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Asteroide

La voce tratta unicamente asteroide come oggetto astronomico, per altri significati vedi:
Un asteroide (a volte chiamati pianetini o planetoidi) è un oggetto simile ad un pianeta ma relativamente piccolo, che orbita all'interno del nostro Sistema Solare o di altri; ha in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano esempi fino a 1000 km. Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del sistema. La maggior parte degli asteroidi si trovano nella Fascia Principale, e alcuni hanno degli asteroidi satelliti. Hanno spesso orbite ellittiche. Asteroidi molto piccoli (in genere frammenti derivanti da collisioni), con le dimensioni di un masso o anche meno, sono conociusti come "meteroidi". Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono conosciuti invece come comete. Alcuni asteroidi sono il residuo di vecchie comete, che hanno perso il loro ghiaccio nel corso di ripetuti avvicinamenti al Sole, e sono adesso composti per lo più di roccia.

Table of contents
1 Sistema Solare
2 La fascia Principale, di Kuiper, dei Centauri e dei Troiani
3 Ricerca degli asteroidi
4 Modifica dell'orbita degli asteroidi
5 Esplorazione degli asteroidi
6 Classificazione degli asteroidi
7 Links esterni

Sistema Solare

Sono catalogati più di 9000 asteroidi, e probabilmente altre centinaia di migliaia (alcune stime superano il milione) di piccoli asteroidi non sono stati catalogati. L'asteroide più grande del Sistema Solare interno è Cerere, con un diametro di 900-1000 km. Altri grandi asteroidi sono Pallade e Vesta, entrambi con diametri sui 500 km. Gli asteroidi Quaoar e Chirone del Sistema Solare esterno (al di fuori della fascia di asteroidi) sono più grandi di Cerere.

Vedi anche lista degli asteroidi nel Sistema Solare per una lista degli oggetti più interessanti e degni di nota.

La fascia Principale, di Kuiper, dei Centauri e dei Troiani

La maggior parte degli asteroidi orbitano tra Marte e Giove, ad una distanza compresa tra 2 e 4 UA dal Sole, in una regione conosciuta come Fascia Principale. Questi oggetti non poterono riunirsi a formare un pianeta, a causa della forte gravità del vicino Giove. Questa produce anche le cosiddette lacune di Kirkwood, che sono zone vuote dalla fascia dove gli asteroidi non possono sostare, in quanto si troverebbero in risonanza orbitale con Giove e ne verrebbero presto espulsi.

Un altro gruppo importante sono i Troiani: hanno la stessa orbita di Giove, ma sono divisi in due gruppi, uno 60 gradi davanti, e uno 60 gradi indietro. Si tratta di due dei punti Lagrangiani di Giove, dove le orbite sono stabili. Gruppi simili di asteroidi, molto più piccoli, sembrano trovarsi nei punti lagrangiani di quasi tutti i pianeti.

Un altro grande gruppo è la fascia di Kuiper. Questa è la sorgente di circa la metà delle comete che arrivano nel sistema interno. Alcuni di questi asteroidi non sono molto più piccoli di Plutone o della sua luna Caronte. Questi ultimi due sono stati in effetti "declassati" ad asteroidi della fascia di Kuiper, seppure molto grandi, e comunque il rango di Plutone come pianeta viene mantenuto per tradizione. Quaoar supera i 1200 km di diametro, e ci si aspetta che prima o poi venga trovato un asteroide più grande di Plutone. Si conosce molto poco degli asteroidi della fascia di Kuiper, che appaiono come minuscoli puntini anche nei telescopi più potenti. La loro classificazione e composizione chimica è per adesso materia di speculazioni.

I Centauri orbitano attorno al Sole in mezzo ai pianeti giganti, quindi oltre l'orbita di Giove. Il primo scoperto di questa categoria fu Chirone, nel 1977, un asteroide di più di 1000 km di diametro, anche se gli altri conosciuti sono più piccoli. Si pensa che questi oggetti siano asteroidi o ex-comete che sono state espulse dalle loro orbite originali, e si trovano "parcheggiati" lontano dagli altri.

Ricerca degli asteroidi

Fino al 1998, e in parte ancora oggi, gli asteroidi venivano scoperti in un procedimento in quattro fasi. Per prima cosa, una regione del cielo veniva fotografata con un telescopio a grande campo. Venivano prese coppie di fotografie della stessa regione, separate in genere da un'ora di tempo. In un secondo momento, le due pellicole della stessa regione venivano osservate sotto uno stereoscopio, che permetteva di trovare ogni oggetto che si fosse mosso tra le due esposizioni. Poiché le stelle sono fisse, mentre gli oggetti del Sistema Solare si sono mossi leggermente durante l'ora di tempo trascorsa tra le due foto, ogni asteoride risalta come un punto in movimento. Terzo, una volta che un corpo in movimento fosse stato trovato, si misurava la sua posizione in modo molto preciso, usando come riferimento stelle presenti sulla fotografia, la cui posizione è conosciuta con grande precisione.

