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Olocausto

Il termine olocausto (dal greco holos "completo" e kaustos "rogo" come nelle offerte sacrificali) venne introdotta alla fine del XX secolo per riferirsi al tentativo compiuto dalla Germania Nazista di sterminare tutti quei gruppi di persone ritenuti "indesiderabili".


Internati di un campo di concentramento durante la Shoah

Table of contents
1 Terminologia e definizione
2 Descrizione
3 Campi di concentramento e di sterminio
4 Interpretazioni storiche
5 Teologia dell'olocausto
6 Origini e uso del termine
7 Vedi anche:
8 Ulteriori letture

Terminologia e definizione

Il termine viene principalmente utilizzato per riferirsi allo sterminio sistematico di circa 6 dei 9,5 milioni di ebrei che vivevano in Europa prima della seconda guerra mondiale, confermato dalla vasta documentazione lasciata dai nazisti stessi (scritta e fotografica), dalle testimonianze dirette (di vittime, carnefici e spettatori) e dalle registrazioni statistiche delle varie nazioni occupate.

In alcuni ambienti il termine olocausto viene usato per descrivere l'omicidio sistematico di altri gruppi che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai Nazisti, compresi i gruppi etnici Rom e Sinti (i cosidetti zingari), comunisti, omosessuali, malati di mente, Testimoni di Geova, Russi, Polacchi e altri Slavi, portando il totale di vittime del Nazismo tra i dieci e i quattordici milioni di civili, e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra. Oggigiorno il termine viene usato anche per descrivere altri tentativi di genocidio, commessi prima e dopo la seconda guerra mondiale, o piů in generale, per qualsiasi ingente perdita deliberata di vite umane, come quella che potrebbe risultare da una guerra atomica, da cui la frase "olocausto nucleare".

Shoa (השואה), scritto anche Shoah o Sho'ah, che in lingua ebraica significa "Distruzione", č il termine ebraico per Olocausto. Questo termine viene usato da molti ebrei e da un numero crescente di cristiani a causa del disagio teologico legato al significato letterale della parola olocausto; viene infatti considerato offensivo dal punto di vista teologico, implicare che gli ebrei d'Europa fossero un "sacrificio a Dio". Cionondimeno č riconosciuto il fatto che la stragrande maggioranza delle persone che usano il termine olocausto non intendono tali implicazioni. Similarmente molti Rom usano la parola Porajmos, che significa "Divoramento", per descrivere il tentativo nazista di sterminarli.

Descrizione

Una caratteristica dell'olocausto nazista che lo distingue da altri assassinii di massa fu la sistematicitĂ  del metodo con cui le eliminazioni venivano condotte. Liste dettagliate di vittime presenti, future e potenziali venivano fatte così come sono state trovate le meticolose registrazioni delle esecuzioni. Oltre a ciò, uno sforzo considerevole fu speso durante il corso dell'olocausto per trovare metodi sempre piů efficenti di uccidere persone in massa, ad esempio passando dall'avvelenamento con monossido di carbonio dei campi di sterminio dell'Operazione Reinhard di Belzec, Sobibor e Treblinka, all'uso dello Zyklon-B di Majdanek e Auschwitz; camion a gas che utilizzavano monossido di carbonio per gli omicidi di massa venivano usati nel campo di sterminio di Chelmno.

In aggiunta alle esecuzioni di massa, i nazisti condussero molti esperimenti con i prigionieri, bambini compresi. Il Dottor Josef Mengele, uno dei nazisti piů noti, era conosciuto come l'"angelo della morte" tra gli internati di Auschwitz, per i suoi esperimenti.

La portata di quello che accadde nelle zone controllate dai nazisti non si conobbe fino a dopo la fine della guerra. Comunque, numerose voci e testimonianze di rifugiati diedero qualche indicazione che gli ebrei venivano uccisi in grande numero. Si tennero anche delle manifestazioni. Ad esempio, il 29 ottobre 1942 nel Regno Unito, molti esponenti del clero e figure politiche tennero un incontro pubblico per mostratre il loro sdegno nei confronti della persecuzione degli ebrei da parte dei tedeschi.

Campi di concentramento e di sterminio


Cadaveri accatastati di vittime dell'olocausto

I campi di concentramento per gli "indesiderabili", erano disseminati per tutta Europa, con nuovi campi creati vicino ai centri con un'alta densita della popolazione "indesiderata", spesso concentrati pesantemente su ebrei, intellighenzia polacca, comunisti e gruppi Rom. La maggior parte dei campi era situata nell'area del Governatorato Generale.

