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La vita, l'universo e tutto quanto

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Attenzione, questo articolo contiene una trama

Terzo volume della trilogia in cinque parti "La guida galattica per autostoppisti", scritta da Douglas Adams; la prima edizione in inglese, dal titolo "Answer To Life, The Universe, And Everything", è del 1982.

Table of contents
1 Trama
2 La risposta dei programmatori
3 Voci correlate

Trama

Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione tridimensionale di una razza di esseri super-intelligenti provenienti da un'altra dimensione, costruisce Deep Thought, il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla domanda sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto. Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42".

"Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."

Il computer informa i ricercatori che costruirà per loro un secondo computer più grande, incorporando entità viventi come parti della sua matrice computazionale, per dir loro qual è la Domanda. Questo nuovo computer viene chiamato Earth (Terra) ed è così grande da venir spesso confuso con un pianeta. Pochi minuti prima della pubblicazione del risultato però, i Vogon distruggono il computer, forse per creare un bypass iperspaziale. (Più tardi nella serie, si scopre che i Vogons sono stati assunti per distruggere Earth da un consorzio di filosofi e psichiatri che temevano di perdere il lavoro qualora il significato della vita fosse divenuto di pubblico dominio.)

Essendo già prenotati per un giro di apparizioni nei talk-show per rivelare la Domanda, gli scenziati hanno assoluto bisogno di scoprirla. Durante un incontro sul pianeta Magrathea con Arthur Dent (l'ultimo umano ad aver lasciato Earth prima della sua distruzione, e quindi la parte della matrice che più probabilmente contiene il risultato della ricerca), Frankie e Benjy rivelano un piano per estrarre la Domanda dal cervello di Arthur. Dato che questo significa rimuovere e sezionare il suo cervello, Arthur non approva il piano e riesce a scappare.

Senza possedere un vero risultato, gli scienziati propongono di usare "How many roads must a man walk down?" (ovvero il primo verso della canzone "Blowin' in the wind" di Bob Dylan, che significa "Quante strade deve percorrere un uomo?") come Domanda da rendere pubblica nei talk-show (ma solo dopo aver respinto la domanda "Che cos'è giallo e pericoloso?").

Alla fine del libro "Il Ristorante al Termine dell'Universo", (secondo volume della Guida), Arthur Dent tenta di scoprire la Domanda estraendola dal suo subconscio, prendendo a caso lettere dello Scarabeo da un sacchetto; il risultato è la frase "cosa ottieni se moltiplichi sei per nove" ("What do you get if you multiply six by nine"). Nella prima versione radiofonica della storia, Arthur commenta: "Ho sempre detto che c'era qualcosa di sbagliato nell'universo..." ("I always said there was something fundamentally wrong with the universe").

Dato che 6 x 9 = 54, se questa è la Domanda, allora significa che l'universo è bizzarro e irrazionale; ma d'altro canto, non c'è nessuna prova che questa sia veramente la Domanda. Dopotutto, Arthur Denth costituiva solo una piccolissima parte della matrice del computer Earth, e in ogni caso, al momento della distruzione il computer non era ancora giunto al termine della ricerca. Inoltre, Arthur e Ford scoprirono che gli abitanti antropomorfi di Earth discendevano dai Golgafrinchans, cosa che poteva aver influito sulla risposta irrazionale della mente di Arthur. In ogni caso, facendo il calcolo in base 13, risulta 6 x 9 = 42! Ma Douglas Adams ha negato che questo abbia qualcosa a che fare con la storia.

Quando Google ha aggiunto una funzione calcolatrice al suo motore di ricerca, ha inserito una formula per la domanda/risposta La vita, l'universo e tutto quanto.

Nel 1993, a più di 10 anni dalla pubblicazione della Guida, sul newsgroup alt.fan.douglas-adams, l'autore mette chiarezza nel mistero con una breve risposta.

La risposta dei programmatori

All'interno della comunità dei programmatori aleggia il dubbio che Deep Thought avesse quale problema a gestire le precedenze degli operatori. Come spiegazione, si veda il seguente programma in C:

 #include 

#define SEI 1 + 5 #define NOVE 8 + 1

int main() { printf( "Il significato della vita: %d\

", SEI * NOVE );
     return( 0 );
 }

Il programma definisce le macro SEI come "1 + 5" e NOVE come "8 + 1"; quando viene eseguita l'operazione "SEI * NOVE", dato che nei computer si usa dare la precedenza alla moltiplicazione sull'addizione, il computer si trova ad eseguire 1 + (5 * 8) + 1. Che risulta 42.

Voci correlate


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