Alla fine di queste tre fasi non si ha ancora una scoperta, ma solo un candidato asteroide. Il passo finale era di mandare questi risultati a Brian Marsden, capo del Minor Planets Center. Qui, a partire dalle osservazioni svolte, veniva calcolata un'orbita preliminare e venivano quindi predette le posizioni in cielo dell'asteroide per le notti successive. Una volta che l'oggetto veniva trovato grazie alle predizioni (segno che tutti i passi precedenti erano stati svolti senza errori), l'astronomo o il dilettante che aveva fatto le osservazioni era dichiarato scopritore, e aveva il diritto di dare il nome all'asteroide (con l'approvazione dell'Unione Astronomica Internazionale.

Quando l'orbita di un asteroide viene confermata, esso viene numerato, e più tardi può anche ricevere un nome (per esempio, 1 Cerere o 2060 Chirone). I primi vennero chiamati con nomi derivati dalla mitologia greco-romana, ma quando questi nomi iniziarono a scarseggiare, ne vennero usati altri: persone famose, i nomi delle mogli degli scopritori, persino attori di televisione. Alcuni gruppi hanno nomi derivati da un tema comune, per esempio i Centauri sono tutti chiamati a partire da centauri leggendari, mentre i Troiani portano i nomi degli eroi delle guerre di Troia.

A partire dal 1998, un gran numero di telescopi automatizzati percorrono tutte le fasi di cui sopra da soli, usando camere CCD e computers collegati direttamente al telescopio, che calcolano l'orbita e vanno a ripescare l'asteroide in seguito. Tali sistemi scoprono ormai la maggior parte degli asteroidi, ed ognuno è gestito da un gruppo di astronomi e tecnici. Ecco un elenco di alcuni di questi gruppi:

  • Il gruppo Lincoln Near-Earth Asteroid Research (LINEAR)
  • Il gruppo Near-Earth Asteroid Tracking
  • Spacewatch ("guardia spaziale", il primo di essi)
  • Il gruppo Lowell Observatory Near-Earth Object Search
  • La Catalina Sky Survey
  • La Japanese Spaceguard Association
  • L' Asiago DLR Asteroid Survey (in Italia)

Il solo sistema LINEAR, uno dei più avanzati, ha scoperto 157.920 asteroidi (il dato risale all'Aprile 2002, ed è probabilmente cresciuto di parecchio. Fonte: [1]). Tutti insieme, i sistemi automatici hanno anche scoperto 2.298 asteroidi near-Earth, cioè potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta [1].

Modifica dell'orbita degli asteroidi

Negli ultimi tempi, si è sviluppato molto interesse attorno agli asteroidi la cui orbita interseca quella della Terra e che potrebbero, nel corso dei secoli, scontrarsi con essa. I due gruppi più importanti di asteroidi near-Earth sono gli asteoidi Amor e gli asteroidi Atens. Sono stati proposti molti modi per modificarne l'orbita, anche se è troppo presto per dire se una o più di queste sarebbero davvero efficiaci.

Esplorazione degli asteroidi

Le prime fotografie prese da vicino di un asteroide vennero scattate dalla sonda Galileo, agli oggetti Gaspra e Ida, nel 1991. La sonda NEAR Shoemaker atterrò sull'asteroide Eros nel 2001.

Classificazione degli asteroidi

Gli asteroidi sono classificati in tipi spettrali, che corrispondono alla composizione del materiale superficiale dell'asteroide. Il numero degli asteroidi conosciuti nelle diverse classi spettrali potrebbe non corrispondere alla distribuzione effettiva, perché alcuni tipi di asteroidi sono più facili da osservare di altri, ed il loro numero viene quindi sovrastimato.

  • Asteroidi di tipo C - 75% degli asteroidi conosciuti. La C sta per "carbonacei". Sono estremamente scuri (albedo 0,03), simili alle meteoriti condriti carbonacee. Questi asteroidi hanno all'incirca la stessa composizione del Sole, tranne l'idrogeno, l'elio e altri elementi volatili. I loro spettri hanno colori relativamente blu, e sono molto piatti e senza strutture evidenti.
  • Asteroidi di tipo S - 17% degli asteroidi conosciuti. La S sta per "silicio". Sono oggetti relativamente luminosi (albedo 0,1-0,22). Hanno una composizione metallica (principalmente silicati di nickel, ferro e magnesio). Lo spettro di questri asteroidi ha una forte componente rossa, ed è simile alle meteoriti ferrose.
  • Asteroidi di tipo M - Questa classe comprente quasi tutti gli altri asteroidi. La M sta per "metallico". Sono asteroidi piuttosto brillanti (albedo 0,1-0,18), sembra fatti di nickel-ferro quasi puro.

Ci sono altri tipi di asteroidi, molto più rari:

  • Asteroidi di tipo E - La E sta per enstatite.
  • Asetroidi di tipo R - La R sta per Rossi.
  • Asteroidi di tipo V - La V sta per Vesta, un grosso asteroide di cui si pensa che questi potrebbero esserne frammenti.

Questa immagine di Eros, presa il 14 febbraio 2000 dalla sonda NEAR (in realtà un mosaico composto da due immagini), i più piccoli dettagli distinguibili sono grandi circa 35 metri. Si riconoscono massi della dimensione di case in molti posti. Uno si trova sull'orlo del gratere gigante che separa le due metà dell'asteroide. Un'area luminosa è visibile nella parte superiore sinistra, e dei solchi possono essere visti subito sotto di essa. I solchi scorrono paralleli alla dimensione maggiore dell'asteroide.

Links esterni

       

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