I campi di concentramento per ebrei e altri"indesiderabili", esistevano anche nella stessa Germania, e benchč non fossero pensati specificatamente per lo sterminio sistematico, i pigionieri di molti di questi morirono a causa delle terribili condizioni di vita o a seguito di esecuzioni.

Alcuni campi, come quello di Auschwitz-Birkenau, combinavano il lavoro schiavistico con lo sterminio sistematico. All'arrivo in questi campi i prigionieri venivano divisi in due gruppi; quelli troppo deboli per lavorare venivano uccisi immediatamente nelle camere a gas (che erano a volte camuffate da docce) e i loro corpi bruciati, mentre gli altri venivano impiegati come schiavi nelle fabbriche situate dentro o attorno al campo. I nazisti constrinsero anche alcuni dei prigionieri a lavorare alla rimozione dei cadaveri e allo sfruttamento dei corpi. I denti d'oro venivano estratti e i capelli delle donne (tagliati a zero prima che entrassero nelle camere a gas) venivano riciclati per farne coperte o calze.

Tre campi: Belzec, Sobibor, e Treblinka II, erano usati esclusivamente per lo sterminio. Solo un piccolo numero di prigionieri veniva tenuto in vita per svolgere i compiti legati alla gestione dei cadaveri delle persone uccise nelle camere a gas.

Il trasporto dei prigionieri nei campi era spesso svolto utilizando degli orrendi convogli ferroviari composti da carri bestiame.

Ebrei

L'Antisemitismo era comune nell'Europa degli anni '20 e '30 (anche se le sue origini risalgono a molti secoli prima). L'antisemitismo fanatico di Adolf Hitler venne esposto nel suo libro del 1925, il Mein Kampf, che divenne popolare in Germania quando Hitler acquistò potere politico. Il 1 aprile 1933 il recentemente eletto partito nazista, capeggiato da Julius Streicher, organizzò una giornata di boicottaggio di tutte le attività economiche tedesche gestite da ebrei ( l'ultima impresa gestita da ebrei rimasta in Germania venne chiusa il 6 luglio 1939). Questa politica servì a introdurre una serie di atti antisemitici che sarebbero poi culminati nell'olocausto ebraico.

In molte citta dell'Europa gli ebrei avevano vissuto in zone ben delimitate. Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, i nazisti formalizzarono i confini di queste aree e imposero una limitazione degli spostamenti agli ebrei che vi erano confinati, creando i ghetti moderni. I ghetti erano, a tutti gli effetti, prigioni nelle quali molti ebrei morirono di fame e malattie; altri furono uccisi dai nazisti e dai loro colaboratori. Durante l'invazione dell'Unione Sovietica oltre 3.000 unitĂ  speciali (Einsatzgruppen) seguirono le forze armate naziste e condussero uccisioni di massa della popolazione ebrea che viveva in territorio sovietico. Intere comunitĂ  vennero spazzate via venendo catturate, derubate di tutti i loro averi e uccise sul bordo di fossati.

Nel dicembre del 1941 Hitler decise infine di sterminare gli ebrei d'Europa, durante la Conferenza di Wannsee, molti leader nazisti discussero i dettagli della "soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage).

Il Dottor Josef Buhler spinse Reinhard Heydrich ad avviare la soluzione finale nel Governatorato Generale. Iniziarono a deportare sistematicamente la popolazione ebraica dei ghetti di tutti i territori occupati nei campi di sterminio come Auschwitz e Treblinka II.

Omosessuali

Gli omosessuali erano un altro dei gruppi presi di mira durante l'olocausto. Ad ogni modo il partito nazista non fece mai nessun tentativo di sterminare tutti gli omosessuali; in base alle leggi naziste, essere omosessuali in se non era una base per l'arresto. Alcuni membri prominenti dei vertici nazisti erano conosciuti dai loro stessi compagni di partito come omosessuali, il che può rendere conto del fatto che la dirigenza nazista diede segnali contrastanti su come trattare con gli omosessuali. Alcuni dei leader volevano chiaramente il loro sterminio, mentre altri si limitavano a chiedere un rafforzamento delle leggi contro gli atti omosessuali, ma per il resto permisero agli omosessuali di vivere come gli altri cittadini.

Le stime sul numero di omosessuali uccisi variano molto. Si va da un minimo di 10.000 fino a un massimo di 600.000. Questo ampio intervallo dipende in parte da come i ricercatori considerano quelli che erano sia omosessuali che ebrei, o addirittura omosessuali, ebrei e comunisti. In aggiunta a questo, le registrazioni delle ragioni per l'internamento risultano non esitenti in molte aree.

