule erano molto affollate, mancava quasi tutto, dal gesso per la lavagna ai banchi per gli scolari, dai quaderni ai libri di testo. È proprio di questo periodo l'invito e l'inizio della collaborazione ventennale con la casa editrice Marietti di Torino per la compilazione di nuovi testi scolastici.

In tutti questi anni, dall'incontro con Lilia in poi, l'ispirazione poetica non era mai venuta meno. Le poesie "nascevano come fiori nel giardino dell'anima, sincere senza giochi di parole, senza rime faticosamente cercate e chiuse nel segreto della loro intimità". Scrisse e pubblicò per i giovani di Azione Cattolica i suoi brevi "Stelloncini" nati con decisa volontà di suggerire consigli di vita pratica o esaltanti l'alta spiritualità. Fra i suoi scritti troviamo studi sui Vangeli, schede sull'Ermetismo, una raccolta di pensieri e un romanzo sulla guerra nel Pacifico dal titolo "L'isola Senza Nome" (scritto nell'inverno tra il 1979 e 1980).

Col volgere dell'etĂ , ispirato quasi da un presentimento, riordina le poesie in cartelle, "Nostalgia di un fiume", la testimonianza di una vita segnata da profonde domande e costanti ricerche. Successivamente scrive il "Decalogo", una sintesi di vita pervasa da costante spiritualitĂ , ispirata dall'intuizione mistica di Juan Maria EscrivĂ  e da Madre Teresa di Calcutta. È l'ultimo lavoro che precedette un forte indebolimento della vista che gli impedì di leggere e scrivere, semicecitĂ  che accolse "come volontĂ  di Dio".

Gli interessi

Con piů di cento anni sulle spalle, fino all'ultimo Telesio Montesello non ha rinunciato a ragionare e discutere sulle VeritĂ  della chiesa Cristiana e a confrontarle con tutto ciò che ha imparato sul Buddismo e sulle altre religioni su cui ha potuto informarsi negli anni di ricerca.

Non potendo leggere, chiedeva a parenti e amici di cercare informazioni sugli argomenti che piů prediligeva; tra i suoi interessi di lunga data ricordiamo il Giappone, il karma, il Dalai Lama e la situazione politica del Tibet, sui quali si č spesso soffermato.


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