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Impero Romano d'Oriente

Questo articolo č parte della
serie Storia di Roma.
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Impero Romano d'Oriente

"La guerra č il pittore della morte" - (detto di un comandante bizantino)

L'Impero Romano d'Oriente o Impero Bizantino fu la parte orientale dell'Impero Romano che continuò a esistere dopo la caduta della parte occidentale. Il periodo di vita dell'Impero d'Oriente viene comunemente considerato dal 395 DC al 1453. Durante i mille anni della sua esistenza, fu conosciuto semplicemente come "Impero Romano". I Bizantini si consideravano Romani (Rhomaioi) e la continuazione legittima dell'Impero Romano. Anche se gran parte del loro linguaggio e della loro cultura era Greca, ciò non risultava una contraddizione per i Romani dell'Impero d'Oriente. Per secoli il greco era stato la loro lingua, e la loro cultura era ellenistica.

Il latino rimase la lingua ufficiale fino al VII secolo. Anche le genti dei territori e degli imperi circostanti (come Persiani e Arabi ad est, Europei ad ovest, e Russi a nord) li chiamavano Romani, ed era considerato un grande insulto riferirsi all'Impero come "greco", poichč "greco" significava "pagano". L'impero non venne appellato con il termine "Bizantino" fino al XVII secolo-- ed allora solo dagli storici "occidentali", quando decisero di distinguere l'entitĂ  medioevale (in effetti abbastanza differente) dall'impero antico. Tale nome deriva da quello della colonia dell'Antica Grecia di Bisanzio.

   
Cronologia
Impero Romano d'Oriente
DataEvento
330 Constantino I rende Costantinopoli (Nova Roma) la sua capitale.
527 Giustiniano I diviene Imperatore.
532-537 Giustiniano costruisce la chiesa dell'Hagia Sophia (Αγια Σοφια/Santa Saggezza)
1054 La chiesa di Roma si scinde da quella di Costantinopoli
1204 Costantinopoli viene occupata dai crociati
1261 Costantinopoli viene liberata dall'imperatore bizantino Michele Paleologo.
1453 I Turchi Ottomani prendono Costantinopoli. Fine dell'Impero Romano d'Oriente.

Table of contents
1 Origini
2 Cultura
3 Il periodo iniziale
4 Epoca Ellenistica
5 Epoca d'oro
6 Fine dell'Impero
7 Collegamenti Esterni

Origini

La divisione dell'Impero iniziò con la tetrarchia (quadrumvirato) della fine del III secolo con l'Imperatore Diocleziano. La tetrarchia era un istituzione che intendeva controllare piů efficentemente il vasto territorio dell'Impero Romano, e divideva in effetti l'impero in due metĂ , con due imperatori che governavano dall'Italia e dalla Grecia, ognuno dei quali aveva un proprio co-imperatore. Questa divisione continuò nel IV secolo fino al 324 quando Costantino il Grande fece in modo di divenire l'unico imperatore. Costantino decise di fondare per se una nuova capitale e scelse Bisanzio (l'odierna Istanbul) per questo scopo. Il processo di ricostruzione venne completato nel 330. Costantino ribattezzò la cittĂ  Nova Roma ma nell'uso popolare veniva chiamata Costantinopoli, ovvero cittĂ  di Costantino. La nuova capitale divenne il centro della sua amministrazione. Costantino divenne anche il primo Imperatore Cristiano. Anche se l'Impero sotto Costantino non era ancora "Bizantino", la cristianitĂ  sarebbe divenuta una delle caratteristiche dell'Impero d'Oriente, in contrapposizione al Paganesimo dell'Impero Romano.

Un altro punto cruciale della storia dell'Impero Romano/Bizantino fu la Battaglia di Adrianopoli del 378. Questa sconfitta, assieme alla morte dell'Imperatore Valente, č una delle possibili date per la divisione del mondo antico da quello medioevale. L'Impero Romano venne ulteriormente diviso dal successore di Valente, Teodosio I (anch'egli detto "il grande"), che aveva governato entrambi gli imperi a partire dal 392. Nel 395 diede le due metĂ  ai suoi due figli Arcadio e Onorio; Arcadio divenne governante dell'oriente, con la sua capitale a Costantinopoli, e Onorio divenne governante dell'occidente, con la sua capitale a Milano. A questo punto č comune riferirsi all'impero come "Romano d'Oriente" piuttosto che come "Bizantino".

