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Caravaggio (BG)

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Caravaggio
Paese: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Bergamo di Bergamo  (BG )
Latitudine: 45° 30‘ Nord
Longitudine: 9° 39‘ Est
Altitudine: 111  m s.l.m.
Superficie: 32 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

14.112
441 ab/km2
Frazioni: Vidalengo, Masano
Comuni limitrofi: Brignano Gera d'Adda, Pagazzano, Bariano, Fornovo San Giovanni, Mozzanica, Sergnano, Capralba, Misano di Gera D'Adda, Calvenzano, Treviglio
CAP: 24043
Prefisso telefonico 0363
Codice ISTAT: 016053
Codice fiscale: B731
Abitanti (nome): caravaggini
Sito istituzionale: Sito ufficiale

Caravaggio è un comune di 14.112 abitanti della provincia di Bergamo.

  • Collocazione geografica: pianura bergamasca occidentale
  • Frazioni: Vidalengo (2,5 km a nord del capoluogo) e Masano (3 km a nord-est)
  • Altezza sul livello del mare: massima 123 metri (ai confini nord-ovest), minima 92 (ai limiti sud-est)
  • Territorio: forma allungata su un asse longitudinale in direzione nord-sud con una distanza tra i due punti estremi di 11 km
  • I confini: a nord con i comuni di Brignano Gera D'Adda e Pagazzano; a nord-est Bariano; a est Fornovo San Giovanni e Mozzanica; a sud Sergnano e Capralba; a ovest Misano di Gera D'Adda, Calvenzano e Treviglio.
  • Abitanti (20.10.2001): 14.385
  • Distanze in km da : Treviglio 5; Bergamo 24; Milano 39; Brescia 52; Cremona 60
  • Diocesi: Cremona
  • Pretura: Treviglio
  • Tribunale: Bergamo
  • Corte d'appello: Brescia
  • Mercato ambulante: venerdì mattina, Via San Francesco d'Assisi

Feste e sagre

Cenni storici

Dall'etimologia incerta, il nome di Caravaggio appare per la prima volta in un documento del 27 novembre del 962: "…in villa que dicitur Caravagio…" il conte Giselberto, feudatario della Contea Bergomense, tiene corte di giustizia in veste di rappresentante dell'imperatore. Di quello che avviene prima di questa data non si ha notizia esplicita: sul processo di formazione di Caravaggio manca ogni testimonianza. Quello che sembra certo è che la sua origine non sembra essere romana ma che piuttosto la sua nascita sia da legarsi agli insediamenti longobardi.

I documenti che la riguardano continuano ad essere scarsi fino al XII secolo.

In un documento del 22 novembre 1182 viene citato per la prima volta il Comune Caravagii che risulta essere il Comune più antico della Gera d'Adda. Nel 1186 il Barbarossa assegna quasi tutta la Gera d'Adda, Caravaggio compresa, alla communitas mediolanensis. Le guerre e le occupazioni che da qui si dipanano, fino al Risorgimento, sono… la storia infinita di Caravaggio. Nel 1335 la troviamo occupata da Azzone Visconti che vince a Vario l'esercito della Santa Sede. Con lui inizia il dominio della dinastia viscontea. Fra alti e bassi (vedi le rivalità tra i vari Comuni, in particolare fra Caravaggio e Treviglio), si torna alla guerra vera e propria, questa volta con Venezia.

Nel 1437 Caravaggio è occupata dalle truppe venete comandate da Francesco Sforza, che, passato alla Repubblica Ambrosiana, la rioccupa per conto dei milanesi sconfiggendo le truppe del Colleoni. Assunta la Signoria di Milano, lo Sforza viene a patti con Venezia e le cede con la Gera d'Adda anche Caravaggio che ritorna sotto Milano nel 1452. Dopo qualche anno di tranquillità riecco i tempi bui annunciati dall'arrivo di Luigi XII, alleato dei veneziani. Da allora (1499) guerre e saccheggi caratterizzano la vita del borgo che nonostante tutto, verso la fine del XVI secolo, ritrova un certo benessere. Ma la ripresa non dura molto. Un'altra catastrofe attendeva Caravaggio: la discesa dei Lanzichenecchi nel 1629, i quali al saccheggio aggiunsero la peste che decimò la popolazione riducendola di un terzo.

Agli spagnoli nel 1707 subentrarono gli austriaci. Il passaggio non diede luogo ad avvenimenti di rilievo. Incolore lo fu tutto il secolo XVIII.

Nel maggio del 1796 le truppe di Napoleone Bonaparte occupano la Gera d'Adda e con essa Caravaggio, che, nella nuova ripartizione territoriale francese, abbandona la provincia di Lodi in cui l'Austria l'aveva collocata ed entra a far parte di quella di Bergamo. Napoleone cade e l'Austria rioccupa la Lombardia.

Ma siamo ormai alle guerre risorgimentali dopo le quali Caravaggio trova finalmente un poco di tranquillità. Alla fine del secolo scorso Caravaggio conta novemila abitanti ma la crescita è molto lenta causa le condizioni sanitarie generali deficienti. Uniformità e scarsità di alimentazione causano tubercolosi e pellagra, soprattutto fra operai e contadini certamente in condizioni di inferiorità rispetto alla borghesia possidente. In questo clima sociale ed economico nacquero inevitabili i primi contrasti ideologici fra cattolici e liberali.

Ristabilita una certa pace sociale, il secolo XX apre con un miglioramento della situazione: l'agricoltura si ammoderna; scompare, con le risaie, la malaria; la nascita dell'industria apre occasione di lavoro. Passa la grande guerra, viene il fascismo e con esso il Podestà (dal 1927 al 1942).

E ancora un'altra guerra mondiale, la Seconda; anche Caravaggio offre alla Patria il suo tributo di sangue. L'ultima vittima è una bambina uccisa il 26 aprile del 1945 nella camera da letto, fra le braccia della madre che la stava svestendo, colpita da un proiettile vagante di una mitragliatrice usata durante uno scontro fra tedeschi e americani in pieno centro cittadino.


Vedi anche:


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