Zingari

La campagna Hitleriana di genocidio nei confronti dei popoli Rom e Sinti dell'Europa venne vista da molti come un'applicazione particolarmente bizzarra della scienza razziale nazista. Gli antropologi tedeschi erano forzati a contendersi con il fatto che gli zingari erano discendenti degli originali invasori ariani dell'India, che tornarono poi in Europa. Ironicamente, questo li rendeva non meno ariani della stessa gente tedesca, in pratica se non in teoria. Questo dilemma fu risolto dal Professor Hans Gunther, uno dei principali scienziati razziali, che scrisse:

"Gli Zingari hanno effettivamente mantenuto alcuni elementi della loro origine nordica, ma essi discendono dalle classi piů basse della popolazione di quella regione. Nel corso della loro migrazione, hanno assorbito il sangue delle popolazioni circostanti, diventando quindi una miscela raziale di Orientali e Asiatici occidentali con aggiunta di influssi Indiani, Centroasiatici ed Europei".
Come risultato, nonostante le misure discriminatorie, alcuni gruppi di Rom, comprese le tribů tedesche dei Sinti e dei Lalleri, vennero risparmiati dalla deportazione e dalla morte. I restanti gruppi zingari soffrirono all'incirca come gli ebrei (e in alcuni casi vennero degradati ancor piů degli ebrei). Nell'Europa Orientale, gli zingari venivano deportati nei ghetti ebraici, uccisi dagli Einsatzgruppen delle SS nei loro villaggi, o deportati e gassati ad Auschwitz e Treblinka.

Testimoni di Geova

I Testimoni di Geova furono i primi ad essere presi di mira dallo stato nazionalsocialista con la deportazione nei campi di concentramento. Essi rifiutavano il coinvolgimento nella vita politica, non volevano dire "Heil Hitler" nč servire nell'esercito tedesco.

Nel 1933, la comunitĂ  religiosa fu messa al bando rendendo fuorilegge la loro opera di predicazione. Clandestinamente, però, i Testimoni non ancora internati, attraverso una intensa campagna di volantinaggio, avvisarono la popolazione riguardo alla natura criminale dello stato nazista. Nell'agosto del 1942, constatando che tutte le misure piů drastiche non erano servite nĂ© a bloccare le loro attivitĂ  nĂ© ad impedire le loro iniziative, Hitler stesso dichiarò con fervore in un discorso che "questa genia deve essere sterminata dalla Germania". Pur infliggendo numerosi colpi mortali, i Testimoni di Geova non furono sterminati. Da 25.000 all'epoca dell'ascesa al potere nazista, dopo la capitolazione del Reich si contavano ancora 7.000 attivi proclamatori.

E' stato l'unico gruppo religioso perseguitato dal regime hitleriano. Mentre gli altri erano condannati senza alcuna possibilitĂ  di salvezza per motivi razziali, politici o morali, solo per i Testimoni di Geova era prevista la liberazione dal campo di concentramento: una semplice firma di abiura.

Altri

Le popolazioni slave erano tra gli obiettivi dei nazisti, sotrattutto per quanto riguarda gli intellettuali e le persone prominenti, anche se ci furono alcune esecuzioni di massa e istanze di genocidio (gli Ustascia Croati ne sono l'esempio piů noto).

Durante l'Operazione Barbarossa, l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica del 1941-1944, centinaia di migliaia (se non milioni) di prigionieri di guerra russi vennero eseguiti arbitrariamente nei campi dalle truppe tedesche, in particolare dalle note Waffen SS, o vennero spediti nei molti campi di sterminio per l'esecuzione, semplicemente perchč erano di estrazione slava. Migliaia di contadini russi vennero annichiliti dalle truppe tedesche piů o meno per le stesse ragioni.

Il 18 agosto 1941, Adolf Hitler ordinò la fine dell'eutanasia sistematica per i malati di mente e gli handicappati a causa di proteste da parte della popolazione tedesca.

Estensione dell'olocausto

Il numero esatto di persone uccise dal regime nazista e ancora soggetto a ulteriori ricerche. Recentemente, documenti declassificati di provenienza britannica e sovietica hanno indicato che il totale potrebbe essere superiore a quanto ritenuto in precedenza. Ad ogni modo, le seguenti stime sono considerate altamente affidabili.