Aquila Imperiale Bizantina

Cultura

L'identitĂ  culturale generalmente prevalente nell'Impero Romano d'Oriente era Ellenistica. Il greco non era solo la lingua di tutti i giorni, ma anche quella della chiesa, della letteratura e delle transazioni commerciali. La moderna spinta a sottolineare continuamente le distinzioni tra l'"ovest latino" e l'"est greco" e il bisogno di puntualizzare ripetutamente come l'Est non fosse "veramente romano", perchč non era latino, non sembravano molto importanti a quell'epoca nč per i Romani di lingua latina nč per i Romani di lingua greca. L'Impero era uno stato multinazionale che comprendeva Greci, Vlachi, Armeni, Ebrei, Egizi, Siriani, Illiri, e Slavi, ma la sua cultura greca irradiava dai grossi centri dell'Ellenismo come Costantinopoli, Antiochia, Efeso, Salonicco e Alessandria d'Egitto. Anche se a quel tempo non era molto pronunicato, l'Impero d'Oriente stava sviluppando un proprio stile di cristianitĂ , grazie a studiosi come Giovanni Crisostomo.

Il periodo iniziale

L'Impero d'Oriente venne risparmiato dalle difficoltĂ  dell'Occidente nel III e IV secolo, in parte perchč la cultura urbana era piů consolidata ad ovest e le invasioni iniziali erano attratte dal benessere di Roma. Lungo tutto il V secolo varie invasioni conquistarono la metĂ  occidentale dell'Impero, ma riuscirono al massimo a chiedere tributi alla metĂ  orientale. Teodosio II espanse le mura di Costantinopoli, rendendo la cittĂ  impenetrabile agli attacchi dei barbari. Zenone I governò ad est mentre l'Impero d'Occidente collassava, nel 476. Zenone negoziò con i Goti, ponendo fine alla loro minaccia ad est, ma lasciandogli il controllo dell'ovest.

Il VI secolo vide l'inizio dei conflitti tra i primi nemici tradizionali dell'Impero Bizantino: Persiani, Slavi, e Bulgari. Anche le crisi teologiche, come la questione del Monofisismo, dominavano l'Impero. Comunque, l'Impero d'Oriente non aveva dimenticato le sue radici occidentali. Sotto Giustiniano I, e il brillante generale Belisario, l'Impero riuscì anche a riguadagnare alcune delle Province Romane perse ad ovest, conquistando gran parte di Italia, nord Africa, e Spagna. Giustiniano aggiornò l'antico codice legale Romano nel nuovo Corpus Juris Civilis, anche se č da notare che queste nuove leggi erano ancora scritte in latino, un linguaggio che stava diventando arcaico e poco compreso, anche da coloro i quali scrissero il nuovo codice. Sotto il regno di Giustiniano, venne costruita la chiesa dell'Hagia Sophia, negli anni 530. Questa chiesa sarebbe diventata il centro della vita religiosa bizantina e della Chiesa Cristiana Ortodossa.

Giustiniano lasciò ai suoi successori le casse statali vuote, ed essi non furono in grado di gestire l'apparizione di nuovi invasori su tutti i fronti. I Lombardi presero l'Italia del Nord, gli Slavi occuparono gran parte dei Balcani, e i Persiani invasero e conquistarono le provincie orientali. Queste ultime vennero riprese dall'imperatore Eraclio, ma l'inaspettata apparizione degli appena convertiti ed uniti Arabi Musulmani colse Eraclio di sorpresa, e le province meridionali vennero invase. Mesopotamia, Siria ed Egitto vennero permanentemente incorporate nell'Impero Mussulmano a partire dal VII ssecolo.

Epoca Ellenistica

Ciò che l'Impero perse in territorio, lo guadagnò in uniformitĂ . Eraclio ellenizzò completamente l'Impero rendendo il greco la lingua ufficiale, e prendendo il titolo di Basileus ("Re") invece del vecchio termine romano Augustus. L'Impero era ora notevolmente differente nella religione, rispetto alle ex terre imperiali dell'Europa occidentale, anche se le provincie bizantine meridionali differivamo significativamente da quelle settentrionali nella cultura e praticavano la CristianitĂ  Monofisita (piuttosto che quella Ortodossa). La perdita delle provincie meridionali in favore degli arabi, rese piů forte l'Ortodossia nelle provincie rimanenti. Eraclio divise l'impero in un sistema di province militari chiamate themes per fronteggiare gli assalti permanenti, con la vita urbana che declinava al di fuori della capitale, mentre Costantinopoli crebbe e divenne la piů grande cittĂ  del mondo. I tentativi arabi di conquistare Costantinopoli fallirono di fronte alla superioritĂ  della marina bizantina e al suo monopolio delle ancora misteriose armi incendiarie, il fuoco greco. Dopo aver respinto gli iniziali assalti arabi, l'Impero inizio a recuperare.

