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Identità trigonometrica

Questa pagina è dedicata alle identità trigonometriche, cioè ad uguaglianze riguardanti funzioni trigonometriche che risultano vere per tutti i valori delle variabili che vi compaiono.

Queste identità sono utilizzate per semplificare molte espressioni contenenti funzioni trigonometriche e per molti calcoli di integrali; anche molti integrali di funzioni non trigonometriche possono essere calcolati con cambiamenti di variabile che utilizzano una funzione trigonometrica e portano a decisive semplificazioni.

Notazioni: Per denotare la funzione inversa del seno talora si usa sin−1(x); qui preferiamo usare arcsin(x) e scrivere csc(x) per denotare la inversa moltiplicativa della funzione seno.

Table of contents
1 Definizioni
2 Periodicità, simmetria e traslazioni
3 Conseguenze del teorema di Pitagora
4 Teoremi di addizione e sottrazione
5 Formula di duplicazione
6 Formule per gli angoli multipli
7 Formule di riduzione della potenza
8 Formule di bisezione
9 Prodotti espressi mediante somme
10 Somme espresse mediante prodotti
11 Funzioni trigonometriche inverse
12 Funzione Gudermanniana
13 Identità per angoli costanti
14 Calcoli
15 Dimostrazioni usando un'equazione differenziale
16 Dimostrazioni geometriche
17 Punti di vista astratti
18 Vedi anche

Definizioni

Periodicità, simmetria e traslazioni

Queste formule si ricavano facilmente dalle definizioni sulla circonferenza trigonometrica.

Molti modelli fisici si basano sul fatto che qualsiasi combinazione lineare d'onde sinusoidali con lo stesso periodo ma di differenti fasi è ancora un'onda sinusoidale dello stesso periodo, ma con una nuova fase. Precisamente:

dove

Conseguenze del teorema di Pitagora

Teoremi di addizione e sottrazione

Il modo piu veloce per dimostrare le prime due formule è utilizzare le formule di Eulero attraverso la funzione cis. La formula per la tangente segue dalle prime due. Una dimostrazione geometrica dell'identità per sin(x + y) è data alla fine di questo articolo.

dove

Formula di duplicazione

Queste possono essere ottenute sostituendo x = y nei teoremi di addizione, e utilizzando il teorema di Pitagora per le ultime due. Ancor meglio utilizzare la formula di De Moivre con n = 2.

Formule per gli angoli multipli

Se denotiamo Tn l' n-esimo polinomio di Chebyshev, allora

Formula di De Moivre:

Il nucleo di Dirichlet Dn(x) è la funzione che si trova da entrambe la parti della seguente identità:

La convoluzione di ogni funzione a quadrato sommabile periodica di periodo 2π con il nucleo di Dirichlet coincide con la somma troncata di ordine n della sua serie di Fourier.

Formule di riduzione della potenza

Dalla formula di duplicazione del coseno e dalla formula trigonometrica di Pitagora si ottiene

Formule di bisezione

Sostituendo x/2 al posto di x nelle formule di riduzione della potenza, e calcolando cos(x/2) e sin(x/2) si ottiene.

Moltiplicare tan(x/2) per 2cos(x/2) / ( 2cos(x/2)) e sostituire sin(x/2) / cos(x/2) al posto di tan(x/2). Il numeratore è sin(x), per la formula di duplicazione, e il denominatore è 2cos2(x/2) − 1 + 1, che è cos(x) + 1 per le formule di duplicazione. La seconda formula deriva dalla prima moltiplicata per sin(x) / sin(x) e semplificata con il teorema di Pitagora.

Posto segue:

      e     e  

La sostituzione di t per tan(x/2), con il conseguente cambiamento di sin(x) con 2t/(1 + t2) e di cos(x) con (1 − t2)/(1 + t2) è spesso in grado di covertire funzioni razionali in sin(x) e cos(x) da integrare in funzioni di t integrabili. (Vedi anche il successivo "punto di vista astratto".)

Prodotti espressi mediante somme

Queste formule possono essere provate sviluppando la loro parte destra e semplificando con le formule di addizione.

Somme espresse mediante prodotti

Basta rimpiazzare x con (x + y) / 2 e y con (xy) / 2 nelle espressioni dei prodotti mediante somme.

Funzioni trigonometriche inverse

Funzione Gudermanniana

Questa funzione è collegata alle funzioni trigonometriche circolari e alle iperboliche senza ricorrere ai numeri complessi -- vedi l'articolo per i dettagli.