I triangoli

Per identificare i prigionieri dei campi in base alla loro "offesa", gli era richiesto di indossare dei triangoli colorati sugli abiti. Anche se i colori usati differivano da campo a campo, i piů comunemente usati erano:

  • Giallo: ebrei -- due triangoli sovrapposti a formare una stella di David, con la parola "Jude" (Giudeo) scritta sopra
  • Rosso: dissidenti politici, compresi i comunisti
  • Verde: criminali comuni
  • Viola: Testimoni di Geova
  • Blu: immigranti
  • Marrone: zingari
  • Nero: lesbiche e soggetti "antisociali"
  • Rosa: omosessuali (maschi)

Interpretazioni storiche

Come per ogni altro evento storico, gli studiosi continuano a dibattere su cosa č avvenuto esattamente e perchč. Tra le domande principali cui gli storici hanno cercato di dare risposta troviamo:

  • Quante persone vennero uccise nell'olocausto?
  • Chi fu coinvolto direttamente nelle uccisioni?
  • Chi autorizzò le uccisioni?
  • Chi sapeva delle uccisioni?
  • Perchč la gente partecipò direttamente, autorizzò o accettò tacitamente le uccisioni?

Funzionalismo contro Intenzionalismo

Una questione principale negli studi contemporanei sull'olocausto e quella del funzionalismo contro l' intenzionalismo. Gli intenzionalisti sostengono che l'olocausto venne pianificato da Hitler sin dall'inizio. Per i funzionalisti invece, l'olocausto inizio nel 1942 come risultato del fallimento della politica di deportazioni nazista e delle imminenti perdite militari in Russia. Essi sostengono che le fantasie di sterminio delineate nel Mein Kampf e in altra letteratura nazista furono mera propaganda e non costituivano dei piani concreti.

Un altra controversia č stata avviata dallo storico Daniel Goldhagen, il quale sostiene che la gente comune tedesca conosceva ed era una partecipante volontaria dell'olocausto, il quale affonderebbe le sue radici in un profondo e antico antisemitismo eliminazionista tedesco. Altri sostengono che mentre l'antisemitismo era innegabilmente presente in Germania, lo sterminio era sconosciuto ai piů e dovette essere rafforzato dall'apparato dittatoriale nazista.

Revisionisti e Negazionisti

Alcuni gruppi, comunemente indicati come "negazionisti dell'olocausto", negano che l'olocausto sia mai avvenuto. Molti dei sostenitori di questa tesi sono neonazisti o semplici antisemiti.

Il revisionismo dell'olocausto invece sostiene che molto meno di 5-6 milioni di ebrei vennero uccisi, e che le esecuzioni non furono il frutto di una deliberata politica nazista. Anche se i revisionisti sostengono di poter portare prove documentali a loro supporto, i loro critici fanno notare che le prove sono difettose, le ricerche tendenziose e le conclusioni predeterminate. Molti sostengono che il revisionismo sia una forma di antisemitismo e di conseguenza equivalente al negazionismo.

Teologia dell'olocausto

Alla luce dell'enormità di ciò che venne visto nell'olocausto, molte persone hanno riesaminato la visione teologica classica della bontà divina e dell'intervento divino sul mondo. "Come può la gente avere ancora fede dopo l'olocausto?" Per le risposte teologiche alle questioni sollevate dall'olocausto si veda Teologia dell'olocausto.

Origini e uso del termine

La parola 'Olocausto', dal greco holokauston che significa "rogo sacrificale offerto a Dio", si riferiva originariamente ai sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla Torah, e solo successivamente a massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano problematico l'uso di tale termine, in quanto potrebbe implicare che gli ebrei erano un sacrificio. Al posto di olocausto molti ebrei preferiscono il termine ebraico Shoah, che significa "desolazione".

Mentre oggigiorno il termine 'olocausto' si riferisce solitamente al summenzionato assassinio di ebrei su larga scala, viene a volte usato per riferirsi ad altri casi di genocidio, specialmente quello Armeno e quello Ellenico, l'uccisione di 2,5 milioni di cristiani da parte del governo dei Giovani Turchi tra il 1915 e il 1923. Comunque, il governo turco nega ufficialmente che ci sia mai stato un genocidio, sostenendo che la maggior parte delle morti fu causata da conflitti armati, malattie e carestia, durante le rivolte della prima guerra mondiale, questo nonostante il fatto che molte delle vittime si ebbero in villaggi molto distanti dal campi di battaglia e che ci siano prove storiche che vi fu un tentativo sistematico di spazzare via tutti i non-mussulmani.

Ramificazioni politiche

L'olocausto ha una serie di ramificazioni politiche e sociali che arrivano fino al presente. Il bisogno di una patria per molti rifugiati ebrei portò una parte di loro a emigrare in Palestina, gran parte della quale sarebbe ben presto diventata il moderno stato di Israele. Questa immigrazione ha avuto un effetto diretto sugli arabi della regione, che č discusso negli articoli sul conflitto arabo-israeliano, il conflitto israelo-palestinese e quelli ad essi correlati.

Vedi anche:

Antisemitismo, Auschwitz, eugenetica, soluzione finale, genocidio, Memoriali dell'olocausto, Judenrat, fasi dell'olocausto

Ulteriori letture

In rete


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