L'VIII secolo fu dominato dalla controversia sull'iconoclasmo. Le icone vennero bandite dall'Imperatore Leone III, portando alla rivolta gli iconofili dell'Impero. Grazie agli sforzi dell'Imperatrice Irene, il Secondo Concilio di Nicea si riunì nel 787 e affermò che le icone potevano essere venerate ma non adorate. Irene tentò anche un matrimonio di alleanza con Carlomagno, che avrebbe unito i due imperi, ma questi piani non giunsero a nulla. La controversia iconoclasta ritornò nel IX secolo, ma le icone vennero ripristinate nell'843. Queste controversie non aiutarono le relazioni, che andavano disgregandosi, con la Chiesa Cattolica Romama e il Sacro Romano Impero, che stavano iniziando a guadagnare da soli piů potere.

Epoca d'oro

L'Impero raggiunse il suo apice sotto gli imperatore macedoni, tra la fine del IX e l'inizio dell'XI secolo. Durante questi anni l'Impero resistette alla pressione della Chiesa Romana per rimuovere il Patriarca Fotio, e guadagnò il controllo del Mare Adriatico, parte dell'Italia e molti dei territori in mano ai Bulgari. Questi vennero completamente sconfitti da Basilio II nel 1014. L'Impero si guadagnò anche un nuovo alleato (ma talvolta anche un nemico) nel nuovo stato Russo di Kiev, dal quale l'Impero ricevette un importante forza mercenaria, la Guardia Varangiana.

Come Roma in precedenza, Bisanzio presto cadde in un periodo di difficoltà, causate in gran parte dalla crescita dell'aristocrazia terriera, che minò il sistema delle theme. Fronteggiando i suoi vecchi nemici, il Sacro Romano Impero e il Califfato Abbaside, avrebbe potuto riprendersi, ma nello stesso tempo nuovi invasori apparvero sulla scena, che avevano pochi motivi per rispettare la sua reputazione - i Normanni, che conquistarono l'Italia, e i Turchi di Seljuk, che erano principalmente interessati nello sconfiggere l'Egitto, ma fecero comunque delle mosse in Asia Minore, la principale area di reclutamento delle armate bizantine. Con la sconfitta a Manzikert dell'Imperatore Romano IV nel 1071 da parte di Alp Arslan, Sultano dei Turchi di Seljuk, molte di quelle province furono perse. La divisione finale tra chiesa Romana e Ortodossa avvenne anch'essa in questo periodo, con la loro mutua scomunica nel 1054.

Fine dell'Impero

Gli ultimi secoli della vita Bizantina cominciarono con un usurpatore, Alessio Comneno, che iniziò a ristabilire un esercito sulla base di diritti feudali (pronoia) e ottenne successi significativi contro i Turchi di Seljuk. La sua richiesta di aiuto all'occidente contro l'avanzata di questi ultimi portò alla Prima Crociata, che lo aiutò a reclamare Nicea ma lo allontanò dal supporto imperiale. Le successive crociate divennero sempre piů antagoniste. Anche se il nipote di Alessio, Manuele I Comneno, era un amico dei crociati, nessuna delle due parti poteva dimenticare che l'altra l'aveva scomunicata, e i Bizantini erano molto sospettosi delle intenzioni dei crociati cattolici che attraversavano di continuo il loro territorio. I Tedeschi del Sacro Romano Impero e i Normanni di Sicilia e Italia continuarono ad attaccare l'impero nell'XI e XII secolo. Le cittĂ  stato italiane, cui erano garantiti diritti commerciali nella Costantinopoli di Alessio, divennero oggetto di sentimenti anti-occidentali, additate come esempio evidente di "Franchi" occidentali o "Latini". I Veneziani erano particolarmente malvisti, anche se le loro navi erano la base della marina Bizantina. In aggiunta alle preoccupazioni dell'Impero, i Turchi di Seljuks rimanevano una minaccia, sconfiggendo Manuele nella Battaglia di Myriokephalon nel 1176.

Federico Barbarossa tentò di conquistare l'Impero durante la Terza Crociata, ma fu la quarta che ebbe gli effetti piů devastanti sull'Impero. Anche se l'intento della crociata era di conquistare l'Egitto, i Veneziani presero il controllo della spedizione, e sotto la loro influenza la crociata catturò Costantinopoli nel 1204. Come risultato venne fondato un regno feudale di breve durata, l'Impero Latino (vedi Battaglia di Adrianopoli), e il potere Bizantino venne indebolito permanentemente.

