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Eudromia elegans

Martinetta dal ciuffo
Regno:Animali
Tipo:Cordati
Classe:Uccelli
Ordine:Tinamiformi
Famiglia:Tinamidi
Sottofamiglia:Rincotini
Genere:Eudromia
Specie:elegans
Nomenclatura binomiale
Eudromia elegans
Come si chiama in ...
ceco: tinama argentinská
tinama chocholatá
cinese: 凤头[共鸟]
danese: toptinamu
finlandese: töyhtötinami
francese: tinamou huppé
tinamou élégant
giapponese: カンムリシギダチョウ
inglese: martinita tinamou
elegant crested tinamou
olandese: parelstuithoen
kuiftinamoe
polacco: kusacz leśny
portoghese: copetona
russo: ИЗЯЩНЫЙ ХОХЛАТЫЙ ТИНАМУ
spagnolo: perdiz copetona
martineta copetona
martineta común
tedesco: perlsteißhuhn
schopftinamu
:

Table of contents
1 Martinetta dal ciuffo
2 Aspetti morfologici
3 Habitat
4 Abitudini Generali
5 Voce
6 Cibo ed Alimentazione
7 Riproduzione
8 Spostamenti
9 Relazioni con l’uomo
10 Status e conservazione
11 Bibliografia
12 Link

Martinetta dal ciuffo

Martinetta dal ciuffo - Eudromia elegans I. Geoffroy Saint-Hilaire, 1832, a sud di Buenos Aires.

Distribuzione

Argentina, Cile meridionale.

Sistematica

Suddiviso in 10 sottospecie.

Aspetti morfologici

Descrizione
Crediti

Lunghezza: 37-41 cm.
Peso: dai 402-512g della ssp elegans ai 600-800 della patagonica.
La zampa sprovvista del dito posteriore, le zampe hanno un colore che varia dal blu pallido al grigio-bruno. La
testa, scura. provvista di una cresta di penne erettili, ed pi vistosa di quella della Eudromia formosa; ha anche una stria retrocolurare pallida (bianca o crema) ed una similare che dal becco termina alla nuca passando sotto l’occhio.
La colorazione del corpo e variabile in funzione della sottospecie, dalla pi scura multiguttata (quasi nera), alla pi chiara albida (a fondo giallo-crema).
Caratteristica la macchiatura del petto, a forma di lisca di pesce, che in alcune sottospecie, si ritrova anche sulle copritrici delle ali.
Sottospecie. Le sottospecie si suddividono in tre gruppi, quelle chiare (del nord), quelle intermedie e quelle scure (del sud); importanti per la classificazione anche la forma e la disposizione delle macchie e delle barrature dorsali.

Habitat

Vive in praterie aride e semiaride, savana asciutta, foreste aperte e steppe andine secche; vive anche sulle colline con presenza di piccoli arbusteti (es. Larrea) e nei coltivi. Localmente raggiunge i 2.500 m di altitudine, che diminuiscono man mano che si procede verso sud fino a restare al livello del mare; in Patagonia preferisce le valli riparate. Le popolazioni che vivono nelle zone temperate preferiscono i luoghi sabbiosi con arbusti spinosi e arbusti sempreverdi, come la Verbena tridentata

Abitudini Generali

Voce

Cibo ed Alimentazione

Onnivoro.
La parte vegetale di cui si nutre comprende: pannocchie e grani di
Bromus e Hordeum; frutti di Herodium cicutarium, Lycium chilense e Condalia microphylla; foglie e gemme di piante diverse.
Si nutre anche di insetti: Trimeratropis pallidipennis, Dichroplus pratensis, Dichroplus elongatus, Scyllina variabilis e Scyllina signatipennis.
Pi insettivoro durante l’estate, quando le prede sono pi abbondanti, mentre predomina la dieta erbivora in inverno. Ingerisce sassi e ghiaia per favorire la digestione.

Riproduzione

La riproduzione avviene tra luglio/agosto-novembre, la maggior parte delle deposizioni avviene nel mese di ottobre. Il nido formato da foglie e steli, poste sotto un cespuglio.
Vengono deposte 5-6 (max 9) uova di colore verdi o giallo-verdi, di aspetto porcellanato. Casi di seconda deposizione o di deposizione sostitutiva sono possibili. L’incubazione dura 20-21 giorni.
Poliandria e/o poliginia sono normalmente praticate.

Spostamenti

Durante l’inverno si muovono in gruppi su vaste aree a causa della scarsità di cibo. In Patagonia invadono le coltivazioni irrigate (es. erba medica), in gruppi di 10-20, con casi limite di 50-100 individui.
In primavera ed estate, le aree divengono pi ristrette.

Relazioni con l’uomo

Status e conservazione

Non globalmente minacciato.
Assai diffuso e mai raro, anche se la popolazione in declino a causa della caccia; l’area di diffusione si alquanto ristretta; pi abbondante nelle aree pi remote.
Sono sottoposti a predazione da parte di mammiferi (volpi e gatti selvatici) e uccelli predatori (Buteo polyosoma.
La prima riproduzione in cattività avvenuta a
Parigi nel 1903. Ampiamente esportato in Germania, con lo scopo di introduzione a fini venatori.

Bibliografia

  • J. M. Gallardo “Observaciones sobre el comportamento social y reproductivo de Eudromia elegans (Aves; Tinamiformes)” Rev. Mus. Arg. Cienc Nat. Bernardino Rivadavia 13: 160-170 (1984).
  • J. R. Navas, N. A. Bó “Nuevas aportaciones a la taxionomía de la raza geográficas de Eudromia elegans y Eudromia formosa” Rev. Mus. Arg. Cienc. Nat. Bernardino Rivadavia 11 (2): 33-59 (1981).
  • J. A. Pereyra “Sobre la perdiz copetona Eudromia elegans morenoi” Hornero 6: 74-76 (1935).

Link



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