Identità per angoli costanti

La seguente curiosa identità è stata appresa da Richard Feynman quando era ragazzino:

Si tratta di un caso particolare della seguente identità in cui compare una variabile:

Altre identità senza variabili:

La misura in gradi degli angoli risulta meno vantaggiosa di quella in radianti per una x con 21 a denominatore:

I fattori 1, 2, 4, 5, 8, 10 inducono a pensare agli interi inferiori a 21/2 primi con 21. Gli ultimi esempi sono le conseguenze di un risultato di base sui polinomi ciclotomici irribucibili: i coseni sono le parti reali delle radici di questi polinomi; la somma degli zeri dà il valore della funzione di Möbius valutata in 21; solo la metà delle radici sono presentate nella relazione precedente. Le due identità che precedono quest'ultima nascono nello stesso modo relativamente ai casi 10 e 15, rispettivamente.

La seguente identità senza variabili può essere utilizzata per calcolare π efficientemente:

oppure usando la formula di Eulero:

Calcoli

Nel calcolo infinitesimale è essenziale che gli angoli argomenti di funzioni trigonometriche siano misurati in radianti; se sono misurati in gradi o in altre unità di misura, allora le relazioni riportate qui sotto risultano false. A partire dalle definizioni geometriche delle funzioni trigonometriche si ricavano le loro derivate dopo aver stabiliti i due limiti che seguono.

(si verifica osservando la circonferenza trigonometrica e il teorema del confronto). Osserviamo che se usassimo la regola di de L'Hôpital per stabilire questo limite creeremmo un circolo vizioso sul piano logico, in quanto da questo limite si ricavano le derivate di seno e coseno necessarie per applicare la suddetta regola.

(Si verifica usando l'identità tan(x/2) = (1 − cos(x))/sin(x))

Avendo stabilito questi due limiti, si stabilisce che sin′ = cos e cos′ = −sin. riconducendo la derivazione alla sua definizione come limite di rapporto incrementale.

Se le funzioni seno e coseno sono definite dalle loro serie di Taylor, le loro derivate possono essere ottenute derivando le serie di potenze termine a termine.

Le derivate delle altre funzioni trigonometriche sono ricavate dalle precedenti con le regole di derivazione. Abbiamo quindi:

Le identità integrali possono essere trovate nella tavole di integrali.

Dimostrazioni usando un'equazione differenziale

Si consideri l'equazione differenziale:

Utilizzando la formula di Eulero e il metodo di risoluzione delle equazioni differenziali lineari, insieme al teorema di unicità e al teorema di esistenza possiamo definire seno e coseno nei modi seguenti 1

è l'unica soluzione della equazione

soggetta alle condizioni iniziali e

è l'unica soluzione della equazione

sotto le conditioni iniziali and

Proviamo che

Introduciamo e troviamo le sue derivate prima e seconda:

allora è una soluzione di possiamo dire che ; perciò

Quindi

Dunque possiamo dire che

Utilizziamo ancora le tecniche di risoluzione delle equazioni differentiali lineari e la formula di Eulero la soluzione di deve essere una combinazione lineare di e , quindi

Si trova B ponendo 0 al posto di x

Per le condizioni iniziali , quindi

Risolvendo per A abbiamo la derivata di T(x) e ponendo 0 al posto di x

Utilizando le condizioni iniziali e dato che

Sostituendo A e B nell'equazione originale di T(x)abbiamo

ma dato che T(x) è definita come abbiamo

o

C.V.D.

Usando queste definizioni di seno e coseno, si possono provare tutte le altre proprietà di seno e coseno utilizzando le stesse tecniche.

Dimostrazioni geometriche

sin(x + y) sin(x) cos(y) + cos(x) sin(y)

In questa figura l'angolo x è parte dell'angolo retto del triangolo ABC, e l'angolo y parte dell'angolo retto del triangolo ACD. Si costruisce DG perpendicolare ad AB e si costruisce CE parallelo ad AB.

Angolo x = Angolo BAC = Angolo ACE = Angolo CDE.

EG = BC.

;

cos(x + y) cos(x) cos(y) − sin(x) sin(y)

Osservando la figura precedente:

;

Punti di vista astratti

Dato che la circonferenza è una curva algebrica di genere 0, ci si aspetta che le funzioni circolari possano essere riducibili a funzioni razionali. In effetti è noto classicamente che usando sistematicamente le formule di bisezione per la tangente si possono esprimere le funzioni seno e coseno in termini di una nuova variabile t.

Vedi anche


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