Dall'Impero Latino scaturirono tre stati Bizantini - Impero di Nicea, Epiro, e Trebisonda. Il primo, controllato dalla dinastia Paleologa, riuscì a reclamare Costantinopoli nel 1261 e sconfisse l'Epiro, rivitalizzando l'Impero ma dando troppa attenzione all'Europa quando le province asiatiche erano la preoccupazione principale.

Durante il XII e la prima metà del XIV secolo, l'impero d'Oriente ormai era assai ridotto territorialmente ed era minacciato dai Turchi Ottomani, dai Bulgari e dagli Slavi. All’interno la situazione era precaria: l’esercito era in balìa dei mercenari e la marina era pressoché inesistente, la situazione finanziaria era disastrosa. Gli imperatori, per ottenere aiuti dall’Occidente, tentarono di riunire la Chiesa Greca e quella Romana (nel 1054 il patriarcato di Costantinopoli si era separato da Roma (scisma d’Oriente) e, con i patriarcati d’Alessandria, Antiochia e Gerusalemme aveva costituito la Chiesa Greco–ortodossa)

Gli Ottomani, già dal 1300, controllavano lo stretto dei Dardanelli. Nel 1356 i Turchi superarono i Dardanelli e occuparono Tessalonica ed Adrianopoli. I Serbi, tentarono di opporsi all’avanzata turca, ma furono sconfitti a Cossonovo nel 1389, nel 1393 i Turchi sconfissero anche i Bulgari e nel 1396 distrussero a Nicopoli un esercito di crociati inviato dall’Occidente per liberare Costantinopoli. Nel 1400, Costantinopoli pareva condannata, ma l'Impero Ottomano fu invaso dai mongoli guidati da Tamerlano, che in pochi anni aveva creato un grande impero che si estendeva dall’India alla penisola arabica. I Turchi furono sconfitti ad Ankara ed il loro espansionismo restò bloccato per alcuni decenni, nonostante la morte di Tamerlano, avvenuta nel 1405.

L'impero d'Oriente non riuscì però a riorganizzarsi e la penisola balcanica restò in mano ai Turchi. Quando l’impero mongolo si dissolse, i Turchi ripresero l’offensiva in Europa, gli ungheresi resistettero coraggiosamente, ma furono sconfitti a Varna nel 1444.

Per un po' l'Impero sopravvisse semplicemente perchč i Musulmani erano troppo divisi per attaccare, ma infine gli Ottomani travolsero tutto, tranne un pugno di cittĂ  portuali. L'Impero si appellò all'occidente per un aiuto, ma questo avrebbe inviato soccorsi solo in cambio di una riunificazione delle chiese. L'unitĂ  delle chiese venne considerata ed eventualmente sancita per legge, ma i cittadini ortodossi non volevano accettare il Cattolicesimo Romano. Alcuni mercenari occidentali arrivarono in aiuto, ma molti preferirono lasciar morire l'Impero, e non fecero nulla quando gli Ottomani si presero i territori restanti.

Costantinopoli inizialmente non venne considerata degna dello sforzo per conquistarla, ma con l'avvento dei cannoni, le mura, che erano state impenetrabili, eccetto per i crociati, per oltre 1000 anni, non offrivano piů protezione dagli Ottomani. La Caduta di Costantinopoli arrivò infine dopo due anni di assedio da parte di Maometto II il 29 maggio 1453. Per la fine del secolo le cittĂ  rimanenti, come Trebisonda e Mistra, erano cadute anch'esse.

L'Impero Bizantino giocò un ruolo importante nella trasmissione della conoscenza classica al mondo islamico. La sua influenza piů duratura, comunque, rimane la sua Chiesa. Il lavoro dei primi missionari Bizantini diffuse la CristianitĂ  Ortodossa tra le varie popolazioni Slave, ed č ancora predominante tra queste e tra i Greci. Le date di inizio e fine dell'indipendenza della capitale, 395 e 1453, vennero originariamente usate per definire i limiti temporali del medioevo.

Vedi anche: Lista di argomenti collegati all'Impero Bizantino, Impero Romano, Imperatori Romani, Imperatori Bizantini, Impero latino, Impero di Nicea, Valuta bizantina, Architettura bizantina e Aristocrazia e burocrazia bizantina.

Collegamenti Esterni

Sito dedicato all'Impero Bizantino


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